Agata Tomsic e Davide Sacco formano il duo ErosAntEros, per la prima volta in scena con un testo di un giovane autore, Emanuele Aldrovandi. Nell’intervista di fine aprile li avevamo lasciati “work in progress” per questo lavoro, ispirato a fatti di cronaca sul neofascismo realmente accaduti. Dopo un’anteprima al Teatro delle Moline in primavera, “Allarmi!” ha debuttato all’Arena del Sole il 05 ottobre e all’interno del Vie Festival il 13, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica.
Indagare i meccanismi di sovversione del potere: questo l’assunto alla base della costruzione di questa pièce teatrale drammaturgicamente ben strutturata. Lo spettatore è chiamato “alle armi” già da quando entra in sala, posto di fronte ad una telecamera che proietta su due schermi laterali il logo bianco e nero al centro del fondale, e la sensazione è quella di essere in uno studio televisivo, incerti su cosa avverrà e che scopo avrà la telecamera nell’evolversi della vicenda.
Viviamo in un’epoca in cui l’immagine è tutto, e la regia di Davide Sacco lo dimostra mettendo in stretta connessione l’ideologia politica e quella seduttiva dell’occhio nero che inquadra il leader, anzi la leader, durante i comizi che hanno lo scopo di creare adepti per una grande rivoluzione che annienti l’Europa. Tutto ciò nasce dalla mente di una timida ragazza (Agata Tomsic) che, chiusa tutto il giorno nella sua cameretta, non fa altro che immaginare un mondo diverso comunicando esclusivamente tramite social network e distorcendo la realtà fino a renderla talmente malleabile da confonderla con la fantasia. Così nasce il suo alter ego, Vittoria, spietata eroina sensuale che riesce a portare dalla sua tre seguaci molto diversi tra loro, ma uguali per devozione verso un qualunque tipo di cambiamento nelle loro vite. Ordine (Massimo Scola), inizialmente convinto di stare partecipando ad un gioco avvincente, trova poi la sua unica ragione di vita nella sottomissione a Vittoria. Assalto (Luca Mammoli) incarna l’odio razzista e religioso che spinge a risolvere tutto con la violenza. Futuro (Giusto Cucchiarini) è l’ultimo arrivato, ha studiato la storia e crede nel cambiamento come unica via d’uscita da una situazione stagnante da tempo: sarà lui l’unico a fare breccia nel cuore di Vittoria, facendo crollare la sua dura corazza. A far da cornice alla preparazione del famigerato attentato, divertenti e interessanti intermezzi allegorici e filosofici legati ai temi dello spettacolo.
Un plauso speciale a Marco Cavicchioli, che interpreta magistralmente l’attempato Presidente dell’Unione Europea, tronfio di belle e vuote parole, conscio di aver in pugno anche quel famoso “teatro di ricerca” di cui tutti parlano che servirebbe solo a contenere e nascondere le verità sociali e politiche nelle quattro pareti delle sale teatrali, ma…siamo proprio sicuri che sia così?