Una stagione ricca e multiforme, con tante nuove produzioni, qualche riproposta particolarmente azzeccata e la grande novità del “circo a teatro”. Sono ricominciate alla fine di settembre le rappresentazioni al San Carlino di Roma, lo storico teatro di figura della capitale (in viale dei Bambini, all’interno di Villa Borghese). Un programma diviso in “classici”, con spettacoli tradizionali che prevedono l’utilizzo della sola tecnica dei burattini, e “progetti speciali”, con performance che prevedono l’utilizzo di tecnica mista (burattini, attori, pupazzi) e la musica suonata dal vivo, cui si aggiungono le “feste”, ossia gli spettacoli che avvengono in una ricorrenza precisa del calendario (come Carnevale, Halloween, Epifania) e che prevedono anche una festa animata con giochi e degustazione di leccornie.
In scena ora (fino a domenica 23 ottobre) c’è “Pinocchio”, un progetto sicuramente “speciale” per la qualità della messinscena, la ricerca delle soluzioni visive, la poliedricità dei tre interpreti (Emanuele Silvestri, Valerio Toninel e Caterina Vitiello, che cura anche la regia). In scena alcuni strumenti (percussioni, conga, grancassa, piatti), il cui utilizzo, mescolato alle voci degli attori che punteggiano la narrazione, fa da trait d’union all’intero spettacolo. Che è organizzato per “quadri”: la lunga vicenda della marionetta-bambino viene ripercorsa attraverso alcuni momenti fondamentali (l’incontro con Mangiafuoco, il dialogo con Lucignolo, la disavventura con il Gatto e la Volpe), che vengono riscritti per esaltarne gli aspetti più divertenti.
Lo spettacolo si muove su registri diversi, che rendono la rappresentazione piena di sorprese: dalle “classiche” scene di burattini al teatro delle ombre, dalla recitazione “in carne e ossa” degli interpreti all’uso di maschere e pupazzi di varia dimensione. Particolarmente rimarchevole è la ricerca visuale, abbastanza inusuale per il “teatro ragazzi” (mentre è un vero e proprio marchio di fabbrica per la compagnia del San Carlino): la scena del mare e della balena, ad esempio, realizzata mediante proiezioni su schermo e l’utilizzo dell’ocean drum (un tamburo contenente piccole palline che riproducono il suono delle onde), è un pezzo di teatro di grande suggestione che non si fa certo dimenticare.
Al San Carlino, insomma, la qualità è sempre altissima. E lo testimonia il costante afflusso di pubblico, che ogni anno premia questa compagnia con sala piena e molti applausi. La stagione, come dicevamo all’inizio, è ricca e lunga, con spettacoli durante il week-end (pomeridiana il sabato, mattina e pomeriggio alla domenica). I prossimi appuntamenti (fino a dicembre) sono con “Pinocchio” nel fine-settimana del 22-23 ottobre, cui seguiranno “Pulcinella servitore del Dottor Frankenstein” (29 ottobre-1 novembre, unito al laboratorio “Musicandoo”), la festa “It’s Halloween Time” (31 ottobre-1 novembre), “Pollicino” (dal 12 al 27 novembre), “Il soldatino di stagno” dall’8 al 26 dicembre). Per la rassegna del “circo a teatro”, appuntamento il 5-6 novembre con Gigi Capone (con lo spettacolo “Il circo in valigia”) e il 3-4 dicembre con Daniele Antonini (con lo spettacolo “Big Babol Circus”).