direzione artistica Teatro delle Ariette
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È dedicata ai giovani la ventesima edizione del Festival d’autunno “A teatro nelle case” che si svolgerà dal 23 settembre al 2 ottobre in Valsamoggia (Bologna), con la direzione artistica del Teatro delle Ariette, che quest’anno compie i suoi 20 anni di attività, e realizzata con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Valsamoggia, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione di Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Cob Monteveglio.
Il teatro nella relazione con il proprio territorio, il teatro fuori dagli spazi convenzionali, l’incontro ravvicinato tra attori e spettatori nell’intimità di una casa, la condivisione delle esperienze: questi i tratti salienti del Festival che, dalla primavera del 1997, si svolge nel territorio bolognese, e che quest’anno si interrogherà su alcune domande che vanno oltre lo specifico teatrale: qual è la relazione tra maturità e giovinezza? Come convivono tradizione e innovazione? Come possono i giovani conquistare uno spazio senza rottamare i vecchi?
Il festival si apre il 23 settembre al Deposito degli Attrezzi con Generazione Scenario 2015, un progetto curato da Cristina Valenti, docente universitaria e presidente del Premio Scenario, premio dedicato alla giovinezza, ai nuovi linguaggi, ai giovani artisti teatrali e ai loro progetti, che nel 2017 festeggerà il suo trentennale.
Quattro gli spettacoli che saranno presentati in due giornate: venerdì 23 settembre alle ore 20.30 Caroline Baglioni presenta “Gianni“, spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 mentre alle ore 22 Dispensa Barzotti presenta “Homologia”, segnalazione speciale 2015; domenica 25 settembre alle ore 17 Angela Demattè presenta “Mad in Europe”, vincitore del Premio Scenario 2015, e alle ore 18.30 Mario De Masi “Pisci ‘e paranza”, segnalazione speciale 2015. Dopo gli spettacoli, alle ore 19.30, si svolgerà l’incontro “30 anni di Scenario” condotto da Cristina Valenti.
Sabato 24 settembre dalle ore 10, presso la Rocca dei Bentivoglio a Bazzano, si svolgerà la video proiezione “Le stagioni delle Ariette” 17 anni di fotografie di Stefano Vaja, fotografo che da anni segue con la sua macchina fotografica il lavoro della Compagnia, di cui mostrerà una selezione di scatti per raccontarne le stagioni di una vita. A seguire, alle ore 18, si svolgerà un incontro tra Stefano Vaja e il critico teatrale Massimo Marino.
Si conclude al Festival la seconda edizione di Territori da Cucire, progetto di teatro e cinema per il territorio, un momento importante del lavoro di promozione culturale che il Teatro delle Ariette porta avanti in Valsamoggia dal 1997 con l’obiettivo di partire dai cittadini e dalle loro storie per raccontare, attraverso la creazione artistica il territorio e i suoi abitanti, proporre una riflessione tra piccolo e grande, tra individuale e sociale, tra generazioni.
Dopo la tournée di agosto del Collettivo La Notte e del Teatro delle Ariette nelle varie frazioni del territorio, sarà proiettato “Parliamo d’amore?” il film di Stefano Massari e Stefano Pasquini che vede protagonisti i giovani del Collettivo La Notte e gli spettatori incontrati durante le 12 tappe della tournée (sabato 24 settembre alle ore 20.30 presso la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano e sabato 1 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Comunale di Savigno).
Le proiezioni saranno precedute da due incontri: “Di cosa parliamo, quando parliamo di spettatori?” con Altre Velocità (domenica 24 settembre ore 20), giovane gruppo di osservatori e critici delle arti sceniche che quest’anno ha seguito Territori da cucire con un laboratorio sullo sguardo di cui presenterà il percorso depositato su carta in collaborazione con Graphic News, e “Abito a Savigno ma giro il mondo” (sabato 1 ottobre ore 17.30) con gli Instabili Vaganti, compagnia teatrale residente in Valsamoggia che racconterà dei propri progetti internazionali di ricerca e delle ultime tournée mondiali che hanno fatto di un nome il destino di una compagnia caratterizzata da una sorta di ‘itineranza creativa’ che li ha portati a lavorare in diversi paesi a contatto con differenti culture.
Dopo la memorabile esperienza degli Universi Sensibili alla Rocca di Bazzano, il Festival presenta il gradito ritorno di Antonio Catalano, artista/artigiano, attore e regista, che con il percorso poetico “Quattro passi – Piccole passeggiate per sgranchirsi l’anima” da lunedì 26 a giovedì 29 settembre attraverserà il territorio di Valsamoggia a piedi, da Ca’ Bortolani a Calcara, raccogliendo suggestioni, immagini e storie. A ogni tappa sarà ospitato in una casa dove mangerà, incontrerà il pubblico (ore 21) e dormirà.
Una sorta di viaggio iniziatico, in collaborazione con gli abitanti, di un camminatore desideroso di incontrare, di dialogare, di meravigliarsi e nutrirsi di storie, di osservare vite e di imparare la lingua e i sogni di ognuno. Tutte le storie ascoltate saranno raccolte e offerte alla comunità nella giornata finale di venerdì 30 settembre (ore 22), con un evento fatto di musica, narrazione, poesia, pittura, scultura, sogni.
Nuovo è invece l’incontro con Il Lato Oscuro della Costa, giovane associazione, con sede a Lido Adriano di Ravenna, che promuove la cultura artistica e in particolare la pratica e la diffusione delle espressioni artistiche del movimento HIP HOP.
Venerdì 30 settembre, alle ore 20.30, al Deposito degli Attrezzi Max Penombra, ovvero Massimiliano Benini, fondatore del gruppo rap “Il Lato Oscuro della Costa”, presenta “Max era Max. Narrazione e rap lungo la Statale Adriatica”, uno spettacolo che alterna canzoni rap e racconti ispirati alle storie e all’immaginario di Max Penombra, rapper di Savio di Cervia: attraverso piccole storie quotidiane prende forma l’identità frantumata di una generazione all’inizio del millennio, in una Romagna confusa e sguaiata.
Sabato 1 ottobre, dalle 11 alle 16, presso l’Aula Musica di Monteveglio, Moder, ovvero Lanfranco Vicari, cofondatore del gruppo, e Max Penombra conducono un workshop sul rap, rivolto principalmente agli adolescenti, ma che può essere frequentato anche da ragazzi e adulti di tutte le età. Nelle ore di laboratorio si affronteranno i temi del ritmo, della scrittura in 4/4 e si cercherà di produrre una strofa o un brano per ogni partecipante. Un’immersione nella disciplina del rap, dove si indagano le tecniche di scrittura, l’utilizzo della voce a fini creativi, ma anche tematiche come le rime, le assonanze e il senso di descrivere in rima.
Il Festival si concluderà domenica 2 ottobre con la testimonianza di una delle esperienze più significative a livello nazionale ed internazionale di teatro fatto con adolescenti: la non-scuola del Teatro delle Albe. Più di vent’anni di pratica e di esperienza condensati in un evento teatrale straordinario, ideato e condotto da Marco Martinelli: “Eresia della Felicità” che sarà raccontato alle ore 17 dalle immagini del film documentario di Alessandro Penta “Eresia della felicità – le cinque giornate di Milano” (durata 80 minuti, produzione Olinda, Teatro delle Albe e Ravenna Teatro) e alle 18.30 da Alessandro Argnani, attore del Teatro delle Albe e guida della non-scuola, in un incontro insieme ad Alessandro Penta e Thomas Emmeneger. La serata si concluderà alle 19.30 con una cena popolare che vede Chef speciali Stefano Pasquini e Luigi Dadina e alle 20.30 il concerto live di Moder e Max Penombra.
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Programma
Venerdì 23 settembre Le Ariette – Deposito Attrezzi
GENERAZIONE SCENARIO 2015
ore 20.30 Caroline Baglioni “Gianni”
ore 22 Dispensa Barzotti “Homologia”
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Sabato 24 settembre Rocca dei Bentivoglio Bazzano
dalle ore 10 video proiezione “Le stagioni delle Ariette” 17 anni di fotografie di Stefano Vaja
ore 18 incontro con Stefano Vaja e Massimo Marino
TERRITORI DA CUCIRE 2016 #3
ore 19 Apericena autogestita
ore 20 Incontro con Altre Velocità
ore 20.30 Proiezione del film “Parliamo d’amore?” di Stefano Massari e Stefano Pasquini
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Domenica 25 settembre Le Ariette – Deposito Attrezzi
GENERAZIONE SCENARIO 2015
ore 17 Angela Dematté “Mad in Europe”
ore 18.30 Mario De Masi in “Pisci ‘e paranza”
ore 19.30 Incontro con Cristina Valenti “30 anni di Scenario”
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Da lunedì 26 a giovedì 29 settembre Case Private
ore 21 Antonio Catalano “Quattro passi – Piccole passeggiate per sgranchirsi l’anima”
lun. 26 Ca’ Battistini (Savigno) – mar. 27 Casa degli Inglesi (Ponzano) – mer. 28 Casa Garagnani (Bazzano) – giov. 29 Casa Lelli Bruni (Calcara)
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Venerdì 30 settembre Le Ariette – Deposito Attrezzi
ore 20.30 Max Penombra “Max era Max”
ore 22 Antonio Catalano “Quattro passi – Gran Finale”
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Sabato 1 ottobre
Aula Musica Monteveglio
ore 11/13 e 14/16 Moder e Max Penombra “Workshop sul rap”
Teatro Comunale Savigno
ore 17.30 Incontro con la Compagnia Instabili Vaganti “Abito a Savigno ma giro il mondo”
TERRITORI DA CUCIRE 2016 #3
ore 19 Apericena autogestita
ore 20.30 Proiezione del film “Parliamo d’amore?” di Stefano Massari e Stefano Pasquini
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Domenica 2 ottobre Le Ariette – Deposito Attrezzi
ore 17 “Eresia della felicità – le cinque giornate di Milano” proiezione del film di Alessandro Penta
ore 18.30 Incontro con Alessandro Argnani, Alessandro Penta e Thomas Emmeneger “La non-scuola del Teatro delle Albe”
ore 19.30 Cena popolare Chef Stefano Pasquini e Luigi Dadina
ore 20.30 Concerto “Moder e Max Penombra Live”
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Prezzi biglietti
Venerdì 23 settembre / domenica 25 settembre
Generazione Scenario ingresso alla serata 12 € – ridotto 7 €
Sabato 24 settembre
ingresso gratuito
Da lunedì 26 a giovedì 29 settembre
Antonio Catalano ingresso 10 € – ridotto 7 €
Venerdì 30 settembre
ingresso alla serata 12 € – ridotto 7€
Sabato 1 ottobre e domenica 2 ottobre
ingresso gratuito
Workshop sul rap: iscrizione gratuita
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Info e prenotazioni
Teatro delle Ariette
Via Rio Marzatore 2781 località Castello di Serravalle
40053 Valsamoggia (BO)
Tel e fax +39 051 6704373
fb: Teatro delle Ariette
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Progetto a cura di Teatro delle Ariette
Direzione artistica e organizzativa Stefano Pasquini e Paola Berselli
Assistenza organizzativa, ospitalità, amministrazione, accoglienza pubblico Irene Bartolini
Direzione tecnica Massimo Nardinocchi
Assistenza tecnica e organizzativa Maurizio Ferraresi
Ufficio stampa, comunicazione e promozione Raffaella Ilari
Documentazione fotografica Stefano Vaja
Documentazione video Stefano Massari