invenzione, performance Alessandro Sciarroni | drammaturgia Alessandro Sciarroni, Su-Feh Lee | sviluppo, promozione, consiglio Lisa Gilardino | cura amministrativa Chiara Fava | cura tecnica Valeria Foti, Cosimo Maggini | ricerca Damien Modolo | produzione corpoceleste_C.C.00# e Marche Teatro Teatro di rilevante interesse culturale | co-produzione Le CENTQUATRE(Paris), altri partner in via di definizione | la creazione dello spettacolo è stata ospite di Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin un progetto del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Azienda Speciale Villa Manin | con il contributo del Mibact – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia | sviluppato come parte di Migrant Bodies presso il Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa (Italia), La Briqueterie – Centre de Développement Chorégraphique du Val de Marne (Francia), Circuit-Est (Quebéc), The Dance Centre (British Columbia) and HIPP The Croatian Institute for Dance and Movement (Croazia) e come parte di La Biennale di Venezia – Biennale College 2015.
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In occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano (2 aprile-12 settembre 2016) Uovo e Triennale di Milano rinnovano la loro collaborazione all’insegna della sperimentazione e della trasversalità dei linguaggi.
Nel Salone d’Onore della Triennale verrà presentato domenica 22 maggio il nuovo lavoro di Alessandro Sciarroni, oggi tra i più importanti artisti e coreografi attivi in Europa: Don’t be frightened of turning the page è una performance che costituisce una ulteriore apertura del progetto TURNING, nel quale il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e che si sviluppa in un viaggio psicofisico emozionale, in una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare.
Un’apertura pubblica che troverà poi compimento nell’estate del 2017 con il debutto della nuova produzione dell’artista marchigiano, che prenderà il titolo definitivo di CHROMA_don’t be frigthened of turning the page.
In questo lavoro, Sciarroni torna ad eseguire in prima persona l’azione, allenandosi per diversi mesi nella pratica che consente al corpo di girare per un tempo indeterminato senza perdere l’equilibrio. La durata dell’azione e il graduale aumento del ritmo sono in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore. Il lavoro è stato già presentato in forma di studio durante le tappe del progetto europeo Migrant Bodies, un progetto di ricerca articolato tra Europa e Canada sul concetto di migrazione in senso ampio al quale l’artista è stato invitato a partecipare tra il 2014 e il 2015. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning.
Da qui l’idea di abbinare questo lavoro di ricerca, seppur da prospettive diverse, con il tema delle migrazioni sviluppato all’interno della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.
Oltre a CHROMA, il progetto TURNING si articola in diverse presentazioni ed eventi. Ogni “versione” prevede il coinvolgimento di interpreti differenti, così come di artisti visivi, musicisti e designer, chiamati dall’artista ad interpretare la stessa azione secondo la propria sensibilità.
Le precedenti tappe sono state alla Biennale di Venezia, al MAXXI di Roma e prossimamente alla Biennale di Lione.
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Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori sono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline.
Il suo lavoro oltrepassa le tradizionali definizioni di genere: i suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica degli interpreti, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una dimensione temporale altra, e di una relazione empatica tra spettatori e interpreti.
Le sue creazioni sono state presentate in 21 paesi europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Uruguay, in Asia e negli Emirati Arabi Uniti. Tra le principali manifestazioni ha preso parte alla Biennale de la Danse di Lione, Kunstenfestivaldesarts di Brussels, Impulstanz Festival a Vienna, la Biennale di Venezia, Festival d’Automne e Festival Séquence Danse del 104 a Parigi, Abu Dhabi Art Fair, Juli Dans Festival ad Amsterdam, ed esposto il suo lavoro presso il Centre Pompidou di Parigi e il Museo MAXXI di Roma.
Alessandro Sciarroni è sostenuto da APAP – Advancing Performing Arts Projects e i suoi spettacoli sono prodotti da Marche Teatro in collaborazione con coproduttori internazionali come il Comune di Bassano del Grappa / Centro per la Scena Contemporanea, la Biennale de la danse / Maison de la Danse de Lyon, il Mercat de les Flors-Graner / Barcelona, Centrale Fies e l’Associazione Corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico. È inoltre uno degli artisti del Progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana.
Nel 2015, Alessandro Sciarroni è stato nominato Coreografo Associato della compagnia del Balletto di Roma ed è sostenuto per la sua ultima creazione Aurora dalla Fondation d’entreprise Hermès. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE-Paris.
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Info
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il pubblico può entrare ed uscire durante la performance.