Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore e Violino Kolja Blacher
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Kolja Blacher, violinista di fama mondiale, sarà ospite per la prima volta de laVerdi nel ruolo di direttore e solista: doppia veste per la quale l’artista berlinese è ricercato in tutto il mondo, presso le maggiori orchestre e le più prestigiose sale da concerto. Un “salto triplo” attende il talento del fuoriclasse d’Oltralpe, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, giovedì 20 (ore 20.30), venerdì 21 (ore 20.00) e domenica 23 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, per una locandina da grande occasione, all’insegna di tre mostri sacri del repertorio universale: Mozart, Brahms, Čaikovskij. Dell’austriaco ascolteremo in apertura l’Ouverture de Le nozze di Figaro; del tedesco lo sfavillante Concerto per violino e orchestra in Re maggiore; infine del russo la Serenata per archi in Do maggiore.
Giovedì 20, sempre in Auditorium (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del balconata), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma: i relatori Eugenio Della Chiara e Laura Nicora parleranno de L’arte del virtuosismo.
Il virtuosismo ha caratterizzato interi periodi della storia della musica. Molto diffuso nel Settecento, conobbe un nuovo slancio nel secolo successivo. Trascendendo dalla pura esibizione, grazie a strumenti musicali sempre più perfetti, divenne un mezzo per conoscere territori musicali inesplorati, raggiungendo livelli di valore assoluto soprattutto nelle composizioni violinistiche e pianistiche.
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(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).
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Programma
La sinfonia de Le nozze di Figaro o sia la folle giornata K. 492 (1786) è forse la più celebre della produzione operistica di Mozart e ci introduce in modo estremamente efficace nella “folle giornata” che si svolgerà durante i quattro atti dell’opera nel castello del Conte di Almaviva presso Siviglia. E’ un brano esclusivamente strumentale: un Presto (Re maggiore) e un Andante con moto (Re minore) dalla melodia briosa e trascinante.
Segue il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms (1879), l’unico scritto dal compositore per violino solista. E’ un’opera solenne e ieratica, caratterizzata da tecnica perfetta, da un canto spontaneo, da una fantasia originale, da melodie festose tipiche della gaiezza viennese, ma anche da intimità commossa, triste e nostalgica. Il concerto è oggi famosissimo, ma impiegò anni per imporsi. E’ molto difficile dal punto di vista tecnico e alcuni critici e colleghi, tra cui Gabriel Fauré, la ritennero “grigia e monotona”. Divenne celebre dall’inizio del XIX secolo, quando virtuosi come Enescu e Kreisler ne fecero un vero e proprio cavallo di battaglia. Oggi è considerata una delle più alte opere della letteratura violinistica.
La Serenata per archi in Do maggiore Op. 48 di Čaikovskij (1880) è una composizione articolata in quattro movimenti, un omaggio alle forme settecentesche e a Mozart di cui imita un poco lo stile. Alterna brani eleganti e ricchi di inventiva a melodie ampie, fluide e sensuali, attraverso una scrittura intensa e accurata con un richiamo a temi popolari russi. L’opera entrò ben presto nel cartellone di molte sale da concerto e il suo successo venne previsto dall’autore in una lettera scritta al suo editore: “Mi è capitato di scrivere una Serenata per archi… che le spedirò dopodomani… amo questa serenata all’inverosimile… e auspico con fervore che venga stampata al più presto”.
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Biografie
Kolja Blacher Ha studiato alla Juilliard School di New York con Dorothy Delay, poi con Sandor Vegh a Salisburgo. Suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre – fra cui i Berliner Philahrmoniker, i Muenchner Philharmoniker, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra sinfonica di Baltimora – collaborando con importanti direttori, tra i quali Kirill Petrenko, Vladimir Jurowski, Mariss Jansons, Matthias Pintscher, Markus Stenz .
Il repertorio spazia da Bach fino alla musica contemporanea (Concerti di Lindberg, Weill, Henze, Zimmermann). Con l’Orchestra da Camera di Monaco di Baviera ha dato la prima mondiale del Concerto di Brett Dean “Elecrtic Preludes” per violino elettrico a sei corde.
Sempre più intensa l’attività di direttore/solista: Orchestra Sinfonica di Melbourne, Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica di Hong Kong, Festival Strings Lucerna, Orchestra Sinfonica di Gerusalemme, Dresdner Philhrmoniker, Komische Oper Berlino. Sempre più richiesto nella doppia veste, nella stagione 2014/15 è stato ospite, fra le altre, delle orchestre di St. Antonio Texas, Kula Lumpur, Duisburg, laVerdi di Milano.
Nel corso della stagione 2016/17 collaborerà con Daniel Raiskin e l’Orchestra Filarmonica di Belgrado, con l’Orchestra Sinfonica di Duesseldorf; pubblicherà un cd dedicato al Concerto (Serenade) di Bernstein, prenderà parte alle manifestazioni per l’inaugurazione della nuova Elbphilharmonie di Amburgo, con una orchestra da camera. A partire dal 2018 suonerà tutti i Trii di Beethoven con Amihai Grosz e Julian Steckel.
Numerose le incisioni discografiche (premiate anche con il Diapason d’or); fra le altre anche con Claudio Abbado, con cui ha avuto una stretta collaborazione sin dai tempi dei Berliner Philahrmoniker e poi con la Lucerne Festival Orchestra. Nel 2013 è stato pubblicato un cd con il Concerto per violino di Schoenberg, con la Guerzenich Orchester di Colonia e Markus Stenz, premiato con il Deutscher Schallplattenpreis nel 2015.
Insegna alla Hochschule fuer Musik Hanns Eisler di Berlino, dove vive con la sua famiglia e dove è stato per 6 anni violino di spalla dei Berliner Philharmoniker. Suona lo Stradivari Tritton del 1730, messogli a disposizione dalla Signora Kimiko Powers.