In autunno, prima dell’avvio delle stagioni teatrali, la Rete Teatrale Aretina sperimenta una nuova iniziativa, un focus sulla figura e sull’arte dello spettatore.
Un festival, organizzato con il sostegno e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, in collaborazione con Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo e numerosi partner come AGITA, CapoTrave/Kilowatt, Fondazione Fitzcarraldo, Fondazione Unipolis, Rete Toscana di Teatro Educazione, Sosta Palmizi in cui si alternano occasioni di approfondimento e di formazione per pubblico e operatori, confronti artisti/spettatori, spettacoli di drammaturgia contemporanea e incontri specifici rivolti al mondo della scuola.
Un’occasione per concentrare l’attenzione su un elemento strategico per la vita dello spettacolo dal vivo e della società stessa: il pubblico.
Il festival sarà anche l’occasione per presentare il nuovo sito spettatorierranti.it, dedicato a stimolare e raccogliere riflessioni del pubblico a teatro e a mappare progetti e buone pratiche di coinvolgimento attivo in Italia.
Il programma, che si svolgerà in vari spazi cittadini dal 19 al 23 ottobre, propone un cartellone composto non solo da spettacoli ma soprattutto da una significativa quantità di eventi collaterali come incontri, convegni e altre attività che pongono l’attenzione ai percorsi di avvicinamento e coinvolgimento dei cittadini nella produzione culturale.
Sarà dedicata a Stefano Rosati, Assessore alla Cultura della Provincia di Arezzo dal 1995 al 1999 l’inaugurazione del Festival, mercoledì 19 ottobre (ore 18,30 – Cinema Eden). Interverranno Alessandro Ghinelli, Sindaco di Arezzo, Massimo Ferri, presidente Rete Teatrale Aretina, Gianfranco Pedullà, regista e direttore artistico Teatro Popolare D’Arte. A seguire, alle ore 20,30, la proiezione di Il racconto d’inverno di William Shakespeare dal Garrick Theatre di Londra, diretto da Rob Ashford e Kenneth Branagh, con Judi Dench e Kenneth Branagh. Sir Kenneth Charles Branagh, attore, regista e sceneggiatore, nato a Belfast nel 1960 è stato candidato a 5 Premi Oscar e si è aggiudicato numerosi premi internazionali. Con “Il Racconto d’inverno” prosegue la sfida intrapresa e vinta con l’Amleto (in due soli giorni 28.000 spettatori) di fare incontrare teatro e cinema.
Fra gli spettacoli presenti al festival giovedì 20 ottobre, in doppia replica mattutina alle ore 09,30 e alle 11,30, e replica serale alle ore 21, presso il Teatro Petrarca Il piccolo principe e l’aviatore spettacolo di Officine della Cultura con la drammaturgia di Samuele Boncompagni da Antoine de Saint-Exupery, con Samuele Boncompagni e 7 musicisti dal vivo su musiche originali di Massimo Ferri e Luca Baldini e la regia di Amanda Sandrelli. Uno spettacolo per un attore, un’orchestra e un illustratore che creano un racconto, un concerto, un intreccio tra musica, teatro di narrazione e immagini, ma anche un gioco in cui tutti sono invitati a ricordare, a disegnare. La storia più semplice e allo stesso tempo più intensa che tutti noi abbiamo letto, per ragazzi, ma soprattutto per gli adulti che non si sono mai dimenticati completamente di essere stati bambini.
Nei giorni precedenti l’inizio del festival saranno realizzati incontri di didattica alla visione presso le scuole del territorio.
Venerdì 21 ottobre,ore 21,15 presso il Teatro Pietro Aretino, Società dello Spettacolo presenta Gianni di e con Caroline Baglioni, spettacolo vincitore Premio In-Box 2016 e Premio Scenario per Ustica 2015. “Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette. Tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Per dieci anni le ho ascoltate riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato vent’anni dopo” (Caroline Baglioni).
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, presenteranno IO sabato 22 ottobre alle ore 21,00 presso il Teatro Petrarca. Io è uno spettacolo dove la drammaturgia si fonde con la forma, perverso e divertente, affronta tematiche scomode, si sbilancia volentieri, parla ai cuori non dei romantici ma dei guerrieri. Lo spettacolo nasce dall’unione di due creatività opposte che solo alla fine si intersecano inquinandosi e purificandosi. Anche questo allestimento scenico si avvale dei quadri di scena o teli intesi come arte. Le scene sono coinvolte completamente nell’azione drammaturgica, la struttura è di metallo sottile, sostiene i teli che, disposti in vari piani, risentono del movimento del corpo.
Domenica 23 ottobre, a partire alle ore 10,00 dal monumento a Guido d’Arezzo, in piazza Guido Monaco, Passi erranti, performance itinerante tra le strade del centro storico di Arezzo, sulle tracce di aretini illustri come Piero della Francesca, Andrea della Robbia, Guido Monaco, Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, con la partecipazione di danzatori di Sosta Palmizi e attori delle compagnie della Rete Teatrale Aretina. La sera, a chiusura del festival, Antonio Rezza e Flavia Mastrella presenteranno l’anteprima nazionale del film Milano Via Padova (ore 20,30, presso il Cinema Eden).
Durante le giornate del festival saranno molti gli incontri di riflessione sul tema dello spettatore, a cui partecipano i progetti di coinvolgimento attivo 42° Parallelo, Primavera Extra (Castrovillari), Artificio, L’Italia dei Visionari (Como), (CapoTrave / Kilowatt, L’Italia dei Visionari, Be SpectACTive! (Sansepolcro, AR), Casa dello Spettatore (Roma), Dominio Pubblico, Under 25 (Roma), Murmuris, CasaTeatro (Firenze), Rete Teatrale Aretina, Spettatori Erranti, Spettatori Erranti Valdarno (Arezzo), Teatro dei Venti / Festival Trasparenze, La Konsulta (Modena), Teatro Metastasio, Lo spettatore critico (Prato), Ubuntu, autoproduzioni culturali (Putigliano, Ba).
Giovedì 20, alle ore 16,00, presso il Teatro Pietro Aretino La didattica del fare e del vedere, con pubblico, insegnanti, operatori in collaborazione con AGITA e Rete Toscana di Teatro Educazione.
La riflessione prosegue venerdì 21 ottobre dalle ore 10,00/17,00 al Campus Universitario di Arezzo – Sala dei Grandi (viale Cittadini) con una giornata di studi dal titolo Partecipazione è cittadinanza – Audience Development. Progetti pilota e buone prassi di partecipazione attiva nella progettazione culturale. Il coinvolgimento attivo è un movimento di pensiero contemporaneo che in questi anni sta diventando strumento di progettazione in ambiti diversi. Grazie anche agli indirizzi delle politiche dell’Unione Europea, delle Istituzioni pubbliche e private, l’audience development, si sta diffondendo in ambito teatrale e come strumento di progettazione di centri di ricerca dedicati alle arti; nello stesso tempo crescono le realtà di rigenerazione urbana e agricoltura sociale, si diffondono le teorie di terzo paesaggio. Attraverso varie pratiche si innescano percorsi di partecipazione attiva e co-creazione, un vero e proprio movimento culturale che dal basso sperimenta forme di cittadinanza consapevole. Interverranno alla discussione Sergio Angori, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale, Università di Siena, Francesca Bianchi, ricercatrice in Sociologia, Università di Siena, Linda di Pietro, direttrice Terni Festival e Caos (Centro Arti Opificio Siri), Roberta Franceschinelli, project manager Bando Culturability – Fondazione Unipolis, Luca Ricci, direttore artistico CapoTrave/Kilowatt, progetto L’Italia dei Visionari, Be SpectACTive!
Modereranno la discussione Renzo Francabandera, critico e fondatore di paneacquaculture.net e Laura Caruso, co-curatrice progetto Spettatori Erranti.
Finalizzato alla preparazione alla visione dello spettacolo Gianni l’incontro Le voci prima del teatro, con Silvia Calamai, Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani (ore 17,30 – Teatro del Campus Universitario di Arezzo (viale Cittadini). Come la registrazione di una voce raccolta in un dato momento, in una particolare condizione, diventano un racconto importante per tutti? l’artista e lo studioso colgono qualcosa oltre la parola detta. La voce può dire qualcosa di più? Silvia Calamai, drammaturga e collaboratrice del Teatro delle Donne di Calenzano (Fi), è professore associato di Glottologia e Linguistica Generale presso l’Università degli Studi di Siena e dottore di Ricerca in Filologia Romanza e Linguistica Generale (Università di Perugia, 2001). I suoi principali interessi di ricerca concernono la dialettologia italiana, la fonetica acustica, articolatoria e percettiva, la sociofonetica e gli archivi sonori.
Sabato 22 ottobre, alle ore 10,00 al Teatro Pietro Aretino Roberto Germano, fisico fondatore e CEO di PROMETE Srl _CNR Spin off Company, autore di numerosi articoli di fisica sperimentale su riviste scientifiche internazionali terrà una lezione dal titolo Theatrum Mundi – osservatore e osservato tra fisica e teatro. Gli intellettuali europei, tra il XVI e la prima metà del XVII secolo, si erano convinti di possedere tutti i principi di base della conoscenza, e che si dovesse soltanto sistematizzarla in schemi generali denominati “Theatrum Mundi”.
Nel pomeriggio (ore 16,00 – Teatro Pietro Aretino) SPETTATORI: la grand reunion #1, incontro e confronto tra varie esperienze di gruppi di spettatori organizzati in Italia. Tavoli di lavoro e restituzione assembleare con la consulenza scientifica di Luisella Carnelli, Fondazione Fitzcarraldo e lo sguardo esterno e contributo critico di Lucia Medri, teatroecritica.net
Nei giorni del Festival sarà attivo un osservatorio critico con la partecipazione degli studenti del Liceo teatrale “Vittoria Colonna” a cura di AGITA e RETE TEATRALE ARETINA.
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Info e acquisto biglietti:
Rete Teatrale Aretina
Via della Bicchieraia – 34 Arezzo
Tel 0575/1824380
reteteatralearetina.it
spettatorierranti.it
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Officine della Cultura
Via Trasimeno 16 – Arezzo
Tel 0575/ 27961
Circuito BoxOffice Toscana (Ipercoop Arezzo)
Online www.boxol.it
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Biglietti e abbonamento:
per gli spettacoli teatrali e il film Il Racconto d’inverno intero 10 euro ridotto studenti 8 euro
per il film Milano via Padova prezzo unico 5,50
Abbonamento 35,00 euro da acquistare alla Rete Teatrale Aretina e Officine della Cultura