Grazie all’invito del Maestro Luca Benucci ed alla squisita ospitalità della signora Laura Piccini, dell’omonima gioielleria di Ponte Vecchio, possiamo assistere alla magia che Francesco Traversi con l’Italian Brass Week’s Ensemble ed i solisti del Festival hanno saputo regalare alla città.
I maestri d’orchestra sono saliti su tre barche, abilmente condotte da marinai armati di lunghe pertiche, ed hanno eseguito la creazione musicale A FLOOD OF SOUNDS.
Quando si ha l’Arno al tramonto come palcoscenico in una giornata come quella di ieri e come tribune il Ponte Vecchio il più è fatto.
Il resto dell’orchestra era schierata sul prato della Canottieri Firenze e la musica avvolgeva in una atmosfera fatata gli Uffizi e le aree vicine.
I fortunati turisti che transitavano in quel momento si sono assembrati sulle sponde del fiume e sul ponte per assistere al concerto.
Nel cinquantennale dell’alluvione l’Arno ha avuto il suo tributo di musica poiché il poema sinfonico è stato pensato come una storia d’amore tra Firenze ed il suo Fiume.
Un grazie ai musicisti e soprattutto agli organizzatori che hanno saputo offrire un evento così suggestivo, avvalendosi del contributo di alcuni privati come Publiacqua e Yamaha, alla città.
Raramente capita di assistere a rappresentazioni così spettacolari e coinvolgenti ma questi professionisti ci hanno abituato a performance memorabili nei luoghi più significativi di Firenze quali il cortile di Palazzo Pitti e le terrazze del Duomo.
Il Comune, la Regione e le loro amministrazioni devono investire di più in questi avvenimenti e sostenere iniziative simili poiché Firenze si merita queste attenzioni.