Sabato 23 luglio alle 21.30 a Rieti, nella piazza Vittorio Emanuele II, andrà in scena Figaro! OperaCamion, un nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma che ha già avuto molto successo in città. La tournée, che avviene con il sostegno della Regione Lazio, prevede altre due tappe: Domenica 24 luglio alle 21,30 a Tarquinia, nella piazza San Martino e Mercoledì 27 luglio alle 21,30 a Formia nel piazzale porticciolo Caposele. Come quelle romane, anche le tre serate in Regione saranno gratuite
Un camion, o per meglio dire un’automotrice che traina un container. Si arriva in una piazza, il camion si ferma, il container si spalanca: la parete lunga si apre e diventa una parte del palcoscenico. Sulle altre pareti gli elementi di una scenografia: disegni, oggetti, video. Davanti, al livello del pubblico, l’orchestra col suo direttore. Sulla scena i cantanti, solo cinque di quelli previsti nell’originale, cioè tutti i personaggi principali, gli altri li interpretano attori o mimi.
Gli spettatori portano le sedie da casa e si godono in piazza lo spettacolo, che è gratuito. Questo è, in poche righe, il progetto Figaro! OperaCamion. La scelta è caduta sul Barbiere di Siviglia, un lavoro popolare per eccellenza, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della prima esecuzione qui a Roma al Teatro Argentina (e che l’Opera ha già proposto con successo in febbraio e tra pochi giorni sarà a Caracalla). In questo caso è il Teatro che si muove per raggiungere chi non ci è mai stato o non ha mai visto un’opera.
“È un progetto – dichiara il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes – che vuole unire vari elementi. Da un lato la popolarità dell’opera, e in particolare di un lavoro come il Barbiere di Siviglia, unita nel nostro caso al teatro di piazza, un teatro povero per definizione, ma ricco di passione e che cambia luogo tutte le sere. Insomma è la tradizione della “commedia dell’arte” itinerante che ha fatto la storia del teatro italiano. E la grande tradizione è rinnovata con la tecnologia, con i video di Gianluigi Toccafondo che non “descrivono”, ma alludono ai personaggi e alle situazioni in scena, amplificandole e movimentando ancor più la vicenda”.
“Portare la musica, il teatro, l’opera fuori dai luoghi canonici, – dichiara l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera – nelle piazze, in mezzo alle case, perché tutti possano goderne, chi non la non la conosce ancora e chi la conosce ma non può permettersela, è una cosa buona e giusta. Riportare l’opera al suo primitivo statuto di arte e intrattenimento popolare è un’operazione colta e generosa. Sono veramente felice di aver allargato, grazie alla disponibilità di Carlo Fuortes, l’esperimento dell’OperaCamion a tre piazze della regione. È come dissodare un terreno vergine, come scoprire un nuovo pubblico. Ci aspettiamo che chi, a Rieti a Tarquinia o a Formia, si innamora dell’opera in piazza, poi, nella stagione invernale, abbia a disposizione trasporti per andare al Teatro Costanzi a Roma e prezzi speciali in biglietteria.”
“OperaCamion perché la scenografia è un vero autocarro – spiega il regista Fabio Cherstich – usato in tutti gli spazi di cui dispone: la cabina, il rimorchio, le sponde, il tetto… Gli intrighi e gli intrecci amorosi tra i personaggi si svolgono tutti dentro, sopra, sotto e intorno al camion.., all’interno del rimorchio un’architettura stilizzata, volumi e aperture che prendono vita grazie alle immagini poetiche e surreali di Gianluigi Toccafondo. Una scenografia in cui il video non è usato in forma decorativa ma drammaturgica: le animazioni ampliano la possibilità di sviluppare un racconto visionario in cui gli ambienti si trasformano emotivamente, dilatandosi o rimpicciolendosi a tempo di musica in prospettive falsate, ispirate alle grafiche del Settecento.”
Dopo Roma e il Lazio lo spettacolo sarà, nel mese di settembre, a Palermo.
Il progetto OperaCamion è realizzato anche con il sostegno di Roma Capitale, nell’ambito delle manifestazioni realizzate in occasione del “Giubileo della Misericordia”