presentato da Teatro delle Bambole
scritto e diretto da Andrea Cramarossa
interpreti: Silvia Cuccovillo, Federico Gobbi, Domenico Piscopo
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Dopo le tappe toscane e piemontesi arriva in scena a Milano, dal 20 al 24 aprile, presso lo Spazio Tertulliano, la pièce “Se Cadere Imprigionare Amo” scritta e diretta da Andrea Cramarossa, una produzione del Teatro della Bambole. Spettacolo teatrale di ricerca con reminiscenze kafkiane racconta, in maniera originale e toccante, di sentimenti, relazioni sociali, meccanismi e dinamiche che ci uniscono, per nostra volontà o contro il nostro volere, tenendoci “legati”. Protagonisti sono Silvia Cuccovillo, Federico Gobbi e Domenico Piscopo.
La drammaturgia, che tesse le trame fitte di quella tela che è “Se Cadere Imprigionare Amo”, risulta un misto di dichiarata poesia e narrazione dissonante. La storia prende avvio dal sogno di un bruco addormentato nel suo bozzolo. Seguiamo la sua metamorfosi da un vivere ripugnante e strisciante ad un vivere saltellante e svolazzante.
Protagonista una madre che, dopo aver abbandonato i propri figli e dopo averli seppelliti nell’incuranza di una dieta anaffettiva colma di forzature e di legami morbosi e deleteri, decide di tornare nuovamente in famiglia. Il ritorno precede la caduta, l’omicidio, la perdita.
Di queste persone rimane solo la menzione in un articolo sgrammaticato di un quotidiano di provincia, nella pagina della cronaca nera.
In scena quindi farfalle e blatte intrappolate nella tela di un ragno che tesse parole incomprensibili, metafora di una grande società composta dagli stessi protagonisti. Questi cercano di ribellarsi, ma non riescono ad uscire, volare, accettare il cambiamento della trasformazione. Spesso sono vittime del proprio racconto. A volte riescono a vincere grazie alla loro bellezza, altre a dispetto della bruttezza di chi si professa innocente e viene ingiustamente condannato per atti che non ha commesso. Tutti però rimangono imprigionati nel tentativo estenuante di trovare un’identità possibile. La “quarta parete” viene continuamente abbattuta e ricostruita: gli spettatori entrano così direttamente nel gioco della metamorfosi, talvolta condotto attraverso atti demenziali, talvolta con drammaticità, sfociando spesso nel senso di un vivere grottesco. Ne risulta una pièce al limite dell’assurdo, a tratti comica, ferale e sempre dinamica.
Dall’incesto alla pedofilia, dall’innamoramento alla schiavitù, dall’antropofagia alla solitudine,
ciascun personaggio vive la propria realtà portando con sé un segreto che solo il pubblico potrà svelare. Qualcosa, però, può anche andare storto e ciò che consideriamo bello (farfalle) può anche esser letale a differenza di ciò che comunemente viene preso per brutto e repellente (blatte e scarafaggi).
“Se Cadere Imprigionare Amo” è la messa in scena, o meglio la ricostruzione romanzata, di una famiglia dove il carnefice ha potuto sviluppare il proprio amore urlato, masticato e deviato. In quale famiglia possibile, il temibile carnefice, è mai cresciuto per arrivare a perpetrare l’atto cruento narrato nello spettacolo? E non potrebbe essere lo stesso carnefice vittima anch’egli dell’abbandono o, peggio ancora, del diniego di uno Stato che si fonda sulla “famiglia naturale”?
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SPAZIO TERTULLIANO
Via Tertulliano, 70, Milano
20/21/22/23/24 Aprile 2016
ore 21.00 – Domenica ore 16.30
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Teatro delle Bambole
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Per informazioni e prenotazioni
sugli spettacoli telefonare allo 02 49472369 oppure allo 320 6874363
dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle 19.00
e sabato e domenica allo 320 6874363
Sabato: dalle ore 14.00 alle 19.00
Domenica: dalle ore 11.00 alle 16.00
Ritiro dei biglietti: a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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ORARI BIGLIETTERIA
da mercoledì a sabato 19.30 – 21.00
domenica 15.00 – 16.30
È sempre possibile prenotare via mail all’indirizzo:
biglietteria@spaziotertulliano.it
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PREZZO BIGLIETTI
Da 5 a 16 €
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NOTE DELL’AUTORE
Lo spettacolo nasce dal progetto di ricerca “La lingua degli insetti // Cofanetto 3: La Caduta”.
L’approccio al mondo immenso e misterioso degli Insetti, mi ha permesso, con stupore, di lasciarmi suggestionare dagli stimoli sensibili dei loro micro movimenti, del loro esistere, del loro “sentire”, aprendo lo sguardo su possibili connessioni con il mondo altrettanto misterioso
degli esseri umani. Così, da sempre alla scoperta dell’arte coerente con la percezione sensoriale dell’umano sentire, ho potuto avvicinarmi, non senza difficoltà ma con enorme fascinazione, a quello che amiamo definire “sesto senso”, il senso impalpabile di molti animali
– forse anche delle piante – insetti compresi.
Del progetto di ricerca “La lingua degli insetti”, fanno parte il “Cofanetto 1: L’Urlo” (Imenotteri
– Vincitore del FAP, Festival delle Arti Performative) e il “Cofanetto 2: Lo Strappo” (Coleotteri).
Il “sesto senso” ha guidato l’intero gruppo di ricerca verso un approdo più strutturato, il mondo dei Lepidotteri e dei Blattidi (farfalle, blatte e scarafaggi), per osservare, assaporare,
innamorarsi della trasformazione e della metamorfosi.
Il Teatro delle Bambole nasce nel 2003 a Bari per volontà di Andrea Cramarossa. In un primo momento è un Manifesto Culturale, più che un gruppo di persone che si ritrova a fare teatro. L’intento è quello di voler utilizzare, quale ossatura degli spettacoli, il Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica basato sugli studi di Cramarossa intorno al rapporto suono e
corpo, voce e persona, musica e personaggio. Spunto per gli studi dell’autore sono il Metodo
Funzionale della Voce di Gisela Rhomert e il Teatro delle Orge di Hermann Nitche. Il Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica è in continua evoluzione ed è aperto a contaminazioni e agli incontri che la vita di per sé regala. “La lingua degli insetti”, cominciato nel mese di maggio del 2013, che ha visto in campo l’impegno ed il contributo di una quindicina di attori professionisti, è un atto performativo globale che racchiude i tre atti frutto dello studio sul Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica.
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Presentazione // Teatro delle Bambole
Teatro delle Bambole nasce nel 2003 a Bari per volontà di Andrea Cramarossa con la provocazione (in) formale di dare spazio alle voci dell’Arte.
Il Manifesto Culturale si basa soprattutto sugli studi nell’ambito della ricerca vocale, del suono e della voce applicata al canto e al parlato, arrivando a teorizzare in via sperimentale un approccio all’arte drammatica mediante l’uso e la conoscenza del suono.
Si tratta del Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica basato sugli studi di Cramarossa intorno al rapporto suono e corpo, voce e persona, musica e personaggio. Spunto per i suoi studi sono il Metodo Funzionale della Voce di Gisela Rhomert e il Teatro delle Orge di Hermann Nitche.
Il Nuovo Metodo è in continua evoluzione ed è aperto a contaminazioni e incontri che la vita di per sé regala. Nasce la “Biennale dell’Attore” 2007/2009, epopea (autofinanziata) della ricerca sonora nell’arte drammatica con un percorso di studi che prevede anche il coinvolgimento di artisti nei vari campi espressivi, dalla danza contemporanea al teatro danza, dalla musica alla antropologia vocale, alla scrittura creativa. Seguono progetti di ricerca più strutturati quali “Dalla parola al legame” (della durata di tre anni – 2009-2012) e “La lingua degli insetti” (della durata di cinque anni – ancora in corso dal 2013) che ha visto in campo l’impegno ed il contributo di una quindicina di attori Professionisti per un atto performativo globale che racchiude i tre atti frutto dello studio sul Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica.
Nel primo semestre del 2016 il Teatro delle Bambole sarà impegnato in Workshop e Spettacoli anche in altre Nazioni quali Francia (presso l’Université Stendhal di Grenoble), Olanda (presso il “Buurtcentrum De Leeuw” di Utrecht), Inghilterra (presso “On The Corner” di Glasgow) e Svizzera (presso “Lo Sgambetto” di Curio).
Festival: “Collinarea”; “ItinerAria”; “Fabbrica Europa”; “La Città dei Bimbi”; “InventAria”; “Dionisiache”; “Cosmonauti”.
Collaborazioni: Regione Puglia; Comune di Bari; Comune di Modugno; Parco Nazionale dell’Alta Murgia; WWF Ufficio Educazione; Teatro Era di Pontedera; Teatro Stabile dell’Umbria; Teatro Pubblico Pugliese; Istituto Teatrale Europeo; ArcheoClub.
Spettacoli: “Mauro ha gli occhi verdi”; “Gimpel Tam (ovvero dell’idiota); “Psicosi delle 4 e 48”; “Il terzo uomo”; “La morsa”; “Concerto in sol maggiore per giardino d’infanzia”; “Se Cadere Imprigionare Amo”.
Teatro per ragazzi (Spettacoli di Educazione Ambientale in collaborazione con WWF Ufficio Educazione): “Il Re degli Alberi”; “La Principessa Medusa”; “Il Principe Maiale”; “L’Imperatore Invisibile”.
Premi: 1° premio al FAP Festival Nazionale dell’Arte Performativa.
Il nucleo del gruppo è costituito da: Andrea Cramarossa, Federico Gobbi, Isabella Careccia e Maria Panza.
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Teatro delle Bambole // Associazione culturale
Via Francesco Curzio dei Mille, 8
70123 Bari (BA)