È PROPRIO L’UOMO A PORTARE I PANTALONI?
Giovedì 22 settembre il Politeama Genovese ha riaperto i battenti proponendo al pubblico la seconda edizione del Festival ‘Non ci resta che ridere’. Un avvio di stagione in anticipo rispetto al consueto appuntamento di metà ottobre, una scelta già della passata stagione – con il debutto di ‘Non ci resta che ridere’ – fatta per proporre senza interruzione sei gioielli della comicità internazionale, portati in scena dalla The Kitchen Company. Per l’occasione, la compagnia lascia la propria sede abituale, ovvero il Teatro della Gioventù che gestisce ormai dal 2012.
Per inaugurare la seconda edizione di ‘Non ci resta che ridere’, i direttori della The Kitchen Company Massimo Chiesa e Eleonora D’Urso hanno scelto ‘George & Mildred’, testo di Johnnie Mortimer e Brian Cooke i cui protagonisti sembrano trascinare stancamente la routine quotidiana del loro matrimonio – che dura ormai da venticinque anni – tra opposti desideri ed ambizioni.
Il sottofondo musicale firmato dagli Abba e i ritratti della regina Elisabetta che campeggiano sulle pareti del loro appartamento, sono infatti la cornice che racchiude le vicende del pigro e apatico George (Marco Zanutto) e di sua moglie Mildred (un’ottima Eleonora D’Urso), iperattiva e, al contrario del marito, desiderosa di vivere ancora forti emozioni. Lo spettacolo ci regala due ore di spassoso divertimento grazie alle frecciatine e ai battibecchi che esprimono ad ogni istante proprio questo conflitto di coppia, tra due personaggi dalle caratteristiche sicuramente inconciliabili. A complicare la situazione e a rendere così ancora più esilarante il continuo contrasto di comportamenti e di vedute, ecco Ethel (Daria D’Aloia) e Humphrey (Andrea Tich) – la sorella di Mildred e suo marito – anch’essi in crisi e anch’essi inconciliabili, ma… come dire… per motivi ben diversi!
Di certo George non sopporta i due cognati.
Già, proprio George. Sì perché è lui il vero protagonista della vicenda e, di conseguenza, Marco Zanutto è il vero mattatore in scena.
George è un uomo dominato – anzi sopraffatto – dalla pigrizia, che lo porta a desiderare unicamente una vita più che tranquilla fatta di cruciverba e tv, naturalmente comodamente seduto sul divano. Non è più nemmeno interessato – e, pare, ormai da tempo – alla moglie. Questo, come si vedrà, lo rende ben diverso da Humphrey, ma c’è dell’altro.
Perché a farla da padrone è la goffaggine di George, la sua incapacità di imporsi sugli altri, perché per ‘portare i pantaloni’ in casa non basta indossarli, soprattutto se il massimo dell’eleganza è dato dai suoi improbabili pantaloni scozzesi. É facile fare la voce grossa quando si è soli, ma complicato è invece rapportarsi con chi ci sta vicino.
Insomma – come accennato sopra – Marco Zanutto dimostra ancora una volta le sue ottime doti interpretative e di versatilità, saltando in pochi attimi da situazioni apparentemente più serie ad altre che esprimono una comicità disarmante.
Le vicende di ‘George & Mildred’ resteranno in scena fino a domenica 25 settembre. Seguiranno ‘La moglie fantasma’ da lunedì 26 a mercoledì 28, ‘Un piccolo gioco senza conseguenze’ dal 29 settembre al 5 ottobre, il monologo ‘Miss Universo’ interpretato da Eleonora D’Urso dal 6 all’8, ‘Il boss di Bogotà’ dal 10 al 12 e ‘Il mio amico Célimare’ che chiuderà il Festival con repliche dal 13 al 19 ottobre.