Il Festival, I Concerti nel Parco, Autunno 2016, giunto alla sua ventiseiesima edizione si svolgerà a Roma, dall’11 ottobre al 27 novembre in varie venue importanti della città, il Teatro Quirinetta, il Teatro Vascello, il Teatro San Genesio, la Sala dell’Immacolata, l’Auditorium Parco della Musica, ed in collaborazione con alcune prestigiose istituzioni capitoline.
L’Associazione Culturale I Concerti nel Parco è in attesa degli esiti delle richieste di contributo per l’attività di spettacolo 2016, già avanzate al MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo e dalla Regione Lazio, Assessorato Cultura e Politiche Giovanili.
Quest’edizione autunnale de I Concerti nel Parco accentua la vocazione multidisciplinare del festival, già faro della programmazione estiva: dalla musica rinascimentale al jazz, dai reading musicali agli spettacoli per bambini e ragazzi, dalla musica folk e word alla canzone d’autore, dalla classica alla contemporanea, offrendo un programma ampio e variegato a costi volutamente molto contenuti.
Altra caratteristica ricorrente nella stagione autunnale de I Concerti nel Parco, è la collaborazione con altri enti di spettacolo capitolini nell’ottica di massimizzare la sinergia d’intenti e la condivisione di costi e benefici, oggi ritenute fondamentali per intercettare e veicolare in maniera intelligente e proficua le richieste del pubblico.
I Concerti nel Parco presenta nove eventi,otto realizzati a Roma ed uno in Regione Lazio, in varie location di spettacolo della città: teatri storici, piccole ma preziose sale da concerto ed una chiusura in bellezza,prevista all’Auditorium Parco della Musica.
Il festival inaugura martedì 11 ottobre al Teatro Quirinetta Caffè Concerto con Sin Fronteras – The Soul of Rio de la Plata lo spettacolo del “collettivo artistico” SIN FRONTERAS nato dall’incontro di alcuni tra i più importanti musicisti sudamericani come Ana Karina Rossi, Carlos El Tero Buschini, Natalio Mangalavite e Javier Girotto. Presenti da oltre vent’anni sulla scena musicale mondiale annoverano collaborazioni con i migliori esponenti della musica del nuovo continente come Milton Nascimento, Chico Buarque De Holanda, Djavan, Mercedes Sosa, Horacio Ferrer, Los Angeles Negros, Juan Carlos Caceres, Dino Saluzzi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gustavo Beytelman, Cordoba Ruenion, Habana Mambo, Luis Bakaloff, Gaia Cuatro e molti altri. Lo spettacolo è un viaggio immaginario nella regione del Rio de la Plata, punto d’incontro tra diverse culture, dove l’Africa e l’Europa si fondono, si abbracciano e incontrano la tradizione degli indios. Un vero carrefour di suggestioni, suoni, colori, tipici del sud del mondo: tango, milonga, candombe, murga e habanera, rivistati in chiave contemporanea. Suoni che si tramutano in tango e milonga danzati, con la partecipazione straordinaria dei tangueros italo-argentini Mariano Navone e Ornella Parrino.
Domenica 16 ottobre alla Sala dell’Immacolata il MODUS ENSEMBLE diretto da Mauro Marchetti eseguirà in prima esecuzione in tempi moderni “Le Gioie”, una raccolta di madrigali a cinque voci stampata a Venezia nel 1589 che costituisce un importante documento nella storia della “Congregazione dei Musici di Roma posta sotto l’invocazione della Beata Vergine, di Gregorio Magno e di S. Cecilia”, l’odierna Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il madrigale era la forma di musica profana più importante e diffusa del Cinquecento, basata su testi poetici aulici con struttura metrica libera e di argomento prevalentemente amoroso. Il rapporto testo-musica è così stretto nel madrigale che in esso è importante, oltre alla resa del tono generale e dell’insieme, anche l’illustrazione della singola parola o immagine verbale: a questo scopo il compositore ricorreva ai più vari artifici melodici, ritmici, contrappuntistici, non a caso detti ‘madrigalismi’, nell’ambito di una struttura formale aperta a qualsiasi soluzione. Il progetto è stato curato dalla musicologa Giuliana Gialdroni.
Domenica 23 ottobre a Vallerano (VT) alle ore 15.30, ad ingresso gratuito, in occasione della “Festa della Castagna Ed. 2016”, ci sarà lo spettacolo Transumanze Popolari con la compagnia SCIARABBALLO, un viaggio tra musiche e danze della tradizione del centro-sud Italia, alla ricerca di scenari, atmosfere e suggestioni attraverso Tarantelle e Canti Tradizionali (Pizzica Pizzica, Stornelli, Saltarelli, Serenate e Tammurriate). A ritmo di tamburelli, fisarmonica, zampogna, organetto, violino, lira calabrese… si potrà riscoprire il gusto della festa, del corteggiamento, della sfida, dell’amicizia… la sostanza della vita nelle situazioni semplici e genuine. Un intreccio vorticoso e affascinante di ritmi, suoni, canti e balli per ritrovare, virtualmente, territori, genti, paesi nel ricordo delle loro sonorità e movenze tipiche.
Domenica 30 ottobre al Teatro Vascello lo spettacolo ”Una serata speciale”, una produzione I Concerti nel Parco, presentata in Prima assoluta. Lo spettacolo propone semplicemente un viaggio attraverso la vocalità: dalla voce sola alla coralità di gruppo, dal canto rinascimentale e barocco al contemporaneo, dalla canzone d’autore di Lauzi/De Andrè, ad alcuni canti corali di rara bellezza di autori contemporanei quali Tavener, Randall Stroope, Esenvald. Ed infine la canzone napoletana rivisitata su ritmi brasiliani dalla bellissima voce di Maria Pia De Vito. Interpreti di queste “montagne russe” musicali sono il CORO CITTÀ DI ROMA, il gruppo pop-folk genovese JAMIN TB, e MARIA PIA DE VITO accompagnata da ROBERTO TAUFIC alla chitarra.
Domenica 6 novembre alla Sala dell’Immacolata lo spettacolo Ba – Tam, A Oriente del Vesuvio, nato da un progetto di NANDO CITARELLA (studioso di tradizioni popolari e suonatore di tamburo) e di PEJMAN TADAYON (studioso dell’arte e della cultura Sufi) presentato in prima assoluta, che ci propone le voci, i suoni e i ritmi che si sono incontrati da un punto all’altro del Mare partendo dall’antica cultura della Persia a quella Arabo-Andalusa della Siviglia “Porta d’Oriente” giungendo fino alla Napoli “Porta del Mediterraneo”. In molte culture si ritrovano elementi Sacro-Rituali o semplicemente Popolari uniti a elementi quali la Voce e il Tamburo che, pur cambiando forma, ha sempre un ruolo fondamentale. Ancora oggi in molte feste popolari è lo strumento che scandisce il Ritmo tra Rito-Devozione e Danza. Basandosi sia su testi e musiche popolari che su musiche di loro composizione Nando Citarella e Pejman Tadayon fanno sì che queste forme Metrico-Ritmiche e Magico-Ritual s’incontrino tra Canti Antichi e Nuove Contaminazioni. Dai canti d’amore e di festa tra oriente e occidente, dalla melodia Sufi a quella del Canto alla Disperata, dal Canto a Figliola per la Madonna Nera al tempo di S. Eusebio descritta poi nel Cantico dei Cantici “Nigra sum sed formosa”(Bruna son io ma leggiadra), da Tindari a Monserrat, al Canto invocativo dell’antico periodo Sufi fino alle Off Mediorientali e al Cante Jondo Flamenco.
Venerdì 11 novembre al Teatro San Genesio Chi rapì la Topina Costanza, uno spettacolo della COMPAGNIA BURATTINMUSICA, liberamente tratto da Il Ratto dal Serraglio di W.A. Mozart, che propone un’interpretazione molto giocosa del famoso singspiel mozartiano, in cui il divertimento inizia proprio dall’equivoco provocato dalla traduzione italiana del termine Entfűhrung (=rapimento, ratto). Così, slittando ancora nel gioco fantastico della traduzione, si finisce nel luogo (topos…) d’eccellenza dell’immaginario infantile: il mondo dei topi! E allora ecco che la storia di Costanza e Belmonte, con Pedrillo, Biondina, Pascià Selim e il buffo guardiano Osmin, si trasforma in una contesa fra topi e felini, tutti protagonisti di una rocambolesca vicenda ambientata in un universo animale affettuosamente (ma anche grottescamente) umanizzato. Il testo originale del singspiel, di Cristoph Friedrich Bretzner, è qui tradotto e ampiamente adattato, con inserimenti di nuovi personaggi e avventure per renderlo più appassionante e vicino alla sensibilità e ai gusti infantili. Sulla scena si alternano musicisti, burattini, grandi pupazzi e attori mascherati.
Domenica 13 novembre alla Sala dell’Immacolata l’ENSEMBLE LA’ NTRECCIATA propone Saccio ‘na cosa, un concerto di canzon villanesche alla napolitana. Villanella o anche Canzone alla napolitana è il miglior esempio di parallelismo tra la corte e la strada di una forma di poesia musicale popolare che raggiunse anche forme nobili e ricercate, è una testimonianza di un vicendevole scambio di materiale artistico, infatti il lessico, le storie, i personaggi, gli ambienti sono tutti al servizio di quei compositori in voga nelle corti italiane, europee e in special modo in quella del Viceré di Napoli. Di questo ampio repertorio, nato a Napoli alla fine del sec. XV, abbiamo un primo documento a stampa nel libro “Canzon villanesche alla Napolitana nuovamente stampate, primo libro” (Napoli: Johannes de Colonia 1537)”. L’ensemble La Ntrecciata propone un concerto composto interamente di “villanelle” eseguite sia a voce sola che a più voci che descrivono essenzialmente il tema delle passioni amorose del XVI secolo nell’ambiente napoletano mettendo in evidenza tutti gli archetipi usuali in questo periodo storico. I brani di questo concerto sono selezionati da fonti a stampa originale e vengono eseguiti nella prassi esecutiva di corte piuttosto che alla maniera popolare. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Ass. Camera Musicale Romana.
Giovedì 17 novembre al Teatro Vascello per i 500 anni dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori… un progetto a cura di PAOLO VIVALDI e l’ENSEMBLE BRADAMANTE con le voci recitanti di Matteo Belli e Katia Pietrobelli.
Questa messa in scena, in forma di lettura-concerto, del primo Canto del celebre poema ariostesco, offre la preziosa occasione di riscoprire la smagliante versificazione in ottave incarnata dal plasticismo di una drammaturgia musicale che s’incontra con il concertato sinfonico delle voci recitanti in un dialogo immaginifico, ma al contempo vivissimo, intessuto dalle trame disegnate dai fili d’oro di quella grande letteratura che rilegge il tema classico dell’epica cavalleresca, come recuperandolo dalle nebbie oniriche di un passato che può rivivere solo grazie ai sortilegi di un’estrema tensione estetica. Nel famoso chiasmo dell’incipit si prefigura il doppio interesse tematico per le eterne figure di ogni grande narrazione universale: di donne, di amori, di gesta eroiche e di loro protagonisti, in fondo, si nutre la voce dei grandi cantori di ogni epoca e latitudine.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Cooperativa La Fabbrica dell’Attore.
Il Festival chiude in bellezza domenica 27 novembre all’Auditorium Parco della Musica, in collaborazione con Musica per Roma, con L’Inseguitore, con VINICIO MARCHIONI e il FRANCESCO CAFISO QUARTET. Si tratta di un Monologo in jazz sulla vita di Charlie Parker il cui testo, tratto da “L’Inseguitore” di Julio Cortázar, è stato riadattato da Vinicio Marchioni che è anche protagonista e regista dello spettacolo. Un’ora e mezza per entrare fin dentro al midollo di una vita vissuta per il jazz. Marchioni racconta che “…mettere mano a L’Inseguitore è come entrare in un tempio… Un percorso pieno di voragini dominate dall’ossessione per il tempo. Voragini che un genio musicale persegue, inseguendo la possibilità di annullare il tempo, combattendolo, odiandolo, trovando l’estasi solo squarciandolo, attraverso un sassofono che perde in continuazione. La possibilità di “giocare” in scena con questo capolavoro insieme ad un gigante del jazz come Francesco Cafiso, di provare insieme a far sì che le parole di Cortázar inseguano la musica di Cafiso o viceversa, di provare a intrecciare il racconto orale al jazz e rendere la musica parola è il tentativo di questo spettacolo. Cercando di riempire il silenzio della vita o della mente, quei “buchi” di cui parla Jhonny/Charlie, e di renderli musica. Per scongiurarli, trasformarli e renderli arte ed energia a più voci.”
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Biglietti: da 7 a 15 euro
Info e prenotazioni:
tel. 06.5816987 | 339.8041777;
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Orari spettacoli:
Teatro Quirinetta ore 21.30 Apertura botteghino il giorno dello spettacolo dalle ore 19.00
Teatro Vascello ore 21.00 Apertura botteghino: orario 9.00/ 21.30 – Domenica 15.30/21.30
Sala Immacolata ore 18.30 Apertura botteghino: il giorno dello spettacolo dalle ore 17.00
Teatro San Genesio ore 11.00 Apertura botteghino: il giorno dello spettacolo 11.11.16 dalle ore 10.00
Auditorium Parco Della Musica ore 21.00 Apertura botteghino: tutti i giorni orario 11.00/ 21.30