Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Jorge Luis Prats
Direttore José Antonio Montan͂o
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Dopo Germania e Russia, protagoniste degli ultimi programmi sinfonici, laVerdi prosegue il suo ideale viaggio musicale attraverso l’Europa fermandosi in Spagna, terra particolarmente feconda e peculiare quanto a volte ingiustamente sottovalutata. Venerdì 14 (ore 20.00) e domenica 16 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, saranno due, in particolare, gli autori che animeranno la locandina di stagione numero 30, tra i maggiori in assoluto della loro scuola nazionale: Manuel De Falla e Isaac Albéniz. Del compositore andaluso ascolteremo Noches en los jardines de Espan͂a, seguito dal celeberrimo e amatissimo El sombrero de tres picos (Suite I e II). Nella seconda parte, spazio all’autore catalano, con Cinque impressioni da Iberia (arrangiamento E. F. Arbos). A corredo di questo significativo passaggio in territorio spagnolo, assisteremo a un doppio debutto nella sala di largo Mahler, con il madrileno José Antonio Montan͂o alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e il pianista cubano Jorge Luis Prats, impegnato nell’esecuzione delle Noches.
Venerdì 14 ottobre, sempre in Auditorium (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del balconata), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma: in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, Francesco Crippa ed Enrico Reggiani approfondiranno l’affascinante tema del Novecento spagnolo.
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).
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Programma
La musica di Manuel De Falla è presentata dal programma nei suoi due, diversamente suggestivi aspetti: l’influenza del sinfonismo impressionistico francese e l’ispirazione nelle melodie popolari andaluse. Questo secondo carattere lo apparenta poi alle contemporanee ricerche europee sul repertorio etnologico e popolare, di cui fu capofila Bela Bartók. Ideate nel 1909 come pezzi pianistici, le Noches divennero nel 1915 impressioni sinfoniche per pianoforte e orchestra. Il compositore stesso ne spiegò il senso di “di evocare luoghi, sensazioni e sentimenti… Qualcosa di più che i suoni delle feste e delle danze ha ispirato queste evocazioni sonore, poiché in esse hanno parte anche la malinconia e il mistero”. Le Suites da El sombrero de Tres Picos (Il cappello a tre punte) ci danno il ritratto nitido di un autore ormai nel pieno della sua maturità artistica, che con la mirabile Danza final raggiunge il vertice di un raffinato quanto acceso colorismo.
L’impressionismo francese fu lo sfondo e il riferimento artistico anche di Isaac Albéniz, che a sua volta trae la propria materia dal folklore andaluso. La musica di Albéniz tuttavia, come quella di Enrique Granados, ricostruisce la voce profonda della Spagna più autentica: sognante, impetuosa, di respiro ampio. Iberia nacque nel 1912 come una serie di 12 “impressioni per pianoforte”, cinque delle quali orchestrate negli anni 30 dall’amico Enrique Arbós, in uno stile sgargiante e pieno di colori vicino a quello di Rimskij-Korsakov.
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Biografie
José Antonio Montaño, direttore. Nato a Madrid, è direttore d’orchestra e di coro, pianista, clavicembalista e compositore, formatosi al fianco di maestri come Jesús López Cobos, Evelino Pidò, Pinchas Steinberg, Arturo Tamayo, Arnold Bosman o Alberto Zedda.
Dal 1998 svolge intensa attività in ambito operistico e si specializza nel repertorio del XVIII secolo, dirigendo in teatri spagnoli e internazionali, oltre alla partecipazione a numerosi festival. Tra i titoli che ha diretto ci sono La vera costanza e Il mondo della luna di Haydn, Orfeo di Monteverdi, Il tutore burlato di Martín y Soler, Dido & Aeneas di Purcell, Il matrimonio segreto di Cimarosa, Don Giovanni di Mozart, La contadina di Hasse e La serva padrona di Pergolesi, ma anche Il barbiere di Siviglia e Il viaggio a Reims de Rossini, Don Pasquale e Rita di Donizetti, Don Giovanni Tenorio di Carnicer, I Puritani di Bellini, La Bohème di Puccini, El gato con botas di Montsalvatge, Fantochines di Conrado del Campo e The Little Sweep di Britten.
Dirige frequentemente anche spettacoli di danza, collaborando spesso con la prestigiosa formazione del Ballet Nacional de España, con il quale partecipa anche a tournée e a registrazioni televisive.
Tra il 2003 e il 2013 ha ricoperto l’incarico di direttore stabile dell’Orchestra Scuola dell’Orchestra Sinfonica di Madrid, partecipando alla realizzazione di molti dei progetti pedagogici del Teatro Real; lo stesso teatro d’opera di Madrid gli ha affidato la direzione d’orchestra di numerose altre produzioni, anche in prima esecuzione assoluta.
Lavora nei principali teatri e sale da concerto di Spagna, come il Teatro Real, Zarzuela e l’Auditorio Nacional di Madrid, il Teatro Arriaga di Bilbao e il Colón di A Coruña. Ha diretto anche in Italia, al Carlo Felice di Genova, al Teatro Valli di Reggio Emilia, al Comunale de Ferrara, al Comunale de Treviso e nel Palazzo Reale di Napoli. In Francia ha diretto al Grand Théâtre Massenet di Saint-Etienne; in Russia nel Alexandrinsky di San Petersburgo e in Belgio all’Opera Royal di Wallonie-Liège.
Il suo interesse per l’interpretazione filologica della musica barocca lo ha portato a creare recentemente l’ensemble La Madrileña, orchestra di strumenti d’epoca che recupera alcune delle eccellenze del repertorio spagnolo del XVIII secolo, con particolare attenzione all’opera e alla zarzuela barocca di autori spagnoli e stranieri che ebbero relazione con la Spagna.
Come compositore, ha vinto il concorso europeo Opera J con l’opera per bambini La città di Hamelin.
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Jorge Luis Prats pianoforte. Nasce a Camaguey, Cuba, nel 1956, da genitori di origine spagnola. All’Avana studia alla Escuela Nacional de las artes con maestri come César Pérez Sentenar, Bárbara Díaz Alea, Margot Rojas y Alfredo Díez. Terminato il corso, ottiene una borsa di studio per il prestigioso Conservatorio Ciaikovskij di Mosca, dove perfeziona la tecnica con Rudolf Kerer. Prosegue gli studi giovanili al Conservatorio di Parigi e, in seguito, alla Hochschüle für Müsik und Kunstler di Vienna, con la maestra franco-brasileña Magda Tagliaferro e con il celebre pianista Paul Badura-Skoda. A 21 anni vince a Parigi il primo premio al concorso Marguerite Long-Jacques Thibaud, oltre al premio speciale per la migliore interpretazione dell’opera di Ravel e di Jolivet.
Per oltre vent’anni, però, Jorge Luis Prats resta sconosciuto al grande pubblico perché soffre delle restrizioni imposte dal regime cubano, dando concerti solo nella sua isola e ricoprendo, tra il 1995 e il 2002, l’incarico di direttore artistico dell’Orquestra Nacional de Cuba. E’ infatti solo nel maggio del 2007, quando si esibisce per la prima volta al Festival internazionale di pianoforte di Miami, che la sua carriera inizia un’ascesa importante. L’anno dopo, il successo del suo debutto al prestigioso Meister Pianisten, nel Concertgebouw di Amsterdam, è tale da ripetere la sua presenza nel ciclo pianistico olandese per i successivi tre anni, fatto del tutto eccezionale e riservato a grandi interpreti come Sokolov e Brendel.
Nel 2010 Prats sostituisce Nelson Freire in un recital alla Salle Pleyel a Parigi, ottenendo un successo straordinario di pubblico, successo replicato nello stesso anno, sempre in Francia, al festival Piano aux Jacobins di Tolosa.
Negli ultimi anni ha effettuato tournée come solista in Europa, America Latina ed Asia e ha collaborato con le più importanti orchestre come la Filarmonica di Londra, l’Orchestra della BBC, la Sinfonica di Dallas, l’Orquestre de Paris, l’Orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo, della Radio di di Francoforte e la venezuelana Simón Bolivar. Inoltre è professore invitato presso importanti istituzioni musicali e universitarie, come il Conservatorio di Cordoba, il Conservatorio Reale di Toronto, l’Università Nazionale di Colombia.
Il suo repertorio include autori classici come Bach, Chopin, Beethoven, Grieg, Rachmaninov e Scriabin, oltre a molte opere di compositori spagnoli e americani (soprattutto Albéniz, Granados e Villa-Lobos). In più, attraverso i suoi concerti e le sue incisioni, si impegna a diffondere i brani di autori noti e meno noti della tradizione musicale cubana, come Ignacio Cervantes Ernesto Lechona, Manuel Samuele e Carlos Fariña. Preferisce infatti definirsi musicista piuttosto che pianista: rivendica le radici cubane del suo talento e dichiara la sua profonda affinità con la musica spagnola e il repertorio iberoamericano; secondo lui, la musica cubana possiede la melodia spagnola unita al ritmo di ascendenza africana.
Ha realizzato la prima incisione assoluta dei 24 Preludi di Scriabin, i Concerti di Beethoven, Grieg, Rachmaninov, Shostakovich e Chopin, oltre ad alcuni dei sopracitati autori cubani.
Nel 2012 Prats ha firmato un contratto in esclusiva con Decca, etichetta per la quale ha inciso Goyescas di Granados durante un recital dal vivo all’Auditorio di Saragozza.