Arriva al Teatro Sociale di Valenza (AL) il “Festival Concentrica – rassegna fuori mercato”, la rete piemontese con i migliori spettacoli d’innovazione italiani, di cui capofila è il Teatro della Caduta di Torino.
Sabato 12 novembre saranno di scena i pluripremiati “Omini” con “Ci scusiamo per il disagio”, un sunto di storie intercettate dagli attori in una stazioncina ferroviaria di provincia.
Gli Omini, ovvero Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini, sono stati un mese sui binari. Hanno parlato con la gente. Hanno incontrato alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, gente che non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni. Gente che si nasconde, che tende ad essere dimenticata, gente che si guarda con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e deve stare lontano dalla linea gialla. Intanto, si rammenta che il treno che stanno aspettando è passato su un altro binario.
Le storie che hanno raccolto sono un concentrato di umanità in movimento, una spremuta di personaggi e di parole. Il ritratto di una giornata compressa, tra il reale e il metafisico, tra personalità che ritornano, e ombre che vagano cercando di partire. Il ritratto di un non luogo fatto di regole anomale, che vede passare ogni giorno uomini e donne di ogni tipo, reperti preziosi. Gli Omini hanno ricevuto premi e menzioni per l’innovazione, la ricerca drammaturgica, l’impegno civile (tra gli altri, il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” nel 2014 e il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno 2015).
“Ci scusiamo per il disagio” è una produzione di Associazione Teatrale Pistoiese realizzata con il sostegno alla produzione Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana. Lo spettacolo del 12 novembre rientra nel contenitore “OfficinaValenza”, la sezione della stagione teatrale 2016-2017 creata per dare spazio e valorizzare le espressioni artistiche del territorio e, come in questo caso, le giovani compagnie.
Prevendite e informazioni: il botteghino del Teatro Sociale di Valenza è aperto in via Garibaldi 58 da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato dalle 10 alle 13. Per contatti: tel. 0131.942276 – 324.0838829 – www.valenzateatro.it – Facebook: Teatro Sociale di Valenza.
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La compagnia: Gli Omini
“Siamo tutti soli, siamo tutti diversi, siamo tutti Omini” (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini, Giulia Zacchini).
Gli Omini sono una compagnia teatrale nata nel 2006 con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Da questo prende forma il progetto Memoria del Tempo Presente, che prevede la costruzione degli spettacoli tramite settimane d’indagine territoriale e interviste, creando eventi unici, che debuttano e muoiono a ogni data. Primo spettacolo di memoria del tempo presente è CRisiKo!, finalista del premio Scenario 2007, assume una forma fissa dopo un anno di indagini su piccoli comuni d’Italia. Nel 2008 Gli Omini debuttano con Gabbato Lo Santo, secondo spettacolo del progetto, finanziato da Fondazione Toscana Spettacolo e vincitore del Premio del Pubblico al concorso Giovani Realtà dell’Accademia Nico Pepe.
Nel 2009 viene allestito Gabbato Lo Sound, versione rock & roll di Gabbato lo Santo realizzata col gruppo Il Maniscalco Maldestro, coprodotto da Volterra Teatro; 7Novembre2008-un disarmante spettacolo pacchiano, coprodotto dal Kilowatt Festival in collaborazione con Armunia e l’Arboreto di Mondaino.
Sempre nel 2009, per la prima volta debutta TAPPA, terzo spettacolo del progetto Memoria del Tempo Presente, che continua a debuttare, girando ancora l’Italia e cambiando totalmente ad ogni replica.
Tra il 2010 e il 2011 Gli Omini lavorano alla stesura del libro “Il pesce spada non esiste-interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente”, edito da Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Dal libro nasce la lettura-spettacolo “Il pesce spada non esiste”. L’intera compagnia partecipa a “Sogno d’una notte d’estate” di Massimiliano Civica, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e da Roma Europa Festival.
A fine 2011 il gruppo apre la Casamatta, un progetto teso a proteggere le individualità di ogni singolo componente per accrescere il lavoro del collettivo. E intanto la formazione cambia, dal gruppo esce Riccardo Goretti ed entra Giulia Zacchini. Da Casamatta escono tre spettacoli L’Asta del Santo, L’uovo e il pelo e Io non sono lei.
Nel 2012 parte il giro di Capolino, nuovo progetto d’indagine, rivolto al coinvolgimento di giovani, coprodotto dalla Cooperativa Sociale Coop21 e dalla Regione Toscana. Capolino ha girato per un anno e mezzo mettendo in scena più di ottanta ragazzi dai 15 ai 30 anni, con una drammaturgia in continuo cambiamento.
Da questa famiglia allargata nasce nel 2014 La famiglia Campione, spettacolo prodotto in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola e il sostegno della Regione Toscana.
Sempre nel 2014, Gli Omini diventano compagnia residente all’Associazione Teatrale Pistoiese e ricevono il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca drammaturgica e l’impegno civile.
A fine 2014 Gli Omini iniziano a lavorare al Progetto T, progetto triennale prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese, che punta al rilancio della Ferrovia Porrettana attraverso eventi e spettacoli. Diversi e grandi sono gli obiettivi di T, uno su tutti, quello della trasformazione di un vagone in teatro viaggiante. Ma andiamo per gradi, per fermate intermedie. Gli Omini hanno fatto indagine alla Stazione di Pistoia e da questa hanno scritto e messo in scena una performance al Binario 1 e uno spettacolo che ha debuttato nel luglio del 2015 al Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia: Ci scusiamo per il disagio.
Nel 2015 Gli Omini vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno.
Nel 2016 collaborano con il drammaturgo Armando Pirozzi e scrivono insieme a lui lo spettacolo Più carati.
Parallelamente la compagnia porta avanti il secondo anno del Progetto T, spostando l’indagine a bordo del treno che da Pistoia porta a Porretta e ideando un nuovo spettacolo che andrà in scena tra binari, boschi e gallerie: La corsa speciale.