Oltre 690 alzate di sipario, un incremento dei biglietti venduti del 65%, 173mila euro di incassi: questi i numeri della prima stagione da teatro nazionale e teatro di produzione del Teatro di Roma, Teatro Pubblico della Capitale, che non si è ancora conclusa e che è tutt’ora in totale attività.
“Per troppo tempo la cultura è stata schiacciata. Roma deve impegnarsi a ridarle un ruolo centrale. E mi impegnerò a far sì che ciò avvenga. Dobbiamo fare in modo che il teatro scenda in strada e raggiunga tutti – ha esordito il neo sindaco della città Virginia Raggi presente all’affollatissima presentazione in sala – Inoltre, dobbiamo portare questo battito vitale anche nelle periferie affinché i nostri teatri riacquistino il centro della vita romana. Collaboreremo al meglio per riportare la cultura alla portata di tutti e alla porta di tutti. Questa è la nostra missione. Questo teatro propone scenari politici, economici, sociali e realistici, riscrivendo la realtà proprio attraverso le opere. Dobbiamo riportare la cultura al centro della città di Roma. È un impegno che mi assumo”.
Pensare, discutere, confrontarsi: sono questi gli obiettivi rinnovati nella stagione 2016/2017 del Teatro di Roma presentata dal direttore Antonio Calbi (al terzo anno di attività) semplicemente pantagruelica dividendosi fra gli spazi dell’Argentina e dell’India e offrendo ben 21 produzioni, di cui 8 nuove produzioni, 4 coproduzioni, 9 riprese, 36 spettacoli ospiti per un totale di ben 57 titoli inseriti all’interno non solo del fil rouge dell’anno, Umanità in movimento che riflette un tipo di narrazioni che non si fermano alle superfici, ma intendono scavare nel sentire comune, ma anche in 13 diversi filoni, progetti culturali atti a comporre la pluralità del palcoscenici di Argentina, e India che possono essere mescolati anche trasversalmente in base alla propria specifica sensibilità ed esigenza.
L’Argentina si conferma cuore e fulcro dialogo multidisciplinare fra classico e contemporaneo e il Teatro India diventa ancora quartiere della creatività, inteso come luogo di irradiazione per tutte le arti.
La lunga stagione dell’Argentina si apre il 26 ottobre con la prima nazionale di Ragazzi di vita, adattamento scenico (drammaturgia di Emanuele Trevi) del romanzo di Pier Paolo Pasolini che chiude l’anno dedicato al poeta corsaro con la regia di Massimo Popolizio e un nutrito gruppo di giovani interpreti. Nel filone Roma per Pasolini anche Sono Pasolini, drammaturgia cantata di Giovanna Marini, L’indecenza e la forma di Giuseppe Manfridi con la regia Marco Carniti e la tragedia Orgia con la regia di Licia Lanera.
Non potevano mancare I classici, mai così moderni con il monumentale Morte di Danton di Büchner con la regia di Mario Martone, ma anche Il divorzio, corrosiva commedia di Vittorio Alfieri diretta da Beppe Navello e L’apparenza inganna di Thomas Bernhard interno di famiglia di due fratelli con la regia di Federico Tiezzi e il Macbeth di Branciaroli che si associa agli altri tre Shakespeare in programma dalla commedia Misura per misura al Lear di Bond con Elio De Capitani, No Hamlet Please con i rifugiati.
Miti nel presente riflette la cultura e la bellezza del Mediterraneo che si concretizza in Enea di Kemeid, in Storie dall’Odissea, con Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella, e nell’Odissea di Emma Dante al debutto all’Argentina così come debutta sul palco romano in primavera Giulia Lazzarini in Emilia, crudo ritratto di famiglia scritto e diretto dall’argentino Claudio Tolcachir. E tornano anche i grandi attori, da Roberto Herlitzka diretto da Roberto Andò in Minetti ad Anna Bonaiuto in Sarah dove interpreta la grande Sarah Bernhard (nel filone Ritratto d’artista).
Si rinnova l’omaggio a Luca Ronconi con il suo ultimo capolavoro, Lehman Trilogy di Stefano Massini con un cast d’eccezione che include tra gli altri Popolizio, Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni: nel percorso Affari di famiglia spiccano anche la ripresa di Natale in casa Cupiello ovvero De Filippo rivisto da Antonio Latella (a dicembre), ma anche Non ti pago, ultima regia di Luca De Filippo interpretata da Gianfelice Imparato.
La nuova creatività romana viene omaggiata con Ritratti d’Artista del duo Frosini/Timpano (Acqua di Colonia, Aldo morto, Digerseltz, Zombitudine) e Lucia Calamaro (Vita ferma, L’origine del mondo, Tumore), ma anche con le creazioni di Eleonora Danco (dEVERSIVO), Lisa Ferlazzo Natoli, Veronica Cruciani mentre il Teatro che suona è una delle sezioni più ibride fra parole e musica che include il nuovo lavoro del premio Oscar Nicola Piovani, La musica è pericolosa, ma anche il musical di Alfredo Arias, Madame Pink, lo spasso del quartetto spagnolo Pagagnini.
Spazio ai Mondi in scena con Carmen Collection dalla Bulgaria, il Teatro Noh dal Giappone, il Faust in versione cinese, ma anche la collaborazione del Romaeuropa Festival.
E non manca naturalmente un ricco cartellone per i più piccoli con sei spettacoli che spaziano dal genio di Leonardo alla Divina Commedia di Dante ai viaggi spaziali e il ritorno del Laboratorio Piero Gabrielli con un nuovo Pinocchio. Tornano naturalmente anche i Cicli Culturali, dalla filosofia all’archeologia, alla storia dell’arte e delle famiglie che hanno fatto grande Roma.
“Non si tratta solo di una presentazione, ma di un bilancio della stagione da primo anno da teatro nazionale – ha spiegato il presidente Marino Sinibaldi – L’Argentina è il teatro di Roma, il teatro di una comunità urbana in movimento: quello che vogliamo fare è lasciare aperta la strada culturale per rivitalizzare la città andando anche oltre il teatro”.
E se resta da sciogliere il nodo gordiano del Teatro Valle su cui circolano purtroppo ancora poche certezze e notizie scarissime in merito alla problematica riapertura della sala passata due anni or sono alla città di Roma senza che al momento siano neppure cominciati i lavori di ristrutturazione la conferma è che il Teatro di Roma vuole essere e vuole restare un “teatro aperto” davvero a tutti come lo deve essere un teatro pubblico.
Info e dettagli sulla stagione, le modalità di abbonamento e le card su www.teatrodiroma.net