Il teatro ragazzi è un’importante realtà produttiva, uno stimolante mezzo di confronto artistico, capace di accettare le “sfide” dei nuovi linguaggi e sperimentare in continuazione metodologie di lavoro. L’elevata qualità delle proposte per la gioventù ed il loro accostarsi a tematiche profonde e formativa con messe in scena di particolare impegno, tendono ad annullare ogni barriera “di genere”.
Edizione dopo edizione, Colpi di Scena ha costantemente seguito una filosofia di “crescita” che l’ha portato ad essere, per gli operatori teatrali e quelli del teatro ragazzi in particolare, un’opportunità di osservazione e di confronto sulle nuove produzioni delle numerose e importanti Compagnie storiche così come delle giovani formazioni che operano nel territorio della Regione Emilia-Romagna.
Pur confermando questa sua imprescindibile missione, “Colpi di Scena” 2016 sarà anche osservatorio privilegiato, in Italia, per le Compagnie, gli Artisti e i programmatori provenienti dall’Europa. Grazie alle importanti e pluriennali tournée estere delle sue produzioni, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha potuto infatti ampliare i propri contatti, le proprie relazioni e le proprie collaborazioni, traducendoli in una forte presenza di programmatori stranieri e connotando così la vetrina come un’ottima opportunità per il teatro europeo del settore di trovare anche in Italia un luogo d’incontro professionale, suggestioni, nuove idee.
Nel suo tradizionale clima di festa e convivialità, “Colpi di Scena” rappresenterà altresì un veicolo di promozione di un territorio e di un tessuto culturale, quello della Romagna, particolarmente ricco e multiforme. Vi saranno infatti numerose occasioni di partecipare ad eventi non strettamente teatrali, organizzati in diversi luoghi storici della Romagna; tante possibilità di scoprire un territorio dalle caratteristiche molto peculiari, in cui il teatro si intreccia con le arti contemporanee in senso più ampio e con un’offerta turistico-culturale particolarmente innovativa e vivace.
Insieme alle citate Istituzioni (Mi.B.A.C.T., Regione Emilia-Romagna, Comuni di Faenza e Bagnacavallo) “Colpi di Scena” 2016 si avvale del prezioso sostegno di Gemelli Group, Romagna Service, CONAD–Shopping Centre La Filanda, BCC Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese, Lions Club Bagnacavallo, e dell’accoglienza in ospitalità, oltre ai suggestivi e diversi spazi di Faenza e Bagnacavallo, del Teatro Rossini di Lugo, del Teatro Binario di Cotignola e dell’ex Cobar di Via Boncellino.
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IL PROGRAMMA
Lunedì 4 luglio 2016
Il viaggio di “Colpi di Scena” partirà da Bagnacavallo dove, nel Convento di San Francesco, sarà allestito il punto d’accoglienza per gli ospiti della vetrina.
Alle ore 15 presso il Teatro Goldoni andrà in scena il primo spettacolo: L’infanzia del mago, una produzione di Accademia Perduta/Ca’ Luogo d’Arte. È la storia di un giovane apprendista mago che vive dalla nascita dietro le quinte di un teatro. Lo hanno allevato tre zii, tre grandi maghi ormai vecchi che gli hanno insegnato tutto ciò che un giovane mago deve sapere e tutto quello che non deve mai chiedere; lo hanno allevato nel silenzio e nel frastuono del “dietro” le quinte, si sono presi cura della sua infanzia arando, seminando e innaffiando il suo talento di futuro mago. Ora il giovane apprendista è cresciuto ed è giunto il momento che gli zii lo lascino andare per la sua strada, non prima però, di aver fatto l’ultima grande magia. Lo spettacolo, ispirato all’omonimo racconto di Hermann Hesse, offre molti spunti di riflessione sull’infanzia e sulle impronte di quell’età, alcune delle quali restano indelebilmente impresse dentro di noi.
Alle ore 16,30 presso la Sala Oriani del Convento S. Francesco la compagnia Teatro Perdavvero presenterà Re Tutto Cancella. Lo spettacolo narra la storia di un principe bambino che odiava i numeri, le lettere, le figure e le note, perché per lui erano troppo complicate. Dopo qualche anno, un giorno come gli altri, si presentò un uomo tutto bianco, con un grande sacco. Era il principe bambino che, orami cresciuto, si faceva chiamare Re Tutto Cancella: catturò tutti i numeri, tutte le figure, le note e, infine, portò via anche le lettere. In procinto di ultimare la sua vendetta, Tutto Cancella verrà costretto a liberare i suoi prigionieri, grazie ad un piano segreto escogitato dalle lettere, che unendosi inventeranno le parole. Alla fine il Re diventerà amico delle lettere, dei numeri, delle figure e delle note. Così la sua fame di vendetta si trasformerà in curiosità ed in fame di cultura, intesa come tramite per incontrare l’altro da sé e per uscire dalla propria solitudine.
Seguirà, alle ore 18,15 presso il Teatro Masini di Faenza, Orlando il furioso proposto da La Baracca. Quello raccontato da Ariosto è un mondo incantato, fatto di incontri, scontri, drammi ed eroiche imprese. Il fantastico e il reale si annodano, si intrecciano e si allontanano creando un labirinto in cui si svolgono le vicende di Orlando e degli altri cavalieri. Un potenziale creativo eccezionale che ben si presta a una messa in scena teatrale, capace di incantare e stupire.
Lo spettacolo ripercorre le gesta del poema cercando di suggestionare la fantasia degli spettatori, che dietro le figure eroiche dei personaggi della storia potranno scorgere piccoli frammenti della realtà quotidiana, e riconoscere se stessi nelle forti personalità dei protagonisti.
Alle ore 21,15 in Piazza Nenni/Molinella a Faenza, sarà la volta di Pollicino e l’Orco, una produzione di Residenza Idra/Associazione Rebelot. Pollicino e l’Orco è un ipotetico sequel della celebre fiaba Pollicino, una commedia brillante e poetica in cui i due leggendari personaggi si rincontrano constatando di essere entrambe diventati più “uomini”, di essere cresciuti. Impegnati in un duello all’ultimo sangue, ritmato da una tensione tragicomica e commovente, i due non si risparmiano nulla: vecchi rancori e nuovi colpi bassi, intime confidenze e rinnovate paure, facendo continuamente i conti con la propria natura e con la cena di cui Pollicino è convinto essere la portata principale. Quando Pollicino e l’Orco si rivedono, vivono un vero e proprio caleidoscopio di emozioni. L’idea legata al passato che ognuno ha dell’altro si scontra con la sorpresa di scoprirsi trasformati, ma si accompagna anche al timore che il cambiamento non sia autentico…
L’ultimo spettacolo della giornata sarà proposto dalla Compagnia Durambò che, alle ore 22.45, presso il Ridotto del Teatro Masini, porterà in scena la pièce Il Ballo.
Il Ballo è una storia perfetta: pochi personaggi, disegnati con brevi tratti, e un incedere di eventi che precipitano in pochi giorni verso una fine inattesa e tragicomica, stupida, piccola eppure enorme, per le conseguenze sulle persone coinvolte. Una famiglia di arricchiti, provinciali e ignoranti; una moglie che non vuole invecchiare; un marito che pensa solo agli affari e non riesce a porre argine alle volontà smodate e ai dispetti della consorte; una figlia quattordicenne che sta abbandonando il corpo di ragazzina crisalide per diventare femmina e donna, con tutto il caleidoscopio di sentimenti, desideri e sofferenze della sua età. Un racconto corale, quasi sinfonico; un ritratto impietoso e comico, per forza di cose tragico e forse anche un po’ commosso di un mondo nel quale molto difficilmente lo spettatore non riconoscerà tracce della propria vita. E della propria famiglia.
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Martedì 5 luglio 2016
La seconda giornata di “Colpi di Scena” sarà inaugurata, alle ore 10 presso la Sala Oriani del Convento S. Francesco di Bagnacavallo, da Il Baule Volante con lo spettacolo L’acciarino, presentato in forma di “studio per un racconto”. Ispirato a L’acciarino magico di Hans Christian Andersen, di certo uno dei suoi racconti più avventurosi e avvincenti, popolato di streghe ed incantesimi, principesse e animali favolosi. Una storia che contiene i tipici elementi della fiaba classica, ispirati ad Andersen dalla lettura delle Mille e una notte. Lo spettacolo si avvale della tecnica della narrazione orale. Nessun effetto speciale, nessun trucco scenico. Solo la verità del gesto e della parola, che si fondono armoniosamente e per incanto danno vita ad immagini ed emozioni. Lo spettacolo sarà replicato, nella medesima sede, alle ore 15,30.
In contemporanea, alle ore 10 nel Sotterraneo del Convento S. Francesco, il Teatro Patalò presenterà Fiaba di fine inverno. Lo Spirito dell’Inverno è preoccupato, domani è l’ultimo giorno della sua stagione e non è sicuro che i semi siano pronti per germogliare. Decide di chiedere aiuto allo Spirito della Primavera, per assicurarsi che il compito della semina e della nascita delle piantine sia portato a termine. I due spiriti chiederanno aiuto ai bambini per proteggere i piccoli semi, raccontandogli attraverso una narrazione poetica e divertente, il difficile percorso della nascita di una piantina.
Alle ore 11,30 al Teatro Goldoni, Accademia Perduta/Romagna Teatri proporrà una delle sue più recenti produzioni: Jack e il fagiolo magico, uno spettacolo di Marcello Chiarenza diretto da Claudio Casadio. Questa antica fiaba popolare inglese racconta di un’enorme e miracolosa pianta di fagioli, di un temibile gigante che si nutre di mucche grasse, di enormi montoni ma soprattutto di bambini!! E poi di arpe miracolose, di uova d’oro ma soprattutto del coraggio di un bambino e dell’astuzia con cui sa affrontare i pericoli e sconfiggere le avversità. Lo spettacolo è agito da due attori, che impersonano i ruoli del narratore, del protagonista e dei vari personaggi della vicenda ed è ambientato in una vecchia soffitta in cui, di volta in volta, vengono ritrovati oggetti-chiave, elementi che richiamano alla memoria l’antica fiaba narrata.
Alle ore 15,30 presso il Sotterraneo del Convento S. Francesco, sarà la volta di Ferruccio Filipazzi e dello spettacolo Rifugi. Uomini, donne e bambini, sotto le bombe si trovano in questi spazi, i rifugi, stretti a condividere il tempo e spesso questo tempo si trasforma in tempo delle storie e della Storia. La storia siamo noi: ci siamo dentro, anche se non ce ne accorgiamo, possiamo viverla, cambiarla o semplicemente farcela passare sopra, lasciare un segno anche se piccolo o essere solo polvere impalpabile che scorre via con un semplice soffio. E allora immagini di guerra, morte, sangue e sofferenze, ma anche e soprattutto di piccoli gesti quotidiani, semplici e scontati, che danno un volto alla speranza e al futuro.
Seguirà, alle ore 17,30 presso il Chiostro del Convento S. Francesco, il Teatro Due Mondi con Le nuove avventure dei musicanti di Brema, uno spettacolo prodotto con TTB Teatro Tascabile di Bergamo. Se gli animali che i fratelli Grimm ci hanno fatto conoscere come I musicanti di Brema uscissero dalla loro favola, o la continuassero fino ai giorni nostri, se si perdessero nelle nostre città, che storia racconterebbero? Di qui si parte per il racconto de Le nuove avventure dei musicanti di Brema nel nostro tempo, sulle strade dei nostri Paesi, e infine dell’Europa. Alla ricerca di una città ospitale, che possa mettere i valori davanti alle apparenze. Ospitare un bambino perché è un bambino, indipendentemente dalla sua provenienza, dal colore della sua pelle, perché la storia del mondo è esattamente la storia degli spostamenti dell’uomo tra un luogo da cui bisogna allontanarsi, o fuggire, e un luogo migliore nel quale approdare e costruire il futuro.
“Colpi di Scena” si sposterà poi nella Piazzetta del Carmine di Bagnacavallo dove, alle ore 20, Mattia Zecchi, con i suoi burattini, presenterà Tre servi alla prova, uno spettacolo classico della commedia dell’arte, riadattato alle maschere della tradizione emiliana. Il Dottor Balanzone, grande avvocato, ha organizzato una piccola festa nella sua villa. Dovendo trascorrere le giornate in rigoroso silenzio, nel suo studio, a svolgere studi, ricerche ed affari è deciso a concedere a se stesso, ai suoi inservienti e a pochi amici una serata di svago. Prepara e predispone ogni cosa nel minimo dettaglio e cercherà di spaventare i suoi tre servi con travestimenti e piccoli scherzi. Fra mascheramenti e burle, Balanzone scoprirà chi tra Fagiolino, Sganapino e Sandrone sarà il più astuto e coraggioso.
Le vie e la Piazza del centro storico di Bagnacavallo saranno poi “invase”, alle ore 20.30, dalla Gran Parata di Zan Ganassa del Teatro del Drago. All’improvviso, per le vie della città, compare un manipolo di commedianti girovaghi, scanzonati e rumorosi: la compagnia di Zan Ganassa.
L’allegro corteo segue il carro-teatro ambulante dei burattini scandito dal ritmo dell’organetto diatonico. I personaggi sono: Dottor Balanzone, Pantalon De Bisognosi, la Bella Colombina e quel poveraccio d’Arlechin Batocio; poi ancora: Brighella Cavicchio Gambon, Pulcinella … e per finire, il disgraziato Capitan Spaventa. Una festosa parata itinerante dal sapore antico, elogio alle maschere della commedia dell’arte, proietterà il pubblico nelle atmosfere di un teatro popolare del passato.
A seguire, alle ore 21.15 nella centrale Piazza della Libertà, la band Flexus presenterà La storia del rock, uno spettacolo trascinante, educativo, storico ed entusiasmante, sempre apprezzato dal pubblico che ne resta affascinato, lasciandosi coinvolgere dal ritmo crescente e dirompente, cogliendo al meglio le importanti nozioni raccontate fra una canzone e l’altra e scoprendo le radici della musica contemporanea. Il percorso musicale raccontato e suonato dal vivo, parte dall’industria discografica degli anni ’70 attraversando vent’anni di profondi mutamenti culturali e sociali.
L’ultimo appuntamento della giornata, in scena alle ore 22,30 al Teatro Goldoni, sarà con Valentina e i giganti, uno spettacolo di Sandro Mabellini prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri. La piccola protagonista è Valentina, una bambina orfana, e per questo costretta a vivere in un istituto. Spesso di notte non riesce a prendere sonno e guarda fuori dalla finestra in cerca di qualcosa che possa tranquillizzarla. Una notte, però, scorge in lontananza un’ombra gigantesca che in men che non si dica la prende e trascina via con sé. A chi appartiene quell’ombra? E dove è finita Valentina? Dopo l’iniziale terrore, Valentina capirà di essere stata portata nella caverna del Buon Gigante Confuso, un gigante che conserva in bottigliette di vetro i sogni che soffia nelle orecchie dei bambini mentre dormono…
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Mercoledì 6 luglio 2016
La terza ed ultima giornata di “Colpi di Scena” 2016 partirà dal Teatro Rossini di Lugo, dove, alle ore 10, la storica compagnia del Teatro delle Briciole presenterà Rosso Cappuccetto. Fondendo scenografia, costumi, oggetti e animazione in un unico manufatto, Cappuccetto Rosso si trasferisce nelle pieghe nascoste e nelle apparizioni inaspettate di una favola vivente, che si indossa come un abito e si agisce come un teatro portatile. Le vicende della bambina che si avventura nel bosco, della nonna che la attende e dell’incontro con il lupo che cambierà il loro destino, nascono da un congegno vivente che è, di volta in volta, artefice e azione, scena e sipario, narratrice e manipolatrice, paesaggio e baracca dei burattini, generando unitariamente personaggi, azioni, oggetti e colpi di scena di questo classico tra i classici.
Alle ore 11,30 al Teatro Binario di Cotignola, sarà la volta di Ca’ Luogo d’Arte con la pièce Dentro di me, uno spettacolo per i bambini e i loro educatori in cui il corpo umano appare come un cosmo in miniatura e il viaggio di conoscenza all’interno di questo cosmo un viaggio nella poesia e nella magia del teatro di figure. Guardare, sentire, domandare, percepire, sono i modi in cui l’infanzia si pone rispetto alle grandi domande della vita, e quando le risposte adulte sono poco chiare o poco interessanti, mette in atto un sistema rivoluzionario di conoscenza, un approccio metaforico al problema, che apre il cervello e ci fa circolare aria, sangue e allegria.
Seguirà la compagnia L’Asina sull’Isola, ospite al Teatro Goldoni di Bagnacavallo alle ore 15 con Diario di bordo. Lo spettacolo è nato da un fatto di cronaca del 1996: il viaggio di trenta emigrati indiani, partiti dal loro paese per raggiungere la “terra promessa”, che si sono poi ritrovati gettati in mare nel canale di Sicilia. Attraverso la tecnica del teatro d’ombre, che per la compagnia non è solo una tecnica ma una scelta narrativa che ispira tutto il suo lavoro e la sua ricerca artistica, viene raccontato il drammatico viaggio in mare di trenta persone, prigioniere di un vecchio scafista senza scrupoli.
Alle ore 16,30 alla Sala Oriani del Convento S. Francesco, il TeatrO dell’Orsa proporrà Miti di meraviglia, uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo. Un susseguirsi di storie che abbracciano il tempo, rincorrono le stagioni, aprono all’ascolto dell’invisibile. Demetra, protettrice dei racconti, cerca la figlia rapita da Ade, signore delle tenebre. La terra ricca di alberi diviene deserto e pianto come il cuore di Demetra. Solo Persefone riaprirà le zolle e tutto potrà rifiorire. Miti che brillano come il fuoco nella notte, storie che rintoccano di suoni arcaici. La parola di fonde alla musica e ci porta lontano, a vedere le stelle, dentro a semi che rotolano sulla terra…
Il Nano Morris sarà di seguito la proposta di Vladimiro Strinati, in scena presso lo Scalone del Convento S. Francesco alle ore 17,45. Nell’invitare il pubblico a farsi fotografare assieme lui, il nano Morris, un discutibile novello Barnum, presenta il suo repertorio di stranezze umane, con l’obiettivo di riproporre l’emozione di un rapporto ravvicinato col “Mondo della Meraviglia”.
L’edizione 2016 di “Colpi di Scena” si chiuderà, alle ore 18,45 presso la Sala ex-Cobar a Bagnacavallo, con H+G, uno spettacolo di Alessandro Serra co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Accademia Arte della Diversità/Teatro La Ribalta in collaborazione con Compagnia Teatropersona e recentemente insignito dell’Eolo Award come “migliore novità di teatro ragazzi e giovani”.
Gli artisti di-versi protagonisti di questo spettacolo – affiancati sulla scena dalla danzatrice Chiara Michelini – sono portatori di una ricchezza e di un’intensità inedita e inattesa che sorprende e smuove emozioni sopite. Hansel e Gretel è una storia di fede e di amore. Una storia di coraggio, non di azioni eroiche o gesta epiche, il coraggio di accogliere il destino e provare a esserlo fino in fondo. Solo così, senza compromessi, accade la trasformazione, quel rovesciamento cui tutti aneliamo e che richiede un rischio altissimo: la vita per la vita. Solo l’esperienza della perdita e l’attraversamento della paura che essa comporta ci schiude la soglia della salvezza che altro non è che un ritrovarsi. Bisogna imparare a crescere per poter tornare bambini.
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Segreteria Organizzativa “Colpi di Scena”:
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