Trovandosi di fronte all’improvviso forfait del Maestro Ennio Morricone che per motivi di salute si è trovato a rimandare i concerti previsti, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha tirato fuori una sostituzione che si è rivelata vincente e geniale in West Side Story live, il musical capolavoro di Leonard Bernstein, reso celebre dalla versione cinematografica del 1961 con la regia di Jerome Robbins e Robert Wise e proposto a Roma in prima italiana con l’accompagnamento musicale dal vivo dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. E i tre concerti del 21, 23 e 24 maggio sono stati tre successi.
Un “esperimento” fra cinema e musica, riuscitissimo e spettacolare, che si inserisce nello stesso filone di Fantasia della Disney con l’Orchestra live che lo scorso gennaio aveva registrato il sold out (con tanto di ulteriore data aggiunta): recentemente restaurato dalla MGM, West Side Story, capolavoro cinematografico interpretato da Natalie Wood nei panni di una moderna Giulietta, conquistò ben 10 Oscar (tra cui Miglior film, Miglior regia, attore e attrice non protagonisti e naturalmente colonna sonora) diventando un vero cult per appassionati e non.
Ora, fermo restando che l’intera platea (o quasi) avrà visto almeno una volta nella vita West Side Story è anche vero che la versione live proposta a Santa Cecilia si è trasformata in una sorta di prima visione per tutti: tutto merito della magia ricreata in sala grazie a una sofisticata tecnologia del suono (sviluppata dalla società Audionamix di Parigi e utilizzata da Chace Audio by Deluxe) che è riuscita a isolare i dialoghi della pellicola utilizzando tecnologie innovative, rimuovendo gli elementi orchestrali dalla colonna sonora, ma mantenendo intatti voci ed effetti sonori.
Il risultato è stato eccezionale e totalmente coinvolgente con la visione del film, una rivisitazione moderna di Romeo e Giulietta ambientata nelle periferie di New York negli Anni Cinquanta, e tutta la magia della magnifica musica di Bernstein eseguita dal vivo eseguita con millimetrica precisione dal maestro Ernst van Tiel (che vanta anche l’incisione della colonna sonora del pluripremiato The Artist di Hazanavicius) al debutto romano sul podio dell’Accademia.
Un esperimento appassionate ed esaltante costruito con un capolavoro della cinematografia (forse il musical più famoso di sempre), le grandiose coreografie di Jerome Robbins, la splendida musica di Leonard Bernstein e il sontuoso accompagnamento musicale dal vivo dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Ancora un appuntamento all’insegna del binomio musica e cinema nei prossimi concerti della stagione sinfonica (il 28, 30 e 31 maggio) con Stéphane Denéve e l’omaggio a John Williams con Incontri ravvicinati del terzo tipo, E.T., Guerre Stellari. Nella seconda parte, l’Alexander Nevski, capolavoro di Sergej Eisenstein con la musica di Prokoviev.