ideazione: Francesco Michele Laterza
di e con Simone Evangelisti, Francesco Michele Laterza, Fabio Pagano, Sandro Pivotti
suono: Danilo Valsecchi
dramaturg: Emanuela De Cecco
progetto vincitore del bando “Assemblaggi Provvisori” della Tenuta dello Scompiglio, Vorno (LU)
produzione: Tenuta dello Scompiglio, Vorno
promosso e sostenuto da Anghiari Dance Hub
con il sostegno di Sosta Palmizi, Kilowatt tutto l’anno
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La suggestiva cornice scenografica della Stazione Leopolda di Firenze ospita, a partire dal 5 Maggio, la XXIII edizione di Fabbrica Europa, un festival che si contraddistingue come fucina attiva nel panorama dell’arte contemporanea, della contaminazione creativa e della ridefinizione continuativa degli spazi fisici ed immaginari di danza, musica e teatro. In questo contesto di sperimentazione in fertile evoluzione ben si inserisce lo studio di ricerca di Francesco Michele Laterza, evocato nella sua genesi sin dall’attestazione nel titolo, per una performance coraggiosa, a tratti farsesca, elaborata sulla base di un canovaccio come d’uopo nell’antica commedia dell’arte, in una brillante rivisitazione capillare dei miti e feticci di tutta una generazione oggi trentenne, eppur sempre ancorata alle atmosfere ludiche di un’infanzia perenne. Un’esplorazione antropologica, a tratti onirica, dei frame più significativi dell’immaginario collettivo, raccolti nelle tappe esperienziali della crescita esistenziale di testimoni sopravvissuti alle leggende ormai classiche del cinema, della cultura e della musica che hanno attraversato e trasformato molte identità in costruzione e permangono stabili, come tracce trainanti, nella palestra dell’improvvisazione e della drammaturgia dell’attore. Rito di passaggio al tramonto degli Dèi, dove si innalza un grottesco totem adornato di panni dismessi e quattro giovani adulti restano in panchina, in attesa di giocare la loro partita, spogliati di ogni ruolo, ma non del futuro.
Ines Arsì