Eleonora Abbagnato torna in scena al Teatro Costanzi con il celebre Le Parc, balletto in tre atti di Angelin Preljocaj che debutta in prima assoluta nel teatro romano giovedì 5 maggio (ore 20, previste cinque repliche fino all’11 maggio).
Accanto a lei sul palco, l’étoile ospite, il francese Stéphane Bullion, i Solisti e il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma per interpretare le molteplici sfumature dell’amore in un trattato sull’arte di amare. Passo dopo passo, Le Parc illustra il tema dell’innamoramento e tutti i codici amorosi della seduzione, ma senza la crudeltà de Le relazioni pericolose, fino a quando la donna cede all’Abbandono nel più celebre dei passi del balletto sulle note dell’Adagio del Concerto per pianoforte e orchestra n.23 di Mozart.
Coreografo francese di origine albanese, Preljocaj aveva creato appositamente nel 1994 per i ballerini dell’Opéra di Parigi questo celeberrimo balletto sull’amore: nell’arco di pochi anni è diventato un classico della danza di fine Novecento per la capacità di mescolare con sensibilità il linguaggio accademico e quello contemporaneo tanto da essere il più prediletto dei titoli di Preljocaj dalle altre compagnie di danza.
“Prima di creare un balletto cerco sempre di capire chi ho effettivamente di fronte. Le Parc, la mia produzione per l’Opéra di Parigi s’ispira al Seicento di Luigi XIV, età in cui è stato creato il Corpo di Ballo dell’Opéra. Mi sono improvvisamente ritrovato proiettato in quell’epoca e ho trovato forte corrispondenza fra la letteratura e la musica del periodo, soprattutto Mozart – spiega Preljocaj – Ho pertanto costruito una drammaturgia a partire dalla “mappa della tenerezza”, un trattato dell’epoca scritto per insegnare come arrivare, passo dopo passo, al cuore dell’amato. Oggi a Roma mi trovo davanti una compagnia carica di entusiasmo e affamata di scoprire cose nuove e credo che ciò sia anche dovuto alla presenza di Eleonora Abbagnato come direttrice del Corpo di Ballo”.
Ambientato in un parco francese costruito nelle scenografie di Thierry Leproust, in un rimando quasi osmotico fra il contemporaneo e il classico (i costumi sono di Hervé Pierre), all’insegna dell’unità di luogo e di tempo, Le Parc si ambienta nel mondo aristocratico e ricercato del Grand Siècle, anche se le dinamiche dei sentimenti della coppia guidata dai Giardinieri del cuore, è ancora attuale.
“Ciò che mi piace nel momento di rimontare un balletto con altre compagnie sono le diverse interpretazioni degli artisti che regalano una nuova vita e un nuovo strato alla creazione che si arricchisce continuamente – aggiunge Preljocaj – ogni compagnia porta con sé i propri geni e la propria cultura: spetterà al Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma rivitalizzare la mia creazione”.
E per l’occasione Eleonora Abbagnato, legatissima a questo balletto, torna a danzare sul palco del Teatro romano.
“Sono molto orgogliosa di portare Le Parc all’Opera di Roma – spiega l’étoile in veste di danzatrice e non solo di direttrice del Corpo di Ballo – ma è necessario capire che la danza non è solo classico e grandi balletti, la danza contemporanea non è solo movimento. Il pubblico di Roma vuole qualcosa di speciale e Le Parc rappresenta solo l’inizio.”
La ripresa della coreografia di Preljocaj viene affidata ai maestri ripetitori speciali, Noémie Perlov e Laurent Hilaire, che ha ballato per la prima volta Le Parc nel 1994 con Isabelle Guérin.
“Sono felice di essere stato presente alla creazione di Le Parc che è stato uno dei momenti principali della mi formazione – spiega Hilaire – ma nulla è automatico: danzare e rimontare un balletto sono due cose molto diverse. È la prima volta che rimonto Le Parc fuori dall’Opéra di Parigi con una compagnia che non ha mai ballato Preljocaj. Affronto con molta umiltà questa nuova fase e devo constatare che ho ritrovato nel Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma molto entusiasmo e desiderio di imparare e scoprire la tecnica contemporanea, molto esigente di Preljocaj”.
Una sensazione diffusa che trova conferma anche nelle parole della Perlov che parla di “entusiasmo e leggerezza corporea nei ballerini del teatro” e di Stéphane Bullion che affiancherà la Abbagnato nel ruolo della Coppia Principale e che aveva danzato pochi anni fa all’Opera interpretando In the night.
Importantissima l’interpretazione musicale di Mozart che vive del colore e del timbro regalato da David Garforth che torna sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera e che ha già diretto Le Parc a Parigi.
Nel ruolo dei Giardinieri, ci saranno Giacomo Luci, Alessio Rezza (impegnati nell’anteprima giovani del 4 maggio e il 5, 6, 7, 8, 10, 11 maggio), Marco Marangio e Antonello Mastrangelo (impegnati 5, 6, 7, 8, 10, 11 maggio), Massilimiliano Rizzo e Giovanni Castelli (anteprima giovani 4 maggio e 10 maggio)
Ed è un maggio all’insegna di Preljocaj al Teatro dell’Opera di Roma che propone non solo Le Parc, un classico del Novecento, ma anche Empty moves 1 – 2 – 3, in scena il 30 maggio al Teatro Nazionale sui registrati nello storico concerto tenuto da John Cage al teatro Lirico di Milano nel 1977 che sarà proposto nel corso del Fast Foward Festival (in scena dal 27 maggio al 9 giugno). L’anteprima giovani del balletto è prevista per mercoledì 4 maggio alle ore 19 (under 26) e dopo la prima rappresentazione di giovedì 5 maggio, Le Parc sarà replicato venerdì 6 (ore 20), sabato 7 (ore 18), domenica 8 (ore 16.30), martedì 10 e mercoledì 11 (ore 20). Info su www.operaroma.it