Una stagione è essenzialmente una visione prospettica che vuole mettere in luce le tendenze, dare un indirizzo alle visioni, condividere utopie con gli artisti, creare spazi di opportunità per giovani sperimentatori e anticipare possibili evoluzioni. Con questo spirito, la stagione 2016/17 del Teatro Sala Fontana si sviluppa da settembre a giugno con una ricca proposta di spettacoli serali, una rassegna per le famiglie Sabato&Domenica in Fontana, e una stagione di spettacoli per le scuole, oltre a numerosi eventi satelliti tra foyer e chiostri.
La programmazione serale presenta 13 titoli di teatro di prosa, tra cui 2 nuove produzioni, una coproduzione e 8 ospitalità con compagnie di punta della scena contemporanea, oltre ad un focus sulla danza già sperimentato nella precedente stagione, gli appuntamenti con le sonorità e le contaminazioni musicali della rassegna AHUM JAZZ, le cerimonie indigene della tribù dei poeti contemporanei con il progetto la poesia e la fontana, e i caleidoscopici incontri di approfondimento pre-spettacolo Fuori Tempo Massimo a cura di Renzo Francabandera.
Immancabili due appuntamenti ormai consolidati nel calendario della stagione: il Festival Platform, culmine di un percorso formativo con le scuole svolto durante l’anno, in cui le giovani generazioni si mettono alla prova sul palcoscenico; e il Festival Segnali alla sua XXVIII edizione, realizzato in collaborazione con il Teatro del Buratto, da quest’anno con una sezione NEXT, nella sua formula rinnovata aperta alle produzioni per l’infanzia che verranno presentate durante il festival. NEXT è un progetto di Regione Lombardia sostenuto da Fondazione Cariplo e affidato all’organizzazione di AGIS Lombarda.
Questa l’ossatura della stagione 2016/2017 del Teatro Sala Fontana di Milano, Centro di Produzione Teatrale in cui si intersecano, come è ormai consuetudine, più percorsi, generi diversi, differenti stili registici e recitativi, a comporre un quadro particolarmente rappresentativo della scena teatrale italiana, degli autori e dei testi che la arricchiscono, dei registi e degli interpreti che la animano.
Il progetto artistico del Teatro Sala Fontana, coerentemente alle scelte e al percorso iniziato, è improntato sulla qualità e pluralità dei linguaggi, alternando classico e contemporaneo in una policromia che si estende al teatro per i ragazzi, agli eventi, ai festival, testimoniando una vitalità che vuole muoversi in diversi ambiti intrecciando il linguaggio propriamente teatrale con quello della musica, delle arti visive e del cinema alla ricerca di una comunicazione e contaminazione con la complessa realtà che ci circonda.
Ora più che mai la mission del teatro risiede nel diventare un punto di riferimento creativo, un campo base da cui partire per generare e rendere concreti progetti teatrali nuovi, lontani da stereotipi interpretativi ma, al contempo, rigorosi e vitali. La presenza di opere classiche, in questo senso è significativa per addentrarsi nella libera sperimentazione di nuovi rapporti tra testo e messinscena rimanendo però ancorati a una tradizione preziosa che, come un faro, non permette mai di perdere la rotta.
Sostenere il teatro di regia e la progettualità degli artisti è un passo fondamentale, come lo è scommettere sulle giovani generazioni che, con vitalità e determinazione, contribuiscono all’arricchimento della qualità e varietà dell’offerta garantendo il pluralismo delle voci e l’equilibrio tra diverse polarità. Ai nuovi linguaggi della scena contemporanea è dedicata la linea Tempi moderni, volta a registrare gli interrogativi estetici delle nuove generazioni.
Apre la stagione un artista vicino alla sperimentazione e alla contaminazione dei linguaggi nel teatro, Roberto Latini, che ha intrapreso negli ultimi vent’anni una personalissima ricerca che ha al suo centro l’arte e la responsabilità dell’attore, e come campo d’azione la drammaturgia dei classici, ridefinendo in scena personaggi come Caligola, Edipo, Amleto, Ubu, Otello. UBU ROI della compagnia Fortebraccio Teatro con la sua regia, torna a Milano dal 12 al 16 ottobre, prendendo spunto dal testo di Alfred Jarry non per raccontare la vicenda della famiglia Ubu ma per mostrare l’evoluzione di un atto creativo. Questo spettacolo esprime la libertà di rappresentazione senza rimanere legato al testo e alla sua struttura, ed è un inno celebrativo alla libertà creativa.
Tra le principali produzioni segnaliamo il debutto il 15 novembre in prima nazionale di IL MISANTROPO di Molière con la regia di Monica Conti, evoluzione di un progetto sulle grandi drammaturgie che ha visto la luce con L’Uomo, la bestia e la virtù di Pirandello nel 2014, a cui ha fatto seguito Le Intellettuali nel 2015. Un progetto che nasce dalla necessità di presentare sulla scena i classici “riscritti” soprattutto attraverso un lavoro attoriale che renda la parola “corpo”.
La costruzione di una progettualità nel sostegno di un teatro di regia porta Elsinor ad affidare a Michele Sinisi la realizzazione della nuova produzione che debutterà a giugno 2017. L’artista pugliese si confronterà con l’adattamento di uno dei classici della tradizione italiana e in particolare lombarda, I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni. I personaggi entrati nell’immaginario popolare e studiati tra i banchi di scuola prenderanno una nuova forma vivendo sulla scena con la consapevolezza del contemporaneo.
Nel mese di aprile (dal 6 al 9) andrà inscena MACBETH essere (e) tempo, uno spettacolo realizzato in coproduzione con la compagnia Archivio Zeta, uno dei più interessanti gruppi della sperimentazione teatrale, che ha debuttato lo scorso agosto nella splendida cornice del Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa sull’appennino Tosco Emiliano. L’impronunciabile dramma scozzese è fonte inesauribile di riflessioni filosofiche e politiche. Macbeth è un uomo nuovo, un antieroe, portatore al tempo stesso del giusto e dell’ingiusto.
Dopo il grande successo dello scorso anno e la candidatura come spettacolo finalista del premio Hystrio twister 2016, torna nel 2017 (dal 17 al 29 gennaio) Miseria&Nobiltà di Eduardo Scarpetta con la regia di Michele Sinisi rielaboratore del testo insieme a Francesco Maria Asselta che ha portato sulla scena una squadra numerosa di attori con uno degli spartiti più affascinanti che si possano incontrare, muovendosi sulla linea di confine fra realtà e finzione.
Gennaro Cannavacciuolo torna al Teatro Sala Fontana per festeggiare il nuovo anno (dal 28 al 31 dicembre) con GRAN VARIETA’, uno spettacolo che contiene il repertorio della ribalta minore, dell’avanspettacolo, del caffè-concerto e della rivista. L’attore e fantasista napoletano dimostra ancora una volta la sua bravura di caratterista nel passare con rapidità da figure maschili a femminili, tratteggiando con ironia e un pizzico di nostalgia tutti i personaggi evocati in questo show.
Nella seconda parte della stagione sarà presentato un dittico dedicato alla progettualità di un gruppo under 35, la compagnia torinese il Mulino di Amleto che porterà al Teatro Sala Fontana due spettacoli realizzati in collaborazione con la Fondazione del Teatro Stabile di Torino e la regia di Marco Lorenzi: GLI INNAMORATI di Carlo Goldoni dal 14 al 19 febbraio, e L’ALBERGO DEL LIBERO SCAMBIO di Georges Feydeau dal 9 al 14 maggio.
L’ABITO NUOVO è una pièce nata dall’insolita collaborazione tra Eduardo e Pirandello, inserita poi nel filone della Cantata dei giorni pari. Andata in scena per la prima volta nel 1937 proprio nel capoluogo lombardo, quest’opera torna a Milano al Teatro Sala Fontana dal 14 al 19 marzo, con la regia di Michelangelo Campanale che dirige gli attori della compagnia pugliese La Luna Nel Letto.
Per quanto riguarda l’attenzione ai nuovi linguaggi la rassegna Tempi moderni presenta 4 titoli di giovani compagnie del panorama nazionale. In apertura di stagione dal 29 settembre al 2 ottobre PATER FAMILIAS il secondo testo che compone la trilogia “Progetto Famiglia” realizzata da Kronoteatro in cui si indaga il rapporto tra le generazioni. La Maratona Frigoproduzioni dal’ 1 al 4 dicembre è dedicata alla giovane e pluripremiata compagnia milanese che presenterà due spettacoli MONDO CANE e SOCIALMENTE riguardanti il rapporto con i social e il tema della realizzazione personale. AMLETO FX della compagnia Vico Quarto Mazzini, spettacolo selezione premio INBOX, conclude dal 22 al 25 marzo la rassegna Tempi Moderni dando un’innovativa e non scontata interpretazione del dramma Shakespeariano.
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TEATRO SALA FONTANA
Via Gian Antonio Boltraffio 21, 20159 Milano
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Info e prenotazioni
lunedì / venerdì dalle ore 9.30 alle ore 18.00
tel_________________+39 02 69 01 57 33
e-mail______________ fontana.teatro@elsinor.net
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Orario spettacoli
da martedì a sabato ore 20.30
domenica ore 16.00
lunedì riposo
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Prezzi
Intero___________________________________________ € 19,00
Ridotto under 26 / convenzionati*____________________ € 14,00
Ridotto under 14 / over 65__________________________ € 9,50
Maratona Frigoproduzioni 2 spettacoli_________________€ 25,00
Prevendita e prenotazione __________________________€ 1,00
*Verifica convenzioni sul sito www.teatrosalafontana.it
Info gruppi scuole: scuola.fontana@elsinor.net
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AbbonaMenti
ORO / 10 spettacoli________________________________ € 120,00
ARGENTO / 5 spettacoli ____________________________ € 65,00
COPPIA / 3 spettacoli per due persone ________________€ 75,00
SATURDAY NIGHT / 2 spettacoli* _____________________€ 20,00
*valido solo per la replica del sabato
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Prevendite
Acquisto telefonico +39 02 69 01 57 33
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Ritiro biglietti
lunedì / venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00
La biglietteria apre due ore prima dell’inizio dello spettacolo.
Ritiro entro 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
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Come raggiungerci
Metropolitana___________ M3 e M5 Zara, M2 Garibaldi
Linee Tram ____________ 2 / 4 / 7 / 33
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