Nuovo appuntamento del VI Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico martedì 24 maggio (replica mercoledì 25, ore 21) con Aterballetto, compagnia di riferimento per la danza contemporanea in Italia, ospite ormai abituale della manifestazione. La compagnia si presenta quest’anno al Teatro Olimpico con due nuovi, lanciatissimi coreografi, Philippe Kratz e Andonis Foniadakis, e un classico del calibro di Jiří Kylián con tre lavori, al loro debutto nella capitale.
Il trittico si apre con SENTieri di Philippe Kratz, coreografo e ballerino di Aterballetto dal 2008, che per la compagnia ha creato alcune coreografie, fra cui la più recente SENTieri (2014), che così introduce: “Quando mi tornano alla mente momenti della mia infanzia li rivivo intensamente, sento di nuovo la mia risata, il salato delle lacrime sulle labbra… A volte però non è la memoria ad accendere in me quelle sensazioni, al contrario, sono le emozioni del momento che riportano in vita lontani ricordi ed è bello sentire che mai dimenticherò i passi e le tappe che mi hanno fatto crescere”.
A SENTieri segue 14’20” di Jiři Kylian, pluripremiato coreografo ceco, rappresentato in tutto il mondo, coreografo ospite della compagnia. Si tratta di uno spettacolo per due danzatori, realizzato per la prima volta nel 2007 e riallestito per Aterballetto nel 2015: “Il titolo 14’20” – racconta lo stesso Kylian – deriva dalla durata di questo pezzo. Ma ‘tempo’ è un termine molto astratto! […] L’opera che ho realizzato non riguarda solo il ‘tempo’, affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’invecchiamento. Tutto molto semplice, ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile”.
Ha debuttato l’11 giugno 2015 al Teatro Strehler di Milano Antitesi, il nuovo lavoro del giovane coreografo greco Andonis Foniadakis che chiude la serata del trittico, spettacolo che racchiude in sé la volontà di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, astratto e concreto… Nello spirito del “tutto presente in tempo reale” che distingue le nostre vite in questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza mai rinunciare però al passato. Barocca e contemporanea, la musica scelta lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità.
Nato nel 1979 Aterballetto si è imposto nel corso degli anni come prima realtà stabile di balletto al di fuori delle fondazioni liriche. Grazie al contributo creativo di Mauro Bigonzetti (dal 1997 al 2007 suo direttore artistico e dal 2008 al 2012 coreografo principale) e degli autori italiani e internazionali che hanno collaborato con la compagnia – da Jiři Kylian a William Forsythe, da Ohad Naharin a Iztik Galili, e, inoltre, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano – la compagnia ha esplorato le più diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo, guadagnando ampi riconoscimenti in campo internazionale.
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SENTieri // coreografia Philippe Kratz
Coreografia: PHILIPPE KRATZ Musiche:Frédéric Chopin, Alessandro Grisendi, Greg Haines, Dmitri Yanov-Yanovsky Luci: Carlo Cerri SENTieri (unione di “sentire” e “ieri”) è strettamente collegato al suo protagonista maschile e al racconto delle sue emozioni passate. Ma i ricordi che gli tornano in mente non sono sempre chiari, si mostrano annebbiati; si susseguono con fluidità e si intrecciano in modo giocoso. In questo senso li rivive come un mero flusso di coscienza: le situazioni sono effimere, niente può essere afferrato. È come se stesse sognando ad occhi aperti. Qualunque sentimento stia provando adesso, gli restituisce un ricordo dal passato e lo riporta a un momento in cui ha già vissuto quell’emozione. Inconsciamente fa i conti con l’amore, la perdita, la disperazione e alla fine con la speranza. SENTieri (nel senso di ‘percorsi’) è una danza astratta per otto individui. Sebbene ciascuno di loro si trovi solo, tutti saranno connessi come un’improbabile famiglia. Alcuni continueranno sulla loro strada insieme, altri prenderanno direzioni differenti e si separeranno. È un racconto intimo sul diventare adulti in cui passato, presente e un possibile futuro si mescolano e diventano un immediato, sfocato scivolare nei ricordi. Ma i partecipanti non raccontano azioni, loro raccontano emozioni. Prima rappresentazione Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro, 9 luglio 2014 Interpreti: 8 danzatori
Philippe Kratz. Nato a Leverkusen (Germania) nel 1985, dopo prime esperienze sul palco per il progetto di teatrodanza “Bühnenkunst” (direzione Suheyla Ferwer), nel 2002 inizia a studiare danza classica e contemporanea alla École supérieure de danse du Québec, Montréal, sotto la direzione di Didier Chirpaz. Da quell’anno prosegue gli studi alla Scuola Statale di Balletto di Berlino, sotto la direzione di Gregor Seyffert con insegnati quali Harry Müller, Udo Kersten e Tamar Ben-Ami, dove ottiene il diploma di maturità e il diploma di ballerino professionista ballando in lavori di Robert North, Marguerite Donlon ecc.. Dal 2006 al 2008 danza come solista per il Ballett Dortmund sotto la direzione di Xin Pen Wang, interpretando coreografie oltre che di Xin Pen Wang, di George Balanchine e Mauro Bigonzetti. Dall’agosto 2008 entra a far parte di Aterballetto. Per la compagnia crea “Lettres d’amour” (2012), „SPRING“ (2013) e „SENTieri“ (2014).
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14’20’’ // coreografia Jiří Kylián
estratto/duo dall’opera 27’52” Coreografia di Jiří Kylián Musica: Dirk Haubrich (nuova composizione, basata su 2 temi di Gustav Mahler) Scene: Jiří Kylián Costumi: Joke Visser Luci: Kees Tjebbes Il titolo 14’20” deriva semplicemente dalla durata di questo pezzo. Si tratta, infatti, di una parte dell’opera originale intitolata 27’52″ La nostra vita sembra essere scandita dal tempo – Ma “tempo” è un termine molto astratto! Non sappiamo cosa sia il tempo. Abbiamo creato macchine che misurano il tempo in maniera molto più accurata rispetto a prima. Questo aspetto è sicuramente molto importante, ma diversi filosofi ci dicono che il “tempo” non esiste – Ci insegnano che il “tempo” è solo un’invenzione degli esseri umani. Tutto ciò è possibile, ma una cosa è certa: il nostro tempo è scandito da due brevissimi momenti, il momento in cui nasciamo e quello in cui moriamo. L’opera che ho realizzato non riguarda solo il “tempo”. Affronta anche altri temi quali la “velocità”, l’”amore” e l’”invecchiamento”. In effetti è tutto molto semplice, ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile. (Jiří Kylián. L’Aia, Paesi Bassi – 22 luglio 2013) Prima mondiale di 27’52’’ L’Aia (Paesi Bassi) Nederlands Dans Theater 2, Lucent Danstheater, 21 febbraio 2002 Prima di 14’20’’ Reggio Emilia (Italia), Teatro Valli, Gala dei Ritorni, 16 gennaio 2007 Riallestimento per Aterballetto Reggio Emilia (Italia), Teatro Valli, 6 novembre 2015 Durata: 14’ 20’’ Interpreti: due danzatori
Jiří Kylián è nato nel 1947 in Repubblica Ceca (ex Cecoslovacchia). Ha iniziato la sua carriera nella danza all’età di 9 anni, alla Scuola di Balletto internazionale di Praga. Nel 1962 è stato ammesso al conservatorio di Praga. Ha vinto una borsa di studio alla Royal Ballet School di Londra nel 1967 e subito ha debuttato come coreografo. Nel 1975 è diventato direttore artistico del Nederlands Dans Theater. Nel 1978 ha fondato con Carel Birnie il Nederlands Dans Theater II e nel 1991 la Nederlands Dans Theater III, la compagnia per ballerini sopra i 40 anni. Ha creato più di cento opere, molte delle quali rappresentate nel mondo, anche per lo Stuttgart Ballet, l’Opera di Parigi e il Tokyo Ballet. Nel 2006, insieme a Boris Paval Conen, ha creato il film Car-men. Nel 2013, con NTR, ha creato il film Between Entrance & Exit, nominato per il Gouden Kalf del Dutch Film Festival. Per l’Aichi Triennalle di Nagoya (Giappone) ha creato l’opera di videodanza East Shadow. Kylián ha ricevuto molti premi internazionali, inclusi: “Officer of the Orange Order” in Olanda, “Honorary Doctorate” dalla Julliard School di New York, “Nilinsky Awards” a Montecarlo per miglior coreografo, compagnia e opera, “Benoit de la Dance” a Mosca e Berlino, la Medaglia dell’Order of Orange direttamente dalla regina Beatrice dei Paesi Bassi. Nel 2011 ha ricevuto il premio alla Carriera nel campo della danza e del teatro dal Ministro Ceco della Cultura a Praga. Per Aterballetto nel 2001 ha rimontato Heart’s Labyrinth e nel novembre 2015 il passo a due 14’20’’.
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Antitesi // coreografia Andonis Foniadakis
Coreografia di ANDONIS FONIADAKIS Musiche GIOVAN BATTISTA PERGOLESI, FAUSTO ROMITELLI, DOMENICO SCARLATTI, GIACINTO SCELSI, GIUSEPPE TARTINI Sound design JULIEN TARRIDE Costumi di KRISTOPHER MILLAR & LOIS SWANDALE Luci di CARLO CERRI “Antitesi” racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto; si nutre di antico e di attuale, nello spirito del “tutto presente in tempo reale” che distingue le nostre vite in questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza mai rinunciare però al passato. Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta dal coreografo lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità, nella condivisione sottotraccia di un DNA che si fa avvertire come peculiare del nostro paese. In “Antitesi” Giovan Battista Pergolesi, Domenico Scarlatti, Giuseppe Tartini convivono/collidono con Giacinto Scelsi e Fausto Romitelli offrendo alla danza un oceano di brani in cui i ballerini sono immersi e fluttuano lanciandosi nello spazio tra aggressività e dolcezza, liberi di muoversi al ritmo del respiro nel dispiegarsi organico ma non quotidiano, denso e trasparente insieme, dell’azione. “La musica barocca è solida e lirica, sensuale e misteriosa” dice il coreografo “ma il mio desiderio è che la musica mi lasci libero; e in questo caso cerco di non usare diversamente quella barocca e quella contemporanea; hanno lo stesso respiro e lo stesso ritmo; sembrano diverse, ma è solo per via del colore sonoro; non illustro la musica, non appoggio la danza sulle battute forti, non coreografo ‘sulla’ musica, ma ‘nella’ musica”, usando sia i piani d’appoggio orizzontali sul pavimento sia le spirali aeree in verticale”. “Ho costruito il pezzo” afferma Foniadakis “combattendo tra ricerca della bellezza del passato, come nostalgia, e realtà di oggi, agitata, dinamica, incerta, violenta”. (Elisa Guzzo Vaccarino) Realizzazione costumi: Sartoria Aterballetto Prima Rappresentazione Assoluta Milano, Teatro Strehler, 11 giugno 2015 Durata: 35’ Interpreti: tutta la compagnia
Andonis Foniadakis è cresciuto a Ierapetra, città sulla costa meridionale dell’isola di Creta, Grecia. Ha iniziato a studiare danza con Niki Papadaki presso la scuola di danza della sua città natale. Dal 1990 al 1992 studia alla State Dance School di Atene e prima di diplomarsi ha ricevuto la prestigiosa borsa di studio Maria Callas per continuare i suoi studi presso il Rudra Bejart Lausanne, in Svizzera, fino al 1994. Come danzatore Andonis ha collaborato con: Bejart Ballet Lausanne (1994-1996) sotto la direzione di Maurice Bejart. Lyon Opera Ballet (1996-2002) sotto la direzione di Yorgos Loukos. Saburo Teshi-gawara / Karas Co. (2004) sotto la direzione di Saburo Teshigawara. Durante questi anni con le compagnie citate sopra ha danzato coreografie di: Maguy Marin, Jiri Kilian, William Forsythe, Dominique Boivin, Nacho Duato, Mats Ek, Maurice Bejart, Ohad Naharin, Frederic Flamand, Bill T Jones, Herve Robbe, Tero Saarinen, Lionel Hoche, Joachim Schlomer, John Jasperse, Saburo Teshigawara etc. Come coreografo freelance ha collaborato con: Sydney Dance Company, CCN Ballet de Lorraine, Martha Graham Dance Company, Cedar Lake Contemporary Ballet, Geneva Ballet, Lyon Opera Ballet, Ballet Jazz de Montreal, Bern Ballet, Ballet du Rhin, Maggio Danza, National Dance Company of Wales, Dansgroep Amsterdam, Cia Sociedade Masculina Brazil, Bale da Cidade of Sao Paulo Brazil, Helsinki Dance Company Finland, National Ballet of Greece, National Theater of Northern Greece, Benjamin Millepied Dance Company USA, Washington Ballet, Bejart Ballet Lausanne, Ballet Junior Geneva, Hellenic Dance Company, CNSMD Lyon, Copenhagen International Dance.
Foniadakis ha coreografato per tre opere liriche: Theatre de Champs Elysees Paris- Castor et Pollux by Rameau Opera National du Rhin – Les boreades by Rameau, GRAME Lyon – Il canto de la pelle by Claudio Ambrosini. Nel 2014 lavora con il regista Daren Aronosfky per il suo nuovo film NOAH in qualità di moving coordinator. Inoltre nel 2012 ha ricevuto il premio Danza&Danza come “Miglior Coreografo 2012” in Italia, per la creazione Les Noces con Maggio Danza. Oltre a creare e a danzare, Andonis tiene seminari sul suo personale stile coreografico. Insegna alla State Dance School of Greece, DAN.C.CE studios e Baile de Barrio ad Atene, DOCK11 a Berlino, CND e CNSMD a Lione, Dansgroep Amsterdam, Henny Jurriens Studio Amsterdam, Kuopio Dance Festival, CCN Lorraine, Martha Graham Dance Studios, Broadway Dance Center.
Nel 2003, Foniadakis fonda la sua compagnia Apotosoma a Lione, in Francia e da allora fa tournée in Francia, Grecia, Italia, Finlandia, Lussemburgo, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Ad oggi ha presentato cinque coreografie a serata intera con la sua compagnia: Sensitive Screens Skins Intervals, USE, Rite of Spring, All Things Are Quite Silent, Romeo and Juliet, Wisteria Maiden.
Biglietti: 20, 25, 30 euro. Riduzioni per associazioni e CRAL.