Una conferenza stampa decisamente sui generis quella ideata dal Teatro Bellini di Napoli per presentare la prossima stagione teatrale. Un vero e proprio evento aperto alla città, una serata d’arte ad ingresso libero con istallazioni, vernissage, spettacolo, dj set e jam session. In collaborazione con l’Accademia di Belle arti, rappresentata da un gruppo di allievi che hanno riprodotto in opera d’arte gli spettacoli del prossimo cartellone. Piacevole rebus artistico per i tanti visitatori, accolti nel foyer tra finger food e calici di vino. Ottimi padroni di casa Roberta, Gabriele e Daniele Russo che dirigono il teatro di via conte di Ruvo, e che hanno intrattenuto spettatori e addetti ai lavori spiegando i particolari della prossima stagione. Per i visitatori momenti di arte live, musica, passi di tango e lo spettacolo “Voci nel deserto” un format gratuito senza diritto d’autore, che racconta la crisi del teatro tramite stralci di testi di grandi autori del passato. Si va da Ennio Flaiano a Carmelo Bene, dai comizi di Mussolini ai discorsi di Gabriel Garcia Lorca, passando per estratti di “Quinto potere”. Un unico file rouge: raccontare il teatro, la sua immensa bellezza, la sua crisi e la consapevolezza che è presente ovunque. Mentre dal fondo del palco tristi immagini di sale sventrate accompagnano gli attori.
La serata si è conclusa con le immagini della futura stagione e con la musica in ogni angolo del teatro: Dj Set, Be Quiet e Posteggiatori Tristi.
Ed ecco gli attesi titoli della prossima stagione:
– Bordello di mare con città, scritto nel 1984 da Enzo Moscato e portato in scena da Carlo Cerciello.
– A Hunger Artist di Kafka per la regia di Ejmuntas Nekrošius, l’artista lituano considerato fra i più geniali registi viventi.
– Il Giocatore di F. Dostoevskij, appositamente riscritto per il teatro da Vitaliano Trevisan e diretto da Gabriele Russo.
– Elvira da Louis Jouvet, una vera e propria lezione di teatro con Toni Servillo.
– Dipartita Finale con Franco Branciaroli, Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Maurizio Donadoni;
– Lacci, nell’interpretazione di Silvio Orlando.
– L’Odissea riletta da Emma Dante.
– Anelante di Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
– Giocando con Orlando, con Stefano Accorsi e Marco Baliani sulle scene realizzate da Mimmo Palladino.
E poi, una panoramica su una nuova generazione di artisti: Filippo Dini, che affronta Čechov proponendo un Ivanov ironico e modernissimo. Filippo Timi in Una Casa di bambola di Ibsen, per la regia di Andreè Ruth Shammah, e Fausto Paravidino, che dirige Souper di Ferenc Molnàr.
Torna per la terza volta al Teatro Bellini SLAVA con il suo SNOWSHOW.
E poi Stefano Bollani, musicista e attore, nell’originalissimo Wonderland, diretto da Daniele Ciprì, e de L’Orchestra di Piazza Vittorio, in Il giro del mondo in 80 minuti.
Ancora danza con i Carmina Burana coreografati da Mauro Astolfi per Spellbound.
Grandi nomi anche per Piccolo Bellini: Iaia Forte, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Melchionna, Rino di Martino, Antonella Morea, Pino Carbone solo per citarne alcuni.
Quest’anno un esperimento, per cui uno spettacolo andrà in scena per 3 repliche al Teatro Bellini e 4 al Piccolo Bellini. Per il 2016-2017, toccherà a Frankenstein ‘O Mostro, lo spettacolo in cui i Posteggiatori Tristi sono diretti da Sara Sole Notarbartolo, fare da ponte fra le due sale. Torneranno i Teatrodilina, che, dopo il successo de Le vacanze dei signori Lagonìa della passata stagione ci presentano Banane. Torna Punta Corsara, gruppo ormai di casa al Teatro Bellini con Io, mia moglie e il miracolo, mentre, per la prima volta sarà ospitata la compagnia de Gli Omini con il loro Ci scusiamo per il disagio e, i Babilonia Teatri che, freschi della vittoria del Leone d’argento 2016 per il Teatro, presenteranno un graffiante Jesus.
Da segnare in agenda i dieci incontri con le Lezioni di Storia organizzate da Editori Laterza, che finalmente giungono a Napoli e grazie alle quali il pubblico potrà ascoltare i più autorevoli storici del panorama nazionale, otto appuntamenti concertistici la domenica mattina dedicati alla Musica Classica, a cura dell’Orchestra Sinfonica Napolinova, per la direzione dei più interessanti Maestri emergenti italiani e sette serate dedicate alla Musica Contemporanea del Be Quiet, il movimento di cantautori napoletani fondato da Giovanni Block.