da Carlo Goldoni
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
drammaturgia Chiara Boscaro
con Valeria Sara Costantin (Vittoria), Giovanni Gioia (Don Marzio), Marco Pezza (Conte Leandro), Diego Runko (Ridolfo), Valentina Scuderi (Lisaura, Placida)
progetto grafico Mara Boscaro
fotografie di scena Federica Lissoni
regia Marco Di Stefano
un progetto La Confraternita del Chianti
una produzione Teatro della Cooperativa
in collaborazione con Associazione K.
e Teatro In-folio Residenza Carte Vive
selezione Ritorno al Futuro 2015 –
Associazione ETRE/
Residenza IDRA/C.T.B. Centro Teatrale Bresciano
si ringraziano Cristina Campochiaro e Lorenzo Brufatto
———
Si dice “classico” di un testo che a distanza di secoli continua a parlare al pubblico.
O a farlo ridere.
La Bottega del Caffè di Carlo Goldoni è, a tutti gli effetti, un classico. Chiara Boscaro e Marco Di Stefano vi si sono accostati allo stesso tempo con grande rispetto e con tentazioni dissacratorie. Hanno cercato di “rivoltarla” la vicenda raccontata da Goldoni e si sono invece trovati a condividerne fedelmente il senso ultimo.
Scritta nel 1750, la commedia affronta con humour nerissimo uno dei “vizi” maggiormente in voga nella decadente Repubblica di Venezia: il gioco d’azzardo.
Sono passati 260 anni e il gioco d’azzardo rimane, nonostante il tempo, una delle dipendenze più pericolose. Quella del gioco d’azzardo è la terza industria in Italia. Circa 750.000 persone sono affette da GAP (gioco d’azzardo patologico). Centinaia di migliaia sono le “macchinette” attive.
La storia è quella di Eugenio, giovane che passa intere notti perdendo tutti i suoi averi (averi della moglie, in effetti) e di Ridolfo, il proprietario de “la bottega del caffè” che fa di tutto per proteggere Eugenio. Attorno a loro, mogli, maldicenti, truffatori e donne misteriose rendono la vicenda ricca di colpi di scena, equivoci, battute sagaci e svelamenti.
E allora basta trasportare la vicenda nella nostra società, oggi. Dove il mondo digitale delle videolottery ha sostituito i tavoli delle fumose sale da gioco. Venezia? Milano? Roma? Napoli? Cosa cambia? Qui conta solo la sala slot, il luogo dove Eugenio passa tutta la sua giornata.
“Vogliamo tradurre ciò che Goldoni ha scritto per i suoi contemporanei in una lingua che restituisca la tragica ironia dell’autore, il suo umorismo nero, il suo sguardo disincantato. Vogliamo utilizzare tutti i mezzi che un gioco come il teatro ci offre. Ma, come Goldoni, lasciare sempre una porta aperta alla speranza, una possibilità di riscatto.
La Bottega del Caffè si svolge in una piazza. Un tipico campiello veneziano. Su questo abbiamo lavorato: trattare lo spazio teatrale come se fosse una piazza, avvolgendo il pubblico, recitando intorno a esso, parlando direttamente con lo spettatore come se fosse parte integrante di quella piazza. L’idea è quella di rendere collettiva una tragicommedia privata, come spesso accade nelle piccole comunità. Perché la piazza è un salotto buono, una vetrina, la platea delle grandi occasioni prima dell’apertura del sipario, ma è proprio lì che la maldicenza prospera.”
(Chiara Boscaro e Marco Di Stefano)
———
durata: 1 ora e 15 minuti
da martedì 29 novembre a domenica 11 dicembre 2016
orari spettacoli:
lunedì/sabato: 20.30
giovedì: 19.30
domenica: 17
mercoledì 7 dicembre riposo
———
biglietti:
euro 18,00; 15,00; 10,00; 9,00;
giovedì biglietto unico euro 10,00
———
per prenotare:
02 6420761
info@teatrodellacooperativa.it
www.teatrodellacooperativa.it
———
biglietteria:
dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19
sabato: dalle 18 alle 20 (solo nei giorni di replica)
domenica: dalle 15 alle 16.30 (solo nei giorni di replica)
———
Teatro della Cooperativa – via Privata Hermada, 8 – Milano
———
LA CONFRATERNITA DEL CHIANTI
Nasce nel 2010. I Confratelli sono sette: Chiara Boscaro, Valeria Sara Costantin, Marco Di Stefano, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko e Giulia Versari. La Confraternita del Chianti è una compagnia stabile che lavora alla creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e allo sviluppo di progetti culturali multidisciplinari dedicati sia al pubblico adulto che ai ragazzi, in Italia e all’estero. Attualmente è impegnata nel progetto internazionale “Pentateuco” attraverso il quale sta producendo 5 spettacoli in 5 differenti paesi europei (Romania, Croazia, Svezia, Spagna, Regno Unito). Nel 2016 la Compagnia riceve il Premio Pradella dell’Accademia dei Filodrammatici e del Teatro dei Filodrammatici di Milano e il Premio Teatro per la Memoria del Museo Cervi. Sempre nel 2016 è finalista al Premio Internazionale il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro. La Confraternita del Chianti fa parte di MANIFATTURA K, residenza multidisciplinare riconosciuta dal MIBACT situata nel comune di Pessano con Bornago (MI) con la direzione artistica di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. Manifattura K. aderisce ad Associazione ÊTRE.