Giovedì 21 luglio, alle ore 19.30, sul Ponte Vecchio, nel Fiume Arno e sul Lungarno de’ Medici, Francesco Traversi darà voce, con l’Italian Brass Week‘s Ensemble e i Solisti del Festival, alla sua creazione musicale A FLOOD OF SOUNDS, esecuzione in prima mondiale, su commissione del Festival, in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario dell’Alluvione di Firenze del 1966.
Si tratta di un poema sinfonico pensato come una storia d’amore tra Firenze e il suo fiume Arno. Il concetto musicale nasce dal desiderio del fiume di riconciliarsi con la sua città, in ricordo degli eventi catastrofici del 1966, quando, come al termine di un litigio fra i due amanti, l’acqua dell’Arno tracimò, invadendo Firenze.
Ma questa volta Arno non porterà fango e detriti bensì suoni, un’alluvione di suoni che implorano perdono e annunciano insieme memoria e rinascita, rispetto e amore. Un’alluvione d’amore che il fiume regala alla città, articolata in cinque scene, precedute da un’introduzione eseguta dai Solisti dell’Italian Brass Week, a bordo delle barche storiche dei Renaioli fiorentini.
Francesco Traversi ha affidato a loro il messaggio delle Sirene di Achelous, re dei fiumi, che durante il loro percorso annunciano la storia di Arno e Firenze.
Segue il poema sinfonico interpretato da oltre 100 esecutori. A FLOOD OF SOUNDS (Una alluvione di suoni) è articolato in cinque scene: Arno incontra Firenze, Il bacio e la passione, L’impeto e la distruzione, L’inno d’amore e il perdono di Firenze, L’abbraccio eterno.
Il compositore ci racconta la genesi dell’opera: Arno cinge Firenze in un perenne abbraccio. Da amante focoso, Arno vuole Firenze per sé soltanto, preso dall’impeto della passione, la stringe a sé fino a farle male, fino a violarla.
Scoppia così l’amore e si tramuta in odio, in distruzione.
Ora, come un amante ferito, Arno cerca di riconquistare Firenze, portandole in dono una travolgente sinfonia di suoni trasportati da placidi flutti. Una serenata d’amore nella quale, tuttavia, romane vivo il ricordo degli errori passati, quali testimonianza di quanto sia difficile ottenere il perdono.
Firenze perdona, ancora una volta, il suo tenero amante in un abbraccio eterno, impreziosito dai raggi dorati del sole che, al tramonto, si sciolgono nelle increspature delle acque di Arno.
E dalla genesi traspare la volontà dell’autore, quella di non “fare della Tragedia” ma quella di parlare più di vita che di morte, più di rinascita che di distruzione.
Ed ecco che Arno e Firenze, i due amanti protagonisti diventano i nuovi Orfeo ed Euridice, un inno d’amore di una nuova storia emozionale che trova voce nell’Italian Brass Week’s Ensemble diretto da Roger Bobo e Dale Clevanger.
Hanno sposato la realizzazione di questo evento Publiacqua SpA, l’Associazione Ponte Vecchio, la Società Canottieri di Firenze, l’Associazione culturale “I Renaioli”, le Cantine Cecchi di Castellina in Chianti
L’ingresso è libero. Per altre info www.italianbrass.com