“IL TEMPO DI PLANCK” scritto dallo spagnolo Sergi Belbel nel 1999, è in scena da mercoledì 22 giugno alle 20,30 al Teatro Duse, nell’ambito della XXI edizione della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea.
La regia dello spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Genova è di Mario Jorio con l’interpretazione di Sara Cianfriglia, Alice Giroldini, Sarah Pesca, Antonio Bannò, Isabella Giacobbe, Martina Limonta, Kabir Tavani. La versione italiana è curata da Enrico Ianniello e Angelo Rossi. La scena è di Giuseppe Costa e Fabrizio Montalto, le luci sono di Stefano Ciraulo.
Planck è un uomo che sta morendo, assistito da un giovane di nome Max. Intorno al capezzale ci sono le donne della sua vita: la moglie e le quattro figlie. Parlano di ciò che è stato e temono ciò che potrà essere. In fisica il “tempo di Planck” è la frazione di tempo più breve misurabile e corrisponde a 10 elevato alla meno 43 e la commedia di Belbel si struttura proprio in 43 scene.
“IL TEMPO DI PLANCK” è un testo scarno e poetico in cui il padre della fisica quantistica, riflette sull’ ultimo passaggio della vita e sulla stretta connessione fra la scienza e l’esistenza umana.
Nato a Terrassa nel 1963 e laureato in filologia catalana a Barcellona, Sergi Belbel è un drammaturgo prolifico, ma anche regista e docente di teatro.
Tra le sue opere sono Caleidoscopios y faros de hoy (1986), En companyia d’abisme (1989),
Carícies (1991), Morir (1996) e A la Toscana (2007).
Dal 2005, Sergi Belbel è stato nominato direttore del Teatre Nacional de Catalunya.
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“IL TEMPO DI PLANCK” è in scena al Duse fino a sabato 2 luglio con i seguenti orari: da mercoledì al sabato alle ore 20.30. La recita del giovedì inizia alle ore 19.30. Domenica e lunedì riposo.
Prezzi: posto unico 5 euro; abbonamento a tutta la rassegna 15 euro.
La Rassegna di Drammaturgia Contemporanea prosegue con:
“NOI NON SIAMO BARBARI!” di Philipp Löhle, alla Piccola Corte dal 29 giugno al 9 luglio.
Per ulteriori informazioni: 010/5342300 o www.teatrostabilegenova.it