di Gianni Lodi
con Cristina Castigliola
e la partecipazione di Paola Leonardi
a cura di Cristina Castigliola e Gianni Lodi
scene e costumi Gianni Lodi
con la collaborazione di Paola Leonardi e Fabrizio Kofler
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Quante cose vengono dette e fatte oggi sul tema della donna? Tante, che spesso le stesse donne inorridiscono all’idea di sorbirsi l’ennesima apologia della femminilità, evitando così qualsiasi prodotto culturale che ne tenti una. Ma attenzione che, a guardare bene e a saper cercare, nel mare teatrale milanese qualche perla si trova, magari nei luoghi più nascosti o che ancora non conoscevamo, come il Faro Teatrale.
Sto parlando dello spettacolo L’ultima parte del corpo a invecchiare è il cuore, uno scorcio sugli studi della sociologa Paola Leonardi, nato da un’idea di Gianni Lodi, messo in scena con semplicità e ironia dall’attrice Cristina Castigliola.
Paola Leonardi ha dedicato la sua vita allo studio e all’analisi della figura femminile e alla sua evoluzione dagli anni ’60 in poi, trattando sia le tematiche più ascoltate, come autonomia, indipendenza, maternità («Insomma, la vita non comincia necessariamente con il matrimonio e con i figli, non siamo tutte fatte per essere mogli e madri!»), sia altre più scomode, come il rapporto con la figura materna e paterna, la depressione e l’angoscia di vivere declinate al femminile, con spunti di riflessione per la donna di oggi («[…] la perfezione non è un obiettivo, però, da raggiungere a tutti i costi, diventa una fatica immane; e poi una piccola imperfezione, anche nella cosa più perfetta, la rende unica. Dove c’è la perfezione non c’è il cambiamento, non c’è la storia»).
A guidarci in questo viaggio di forme e sostanze femminili, passando da un’annata all’altra, da un abito all’altro, è Cristina Castigliola, attrice ancora non abbastanza conosciuta nel panorama teatrale milanese, pur costituendo un caso luminoso di unione tra tecnica e anima attoriale.
E qui sorge l’annosa domanda: quanto è importante la tecnica attoriale? Quanto è importante il cuore? Diciamolo un volta per tutte: la tecnica è fondamentale, se pur ostica da studiare, a volte, per i giovani attori. D’altro canto, senza una partecipazione anche misurata dell’animo dell’attore, senza il tentativo di una sintesi tra i due, non esiste condivisione. E così la Castigliola, con buona tecnica e generosissima umanità, raggiunge apici sia comici che drammatici, facendo emozionare il pubblico del Faro Teatrale.
Potete partecipare anche voi alla serata, che verrà replicata a gennaio nello stesso posto, e intanto informarvi sull’eclettica figura di Paola Leonardi e sui suoi studi.