Decine di spettacoli, festival dei corti, incontri, mostre, dibattiti, confronti a tutto tondo, enogastronomia e contaminazione che ruotano attorno al tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Il Calabbria Teatro Festival, organizzato dall’associazione culturale Khoreia 2000, si consolida patrimonio culturale della città. Dal 10 al 16 ottobre una serie di appuntamenti per “tutti i palati” con una particolare attenzione ai bambini ed ai giovani e un ricordo speciale dedicato ad Enzo Tortora.
Sono 3000 barchette di carta ad accogliere, nella sala consiliare del Palazzo di Città di Castrovillari, giornalisti e pubblico intervenuti alla conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del Calabbria Teatro Festival, organizzato dall’Associazione Culturale Khoreia 2000 con il contributo della Regione Calabria – il festival rientra nel calendario degli eventi finanziati dal bando sugli eventi culturali – il Parco Nazionale del Pollino, i comuni di Castrovillari, San Basile ed Acquaformosa, in collaborazione con le associazioni Integrando.Sì, Mystica Calabria, Sprar di San Basile, Gruppo Archeologico del Pollino, Act, Castrovillari Città Festival, Cidis Onlus ed Agesci.
E’ dedicato all’immigrazione l’edizione 2016 del festival diretto artisticamente da Rosy Parrotta e curato nella direzione organizzativa da Angela Micieli assi portanti dell’associazione culturale Khoreia 2000.
Diciassette spettacoli, un festival dei corti teatrali curato dalla giuria tecnica presieduta dalla giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni, accanto alla regista cinematografica Diletta D’Ascia e Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora alla cui figura verrà dedicato un ricordo speciale.
Mercoledì 12 ottobre la presentazione del libro Lettera a un mare chiuso per una società aperta (Albeggi Edizioni) egiovedì 13 ottobre quella del libro Lettere a Francesca di Enzo Tortora (Pacini Editore) previste per le ore 18.30 nelProtoconvento Francescano.
Il Calabbria Teatro Festival si riconosce sempre di più per una poetica di impegno civile che vuole «tracciare una strada che inviti alla riflessione senza paura della diversità» – ha sottolineato il direttore artistico Rosy Parrotta – ed è per questo che «investiamo sempre più nelle giovani generazioni non solo il nostro pubblico di domani quant’anche il futuro della società che vogliamo far crescere con una mentalità aperta alla condivisione».
Emblematica l’immagine guida dell’edizione 2016 del festival: due bambini, Iacopo e Kevin – un italiano e un ospite dello Sprar di San Basile – che giocano insieme con le barchette di carta, al di là di ogni pregiudizio.
In occasione del lancio del festival è andato in scena lo spettacolo del Teatro Alchemico, “La Ballata del circo perduto” al quale è stato attribuito il premio “Frontiere aperte”, assegnato dagli organizzatori del festival.