Appuntamento d’eccezione con il virtuoso del violino Pinchas Zukerman e la celebre Camerata Salzburg che sabato 15 ottobre alle 17.30 inaugurano il ciclo dei concerti del sabato pomeriggio della 72esima stagione della IUC alla Sapienza. Il programma? Raffinatissimo, che spazia da Stravinskij a Čajkovskij, ma che non può non includere Mozart, ma il concerto è particolarmente atteso perché segna il ritorno Zukerman dopo molti anni d’assenza che in Aula Magna si esibirà nella duplice veste di violinista e direttore della Camerata Salzburg.
Insomma sulla carta il concerto appare davvero eccezionale: talento raro, virtuosismo pulito, stile elegante e tecnica infallibile rendono Pinchas Zukerman, 68 anni, nato a Tel Aviv, e scoperto da Isaac Stern, uno dei violinisti più meritatamente celebrati dei giorni nostri che nel corso di una lunga carriera ha ottenuto non solo il consenso del pubblico (con 21 candidature e le due vittorie ai Grammy Awards), ma anche della critica lavorando con i maggiori direttore musicali internazionali da Leonard Bernstein a Lorin Maazel a Zubin Mehta a Wolfgang Sawallisch.
All’atività di straordinario solista e all’insegnamento, altra sua grande passione, Zukerman primeggia nell’attività di direttore d’orchestra, eccellendo anche sul podio della Royal Philharmonic Orchestra di Londra o dei Berliner Philharmoniker.
Alla IUC dirigerà la più importante delle orchestre da camera, la Camerata Salzburg, fondata a Salisburgo, città natale di Mozart, nel 1952, protagonista assoluta del Festival di Salisburgo e che vanta oltre 60 incisioni realizzate con i più celebrati e talentuosi artisti della scena contemporanea, da Anne-Sophie Mutter ad Alexander Lonquich da Andras Schiff a Dietrich Fischer-Dieskau.
Apertura e chiusura di concerto all’insegna di due autori russi, diversissimi fra loro, Stravinskij e Cajkovskij. Il Concerto in re del 1947, fa parte del periodo neoclassico di Stravinskij, usato anche dal coreografo americano Jerome Robbins la musica per il balletto The cage. Chiusura della serata con Cajkovskij e la romantica e gioiosa Serenata in do maggiore op. 48. Ma non poteva che essere Mozart il cuore del concerto in programma sabato: ascolteremo il Concerto n. 5 in la maggiore K 219 “Alla Turca”, il più popolare dei concerti per violino e orchestra composti dal genio di Salisburgo celebre per la sua innata elegante limpidezza e vivacità esotica. A seguire una perla: il magnifico bellissimo Rondò in do maggiore K 373 del 1781, ultima composizione di Mozart per violino e orchestra, scritta per il violinista napoletano Antonio Brunetti, una star dell’epoca in Austria. Info e biglietti, tel. 06 3610051, www.concertiiuc.it, botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it.