Il Festival dei 2Mondi di Spoleto, l’Umbria Jazz di Perugia, il Festival delle Nazioni di Città di Castello: le tre famose kermesse, rispettivamente dedicate all’opera, il teatro e la musica, il jazz e la musica classica, che si svolgono in estate in Umbria rappresentano la storia stessa dei festival italiani e coniugano anno dopo anno la qualità e l’eccellenza artistica al forte riscontro di pubblico.
Nella presentazione congiunta dei tre festival promossa dalla Regione Umbria al Teatro Argentina di Roma, arriva la conferma che i cartelloni anche quest’anno saranno ricchissimi per un’estate tutta da vivere quella in Umbria, magnifica regione italiana, fra arte, architettura ed enogastronomia.
La stagione estiva si apre con il Festival dei 2Mondi di Spoleto che quest’anno festeggia la 59esima edizione che va in scena dal 24 giugno al 10 luglio con un cartellone ricchissimo, fra opera, danza e teatro che include, tra gli altri, Bob Wilson, Eleonora Abbagnato, Tim Robbins, Emma Dante.
“Il Festival di Spoleto si è riposizionato ai primi posti a livello nazionale e internazionale. Anche quest’anno abbiamo creato un cartellone in continuità con gli ultimi 8 anni – spiega il direttore artistico Giorgio Ferrara – Anche quest’anno il Festival dei 2Mondi si conferma come un’eccezionale vetrina internazionale con un cartellone unico e multidisciplinare che unisce l’opera, la musica, la danza, il teatro che ha recuperato importanza nel corso degli ultimi anni. In 17 giorni di programmazione abbiamo circa 150 alzate di sipario: inauguriamo con Le nozze di Figaro di Mozart, seconda opera della trilogia italiana Da Ponte-Mozart dopo Così fan tutte (che ha aperto la stagione lo scorso anno) e prima di Don Giovanni che aprirà la 60esima edizione del Festival e chiudiamo con Antonio Pappano, l’Orchestra di Santa Cecilia e Stefano Bollani”.
Contemporaneamente e subito dopo a Spoleto, i riflettori si accendono su Umbria Jazz 2016, la manifestazione nata nel 1973 e dedicata ai grandi nomi del jazz che va in scena dall’8 al 17 luglio a Perugia.
“Umbria Jazz è diventato un vero e proprio marchio italiano: il jazz italiano poi è diventato ormai per importanza e originalità il secondo a livello mondiale – ha dichiarato Renzo Arbore, presidente onorario della Fondazione Umbria Jazz presentando il programma della manifestazione – Perugia ormai è un appuntamento importante per la musica che offre le migliori eccellenze del jazz italiano e internazionale e ha il pregio di riuscire ad introdurre e ad appassionare al jazz gli amanti della musica”.
Anche quest’anno, per la 43esima edizione estiva del festival, organizzato dal direttore artistico Carlo Pagnotta, tornano i grandi nomi internazionali, da Brad Meldhau a John Scofield, da Pat Metheny a Marcus Miller a Mika e i grandi nomi del jazz italiano. da Enrico Rava a Fabrizio Bosso, da Stefano Bollani a Danilo Rea, in concerti dislocati fra gli spazi di Perugia, dall’Arena Santa Giuliana al Teatro Morlacchi.
“Chiude” idealmente l’estate umbra, il Festival delle Nazioni che si tiene a Città di Castello dal 23 agosto al 3 settembre: arrivata alla 49esima edizione, la kermesse dedicata alla musica classica, ormai un punto di riferimento per gli appassionati del genere e non. è dedicata alla Francia.
“La Francia aggiunge un nuovo tassello al progetto triennale del Festival delle Nazioni dedicato alla Grande Guerra rivolgendo l’attenzione a un cruciale momento storico che va dalla fine dell’Ottocento ai primi due decenni del Novecento quando Parigi diventa un punto di riferimento universale per tutte le arti – spiega il presidente Giuliano Giubilei – Notevole importanza sarà dedicato anche all’apporto delle colonie in termini di influenza musicale. Negli ultimi anni abbiamo allargato il nostro orizzonte dando spazio non solo alle grandi tradizioni musicali e alla musica contemporanea, ma anche a linguaggi che appartengono alla musica popolare o a nuove tendenze. Anche grazie a tutto questo il Festival è cresciuto registrando un maggiore coinvolgimento del pubblico, anche giovane”.
Fra i protagonisti della kermesse con la direzione artistica di Aldo Sisillo, torna il pianistico di Katia e Marielle Labèque, il grande violinista Renaud Capuçon, la cantante, compositrice e polistrumentista Rokia Traoré, il duo Musica Nuda formato da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con un programma inedito creato ad hoc per il Festival delle Nazioni e dedicato alla Francia, ma anche il progetto speciale Banca universale commissionato al compositore contemporaneo Pierre Thilloy.