La Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, comunica l’avvenuta nomina di Antonio Latella alla direzione del Settore Teatro per il quadriennio 2017-2020.
“Latella ha conquistato una posizione di grande rilievo nel teatro internazionale e potrà progettare festival di grande interesse, ma ha anche sviluppato una personale vocazione alla scoperta e alla formazione di nuovi talenti, tema quest’ultimo al quale la Biennale dedica particolare attenzione e impegno” – ha dichiarato il Presidente Baratta.
Affermatosi appena trentenne sulla scena europea, il regista Antonio Latella è autore di riscritture sceniche che allargano l’orizzonte del testo, spaziando dal teatro alla letteratura al cinema. Oltre a mettere in scena opere di Pasolini, Fassbinder, Genet, fra i suoi autori d’elezione, Latella ha affrontato il rapporto con la tradizione rivoluzionando classici del teatro ormai codificati, da Natale in casa Cupiello di Eduardo ad Arlecchino servitore di due padroni ispirato a Goldoni. Ha realizzato spesso vere e proprie maratone con spettacoli che possono durare fino a 15 ore. Alla Biennale di Venezia Antonio Latella è invitato più volte: nel 2004, nell’ambito del 36. Festival Internazionale del Teatro, con Bestia da stile di Pasolini, presentato in prima assoluta; nel 2007, al 39. Festival Internazionale del Teatro, con Pericle da William Shakespeare, interpretato dagli allievi dell’École des Maîtres diretta da Franco Quadri; nel 2014 è fra i Maestri di Biennale College – Teatro e nel 2015 al 43. Festival Internazionale del Teatro con la trilogia A. H., Caro George, MA.
“Prendendo forza dall’eredità lasciata dal grande lavoro fatto in questi anni da Àlex Rigola, – dichiara il neo direttore Antonio Latella – penso ad una Biennale Teatro che possa focalizzare la propria attenzione sulla ricerca del talento, ovvero su ciò che può porre le basi per il futuro prossimo del nostro teatro. Registi, drammaturghi, attori che non hanno forse grande risonanza nel panorama teatrale di oggi, ma che già stanno lavorando per creare nuovi linguaggi della scena. Talenti capaci di coniugare tradizione e innovazione, impegnati in un continuo scambio con affermati Maestri del palcoscenico, per provare a definire, o almeno a farci intuire, il teatro di domani”.
Nota biografica su Antonio Latella (Castellammare di Stabia – Italia, 1967) – Attore, regista, drammaturgo di fama europea, Antonio Latella vive a Berlino dal 2004. Studia recitazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Franco Passatore e la Bottega Teatrale di Firenze fondata da Vittorio Gassman. In qualità di attore è diretto da Pippo Di Marca, Luca Ronconi, Giuseppe Patroni Griffi, Massimo Castri, Elio De Capitani, Walter Pagliaro, Tito Piscitelli, Vittorio Gassman. Ma è il lavoro di regista, che inizia nel 1998, a conferirgli fama nazionale ed europea, portando i suoi spettacoli nei massimi teatri e festival internazionali, da Avignone a Vienna e Salisburgo. Nel 2001 vince il suo primo Premio Ubu per il progetto Shakespeare e oltre e, nel 2004, il Premio Gassman come miglior artista dell’anno. Nel 2013 vince il suo quarto Premio Ubu. Come regista d’opera debutta nel 2004 a Lione con L’Orfeo di Claudio Monteverdi, cui seguono Orfeo ed Euridice di Gluck e Tosca di Giacomo Puccini. Fra gli ultimi spettacoli realizzati da Latella si ricordano: Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams (2012), Die Wohigesinnten (Le benevole) tratto dal monumentale romanzo dell’autore franco-americano Jonathan Littell (2013), prodotto dalla Schauspielhaus di Vienna con cast austriaco (2013), L’importanza di essere Earnest da Oscar Wilde (2015). Quest’anno ha presentato Edipo da Sofocle al Theater Basel e la maratona Santa Estasi – Atridi: otto ritratti di famiglia al Teatro delle Passioni di Modena con attori e drammaturghi del Corso di alta formazione della Fondazione Emilia Romagna Teatri. Ha curato la Direzione artistica del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli per la stagione 2010/2011. Nel 2011 fonda la sua compagnia stabilemobile compagnia Antonio Latella.