Fast Forward Festival o Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo del Teatro dell’Opera di Roma curato da Giorgio Battistelli è il nuovo progetto del teatro romano che intende proporre le più interessanti avanguardie dell’universo artistico contemporaneo spaziando a 360 gradi dalla musica, al teatro alla danza ai nuovi linguaggi digitali. Obiettivo del nuovo Festival, scommessa del teatro capitolino, è esplorare l’universo del teatro musicale contemporaneo e riportare la città di Roma alla stregua artistica di Parigi, Vienna o Berlino.
La prima edizione del Festival, in programma dal 27 maggio al 9 giugno 2016, offre ben dieci spettacoli, dislocati in Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo (Teatro Costanzi, Teatro Argentina, Auditorium Parco della Musica, Teatro India, Teatro Nazionale, Teatro di Villa Torlonia, Villa Medici) con il chiaro intento di voler coinvolgere il maggior numero possibile di pubblico trasversale con spettatori appassionati (e non) di teatro contemporaneo, musica, teatro e semplici curiosi.
“Il Teatro dell’Opera ha deciso di muovere verso l’esplorazione dei nuovi linguaggi musicali e teatrali per riportare Roma al centro della vita culturale contemporanea, in relazione con le altre grandi capitali europee – spiega il sovrintendente Carlo Fuortes – è in questa direzione che va il primo Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo che si estenderà a tutta la città diventando non solo un obiettivo del nostro Teatro, ma anche quello di un’intera città in movimento”.
Realizzato in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali della capitale, dall’Accademia di Santa Cecilia al Teatro di Roma, dalla Fondazione Musica per Roma all’Accademia di Francia, il Festival apre un panorama sul vasto ed eterogeneo teatro musicale.
“Opera, teatro musicale, termini e definizioni che si sono dissolti attraverso esperienze che rappresentano diverse possibilità del teatro musicale del nostro tempo – spiega il maestro Giorgio Battistelli, direttore artistico del Teatro dell’Opera – Il teatro continua a essere una possibilità di andare oltre il suono. Non è un binomio, nato per associare due esperienze distinte eppure convergenti, il teatro e la musica. Il teatro, in tutte le sue accezioni, è la maniera con la quale la musica raddoppia sé stessa, la sua efficacia, la sua ambizione e, contemporaneamente, si mette alla prova uscendo dai propri confini, esponendosi al confronto con un’altra dimensione espressiva e percettiva. Il teatro musicale individua quei puncta, quei nodi drammaturgici tra immaginario e realtà”.
La prima edizione del FFF spazierà dalle origini “storiche”, le avanguardie artistiche degli Anni Settanta e Ottanta fino alle produzioni più recenti: il programma si inaugura il 27 maggio al Teatro Argentina con Schwarz auf Weiss (Nero su Bianco), performance teatrale con luci immagini video che sarà diretta da Heiner Goebbels alla guida dell’Ensemble Modern di Francoforte.
Il 28 maggio appuntamento al Teatro Studio Borgna dell’Auditorium con La Passion selon Sade di Sylvano Bussotti, mentre il 30 maggio al Teatro Nazionale va in scena Empty moves 1 – 2 – 3, coreografia di Angelin Preljocaj sui registrati nello storico concerto tenuto da John Cage al teatro Lirico di Milano nel 1977.
E ancora, spazio al progetto di Francesco Prode (il 1 giugno al Teatro di Villa Torlonia), che fa “rispecchiare” in cinque autori contemporanei i Miroirs di Maurice Ravel mentre a Villa Medici vanno in scena Inevitable Music #5, la “traduzione in musica” dei Wall Drawings di Sol Lewitt per le percussioni dell’Ensemble Dedalus (il 2 giugno) e Suono e il gesto, serata dedicata ai compositori contemporanei con il gruppo italiano Ars Ludi.
Doppio appuntamento del teatro strumentale al Teatro India con il percussionista Jean-Pierre Drouet che proporrà Vie de famille (il 29 maggio con gli Ensemble Aleph) e il One man show (il 3 giugno).
Vanno in scena in prima nazionale italiana Blank Out (il 31 maggio in Sala Petrassi all’Auditorium)) l’opera per soprano e video 3D di Michel van der Aa e la Proserpina di Wolfgang Rihm prodotta dal Teatro dell’Opera (al Teatro Nazionale il 7 e il 9 giugno).