Si inaugura venerdì 27 maggio al Teatro Argentina (alle 21) con Schwarz auf Weiss (Nero su Bianco) di Heiner Goebbels alla guida dell’Ensemble Modern di Francoforte, la prima edizione del Fast Forward Festival, il Festival Internazionale di Teatro Musicale Contemporaneo ideato dal Teatro dell’Opera di Roma con la direzione artistica del maestro Giorgio Battistelli e realizzato in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali della capitale, dall’Accademia di Santa Cecilia al Teatro di Roma, dalla Fondazione Musica per Roma all’Accademia di Francia.
Dal 27 maggio al 9 giugno andranno in scena 10 opere dislocate in sette location diverse nella Capitale volte a scandagliare i nuovi linguaggi musicali e teatrali e diffondere il linguaggio artistico contemporaneo spaziando andando dall’opera, al teatro strumentale alla danza rivolgendosi non solo a un pubblico di appassionati di musica contemporanea, ma anche di teatro musicale.
Peculiarità del Festival, che si affianca a Specchi nel tempo, rassegna di concerti di musica contemporanea del Teatro dell’Opera, è non solo una proposta innovativa, ma anche la dislocazione degli spettacoli, fra Teatro Costanzi, Teatro Argentina, Auditorium Parco della Musica, Teatro India, Teatro Nazionale, Teatro di Villa Torlonia, Villa Medici.
Apertura di sipario all’insegna delle origini delle avanguardie artistiche con Schwarz auf Weiss, coproduzione del Teatro di Roma con il sostegno del Goethe-Institut Rom, spettacolo che propone il ritorno a Roma del compositore tedesco Goebbels alla guida dell’Ensemble Modern di Francoforte.
Non è esattamente un’opera Schwarz auf Weiss, quanto una vera e propria performance teatrale in cui la regia luci ricopre enorme potenza espressiva e in cui i protagonisti-attori sono gli stessi musicisti, 18, che invadono il palcoscenico in un’opera onnivora che mescola impunemente i video con il rumore delle palle da tennis pronte a rimbalzare su una grancassa ai suoni dei kodo giapponesi. Prima dello spettacolo, Goebbels incontrerà il pubblico alle18.30 al Teatro Argentina .
Il secondo appuntamento del Festival è fissato il giorno successivo, sabato 28 maggio all’Auditorium Parco della Musica, presso il Teatro Studio Borgna alle ore 21 con La Passion Selon Sade di Sylvano Bussotti, del 1965, uno dei lavori più innovativi e sperimentali del compositore toscano: il nuovo allestimento dell’opera storica, una co-produzione Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro dell’Opera di Roma, con la regia di Luca Bargagna, le scene Giada Abiendi, i costumi Anna Maria Ruocco (tutti giovani talenti provenienti dal Progetto “Fabbrica Young Artist Program” del Teatro dell’Opera di Roma) sarà diretto da Marcello Panni alla guida dell’Ensemble Novecento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (formato dagli allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) e sarà interpretato dal soprano Alda Caiello.
“Non mi è mai piaciuto pormi limiti: sono ingordo di natura. In tutti noi c’è una propulsione all’azione che può essere senza fine: sei compositore ma anche pittore, diventi poeta e presto regista” spiega Bussotti che ha azzardato un montaggio musicale che diventa un collage ricavato dalle assonanze e dalle allitterazioni e parole tratte da due libri del marchese De Sade e da un sonetto cinquecentesco di Louise Labè le cui iniziali coincidono quasi tutte con la O a simboleggiare la protagonista dell’opera che si sdoppia nel duplice personaggio di Justine-Juliette, simbolo della virtù e del vizio, ma anche riferendosi a Histoire d’O, il romanzo sadomasochista di Pauline Réage. Il testo totale di Bussotti, diventa un rivoluzionario esempio di raffinato estetismo, un happening avanguardistico giocato su un susseguirsi continuo di oggetti teatrali, fra testi, personaggi, autore, direttore d’orchestra, musica, scena, luci, colori, azioni e immagini che interagiscono senza per questo essere necessariamente sempre comunicanti.
Terzo appuntamento della settimana (in coproduzione col Teatro di Roma) domenica 29 maggio al Teatro India alle ore 21 con il gruppo francese strumentale Ensemble Aleph che propone Vie de famille su musica del percussionista Jean-Pierre Drouet interpretata da una voce solista.
Le scene di vita familiare, una sorta di foto sonore, saranno raccontate e ricostruite attraverso un susseguirsi di sequenze e frammenti arricchiti da dettagli in un gioco stridente che pone in profondo contrasto trame e comportamenti rassicuranti dietro cui si celano drammi e tensioni inattese. Insomma la tragedia è pronta a scoppiare, accompagnata da una musica ironica con tocchi virtuosi.
“Opera, teatro musicale, termini e definizioni che si sono dissolti attraverso esperienze che rappresentano diverse possibilità del teatro musicale del nostro tempo” aveva spiegato il maestro Battistelli introducendo quella che sarà solo la prima edizione del Festival.
Il FFF prosegue il 30 maggio al Teatro Nazionale con Empty moves 1 – 2 – 3, coreografia di Angelin Preljocaj sulla registrazione del concerto di John Cage al teatro Lirico di Milano nel 1977, il 31 maggio in Sala Petrassi con la prima di Blank Out di Michel van der Aa.
E ancora il 1 giugno è di scena al Teatro di Villa Torlonia Francesco Prodein in Miroirs di Maurice Ravel, il 2 giugno appuntamento a Villa Medici con Inevitable Music #5 con l’Ensemble Dedalus, il 3 giugno al Teatro India torna il percussionista Jean-Pierre Drouet in One man show, il 7 e il 9 giugno al Teatro Nazionale, spazio a Proserpina di Wolfgang Rihm, allestimento prodotto dal Teatro dell’Opera.
E contemporaneamente al Fast Forward Festival, al Costanzi è di scena (fino al 30 giugno) la Traviata haute couture di Valentino con la regia di Sofia Coppola. Tutte le info su www.operaroma.it.