Roy Assaf, considerato uno dei nomi di punta della nuova generazione coreografica israeliana è uno dei pochi coreografi ospiti che ha creato per Batsheva Dance Company. Dopo le numerose presenze in Italia (Biennale di Venezia, Civitanova danza, Torino Interplay Festival, Vignale Danza e Bolzano Danza), arriva per la prima volta a Roma al Teatro Vascello il 12 novembre alle ore 21.00 e il 13 alle ore 18.00 con An evening with Roy Assaf, due lavori (Six years later e The hill) a firma dello stesso Assaf che vi partecipa anche come danzatore.
Lo spettacolo il 15 novembre sarà al Teatro Diego Fabbri di Forlì: Il tour è prodotto e organizzato da European Dance Alliance / Valentina Marini Management con il contributo dell’Ambasciata di Israele in Italia.
Six years later, con la coreografia Roy Assaf e con Roy Assaf e Madison Hoke su musiche originali di Deefly e il disegno luci di Dani Fishof, è un duetto intimo e appassionato che ci parla del passato e del presente, strettamente legati tra loro come un’inevitabile storia d’amore
“Non sappiamo se ci siamo già incontrati o amati, se ci saranno altri incontro. Non sappiamo se questi sei anni siano stati importanti nelle loro vite o il motivo che li ha separati. È un ritrovarsi tranquillo, imbarazzato, calmo, forse si ricordano l’uno dell’altro, forse stanno provando a dirsi che questi sei anni sono stati inutili. Ogni piccola variazione ci confermerà ciò che pensiamo oppure distruggerà le nostre convinzioni.”
The Hill, che trae spunto da una canzone ebraica, Givat Hatahmoshetche, parla della “Ammunition Hill”, campo di battaglia durante la Guerra dei sei giorni. Con musiche originali di Shlomi Biton, The Israeli Army March (eseguite dalla banda dell’esercito israeliano guidata da Yitzhak Graziani), YoramTaharlev, Bee Gees, il disegno luci di Dani Fishof / Omer Sheizaf e i costumi di Roy Assaf, The Hill vede in scena tre danzatori (Igal Furman, Shlomi Biton e Roy Assaf) che rappresentano l’assurdità e l’essenza dell’occupazione. La loro danza, in un movimento circolare costante, dimostra un loop di assurdità, un ciclo di paura e virilità, evocando risate, terrore e lacrime. Durante le celebrazioni della battaglia sono meccanici, un circolo festoso di cameratismo eseguito con una coordinazione perfetta e inquietante.
The Hill, ultima creazione di Assaf, ha vinto il primo premio al 27º concorso internazionale per coreografi Ballett Gesellschaft di Hannover.
https://www.youtube.com/watch?v=4AY-HZLWIk0
——–
Roy Assaf
Nato nel 1982 in una comunità agreste chiamata Sde Moshe nel sud del Sde Moshe nel Sud d’Israele. Dal momento che non acquisiva skills di danza convenzionalmente, danzava e creava da quando lui stesso aveva memoria.
Oggi stella della nuova generazione israeliana, all’età di sedici anni, entra a far parte di una compagnia di danza, condotta e formata da Regba Gilboa. Due anni dopo, Assaf fu arruolato in un’unità delle Forze Armate Israeliane e vi rimase fino al completamento del servizio nazionale.
Nel 2003, Assaf incontra Emanuel Gat. I due lavorarono fianco a fianco e dopo un paio di mesi, Roy realizza il suo primo spettacolo internazionale di danza negli USA.
Nel 2004, danza accanto a Emanuel Gat in due Prime di creazioni di Gat: Winter Voyage e The Rite of Spring. Questi due lavori ebbero enorme successo in più di 300 spettacoli in tutto il mondo.
Nel 2005, Ray Assaf crea il suo primo lavoro, un duo, We Came for the wings, Stayed Because We Couldn’t Fly. Danza con la sua insegnante Regba Gilboa in Shades In Dance una competizione presentata dal Suzanne Dellal Centre for Dance a Tel Aviv. La loro performance vince il primo premio in due categorie; Judges Choice e Audience Favorite. Il gruppo di giudici spiega così la loro decisione “Il premio è dato per l’abilità a catturare il pubblico attraverso la dinamica, la fluidità, i movimenti semplici e curati… incontro emozionale tra due danzatori… insegnante e studente, che ci lascia con qualcosa in più.”
Nel 2006, Assaf lavora al fianco di Gat come coreografo, creando K626 – un lavoro in collaborazione con otto danzatori basati sul Requiem di Mozart, la cui prima avvenne al Festival di Marsiglia. Da questo momento in poi, Roy Assaf comincia a sviluppare nuovi lavori e rimettere in scena pezzi dal repertorio della Emanuel Gat Dance Company, in tutto il mondo.
Nel 2007, Assaf si ristabilisce nella compagnia di Gat a sud della Francia, dove vive e lavora fino al 2010. Nel 2009, diviene l’assistente di Gat, nella creazione di Hark, un balletto per l’Opera di Parigi e in quell’anno prende parte inoltre alla creazione del duetto Winter Variation, che rappresenta insieme a Gat stesso.
Dal 2010, Roy Assaf viene nominato Artista Associato nella compagnia tedesca NND, che opera a Groningen, la Netherlands. Assaf crea Rock per il NND.
Nel 2011 al Curtain Up Festival, realizza il duo Six Years Later. Lo spettacolo ottiene recensioni notevoli, ed è descritto come “uno spettacolo irreale…, un tenero passo a due” (Zvi Goren, Portal Habana)
Il passo a due è anche presentato al Festival israeliano di Gerusalemme, e in seguito premiato con il primo premio per la coreografia alla Quinta Competizione Internazionale Coreografica di Copenhagen.
Inoltre Assaf riceve il premio per la produzione e fu chiamato a coreografare una piece per “Cross Connection Ballet Company”, un ensemble di Copenhagen.
A luglio 2011 Assaf crea anche il duo Acknowlodgement, danzato da Cedric Lambrette e Costantine Baecher, danzatori dal Royal Danish Ballet che nel 2007 fondarono il CCBC.
Nel 2012, al Curtain Up Festival, Assaf crea The Hill, un Trio, eseguito da Igal Furman, Shlomi Bitton e Assaf stesso.
Nel Giugno 2013 The Hill venne premiato con il primo premio alla XXVII competizione internazionale per Coreografi di Hanover.
Inoltre Assaf è premiato con un premio di produzione dallo Staatstheatre Tanz Braunshweig.
Crea una nuova piece per lo Staatstheatre Tanz Braunschweig per la stagione 2014/2015
Lavora a una nuova produzione supportata da Israeli Festival, premiata il 14 Novembre 2013 al Curtain Up Festival al Suzanne Dellal Center di Tel Aviv e al Rebecca Crown Auditorium di Gerusalemme e nel 2016 firma la sua prima coreografia per la celebre Batsheva Dance Company.
Vive in Israele, con sua moglie Anat e le tre figlie, Aya, Nuri e Layla.