La nuova produzione firmata Tedacà con la regia di Simone Schinocca affronta il testo del pulripremiato drammaturgo canadese Michel Marc Bouchard, Il sentiero dei passi pericolosi, che scandaglia fra omosessualità, infanzie distrutte, vendette famigliari e legami straziati, il tema dell’accettazione e della verità. Testo crudo e diretto, coglie la morte di tre fratelli, riuniti dopo tre anni dalle nozze di uno dei tre, in un incidente automobilistico, nello stesso luogo in cui il padre morì quando loro erano ancora bambini, affogando tra le acque di un fiume vicino al bosco, in una tragica fatalità. Dialoghi serrati, svelamenti, rabbie e confessioni violente, la via per la verità è irta di spine, macigni e terremoti che scombussolano i rapporti fra i tre fratelli, riportando indietro nel tempo ricordi, eventi, sviluppi di un passato che ritorna sempre. La scena, intrigante e misteriosa, è ingombra di un fumo nebbioso, panche, bottiglie di birra vuote, una pista per macchinine in proscenio su cui scorre a tutta velocità un furgone vecchio stile. Gli attori già in scena seduti, poi un’esplosione bianca e un suggestivo movimento di musica elettronica (ottimamente realizzata da Maurizio Lobina degli Eiffel 65) sanciscono l’incidente che ha lasciato i tre fratelli sperduti nel bosco. Interpreti energici, intensi, una scena ingombra di bottiglie vuote che non hanno un valore se non estetico, una regia pulita e precisa, forse non totalmente compiuta, con personaggi un po’ troppo sbilanciati agli opposti, in dialoghi giocati su pochi movimenti, ed una gestione visiva che presenta sempre lo stesso scenario luminoso durante i dialoghi, con alcuni pregevoli controluci, molto suggestivi con la presenza del fumo. Nel complesso un testo splendido, un poco datato, ma ancora pregno della sua forza espressiva, attori di grande livello, per una regia che però non brilla per meraviglia e varietà.
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Il sentiero dei passi pericolosi
di Michel Bouchard
traduzione di Francesca Moccagatta
regia di Simone Schinocca
con Mauro Parrinello, Andrea Fazzari, Matteo Sintucci
Musiche di Maurizio Lobina (Eiffel 65)
scene Sara Brigatti costumi Agostino Porchietto
distribuzione: OffRome – francesca.montanino@tedaca.it
Michel Marc Bouchard è rappresentato in Italia dall’agenzia Althéa / Edtions Théatrales Paris