Si alza nuovamente il sipario sulla danza al Teatro Cagnoni di Vigevano, giovedì 17 novembre ore 21, con la “Compagnia Sibiu Ballet” proveniente dalla Romania (presentata da LIVE ARTS Management Srl), la quale porterà in scena una serata ispirata alla migliore tradizione con il “Don Chisciotte”, un classico amatissimo dal pubblico sulle coinvolgenti musiche di Ludwig Minkus, i virtuosismi coreografici di Marius Petipa e Alexander Gorsky adattati da Mihai Babușka per la regia di Ovidiu Dragoman con le scenografie a cura di Alin Gavrilă.
Nato nell’agosto del 2008, il “Balletto del Teatro di Sibiu”, ha iniziato con solo dieci ballerini fondatori, ma in breve tempo l’organico è aumentato ed attualmente la compagnia conta quaranta danzatori con un’età media sui 22 anni, i quali provengono da diverse scuole, paesi e continenti. Il livello dell’ensemble si è mantenuto sempre notevole grazie a coreografi e maestri di balletto prestigiosi che hanno contribuito ad imporre elevate prestazioni tecniche e artistiche ottenendo ovunque il successo e rivelandosi un’istituzione coreutica e culturale senza precedenti in Romania.
Il “Don Chisciotte”, balletto in un prologo e due atti, presentato a Vigevano sarà allestito nella versione più celebre e acclamata (rappresentata per la prima volta nel 1869 dal Balletto del Bolshoj di Mosca) tratta dal romanzo di Miguel de Cervantes.
La storia narra di Don Chisciotte, un eccentrico gentiluomo di campagna, che si ritiene legittimo successore dei cavalieri erranti medievali e sogna la sua nobile dama Dulcinea, per la quale combatterà. I suoi sogni però vengono bruscamente interrotti da Sancho Panza, che sta fuggendo dopo aver rubato un pollo. Don Chisciotte lo nomina subito suo scudiero e insieme a lui parte per avventure cavalleresche di guerra e amore.
Atto I
Kitri figlia dell’oste Lorenzo, è alla ricerca del suo innamorato, il barbiere Basilio, che incontra sulla piazza del villaggio. Le loro allegre danze si fermano improvvisamente all’apparire del padre di Kitri, che vuole costringerla a sposare il nobile e ricco Gamache. Kitri rifiuta decisamente. Nel frattempo sopraggiungono Don Chisciotte e il suo servo Sancho, e Lorenzo offre loro ospitalità nella sua locanda. La gente del villaggio continua a danzare allegramente, prendendo in giro Sancho, finché il padrone non interviene in suo aiuto. Ammirando Kitri, Don Chisciotte ravvisa in lei l’adorata Dulcinea e galantemente le offre il braccio per un minuetto. A Gamache – furioso – non rimane altro che partecipare alle danze. Protetti dalla confusione, Kitri e Basilio riescono a fuggire. Kitri e Basilio trovano rifugio in un mulino a vento, dove vengono assaliti dagli zingari, che però si accorgono subito che i due non possiedono niente e spostano la loro attenzione su Lorenzo e Gamache. Don Chisciotte accorre in aiuto degli oppressi, però la sua attenzione viene improvvisamente attratta dal mulino a vento, che la sua fantasia trasforma in un gigante nemico da combattere. Ma le pale del mulino lo gettano a terra e gli zingari, per l’occasione travestiti da mostri, tentano di spaventarlo mentre Kitri e Basilio fuggono nuovamente. Ancora tramortito, Don Chisciotte sogna di essere trasportato in un giardino incantato, come premio por il suo coraggio e la fedeltà dimostrata. La regina delle Driadi lo conduce da Dulcinea, alla quale egli dichiara il suo amore. Ma il bel sogno svanisce all’improvviso.
Atto II
Kitri e Basilio, rifugiatisi in una taverna, festeggiano, felici, il loro incontro con gli amici, ma sono raggiunti da Lorenzo, Gamache, Don Chisciotte e Sancho Panza. Lorenzo è più che mai deciso a dare sua figlia in sposa a Gamache. Disperato, Basilio tenta di salvare la situazione con un trucco e simula il suicidio, mentre Kitri implora l’aiuto di Don Chisciotte. Questi costringe Lorenzo a benedire i due innamorati, prima che la morte li separi per sempre. Ma appena ricevuta la sospirata benedizione, Basilio svela l’inganno, rialzandosi più vivo che mai. Indignato, Gamache sfida a duello Don Chisciotte, che ritiene responsabile dell’accaduto, ma ne esce sconfitto. Tra i festeggiamenti e il gran finale Don Chisciotte e il suo scudiero ripartono in cerca di nuove avventure.
Il Danubian Ballet/Balletto di Sibiu è stato fondato nel 2008 presso la “House of Culture” di Sibiu, città storica nel cuore della Transilvania, nominata nel 2007 “Capitale europea della Cultura”. Il Teatro di Sibiu è noto per essere sede di un prestigioso “Gala Internazionale di Danza” che ogni anno ospita oltre 200 giovani ballerini e grandi stelle del balletto.
La compagnia, composta da ballerini provenienti da tutto il mondo, è espressione della migliore tradizione classica dell’Europa orientale, come testimonia la completezza del repertorio, che include tutti i maggiori titoli classici. Attualmente, il repertorio comprende: Lago dei Cigni, Giselle, Schiaccianoci, Bella Addormentata, Romeo e Giulietta,Don Chisciotte, Coppelia, Il Corsaro e anche titoli più rari come Raymonda, Sheherazade, Paquita, Chopiniana. Tra i titoli neoclassici: Anna Karenina e Il Mandarino Meraviglioso mentre, per quanto riguarda le produzioni contemporanee, una menzione speciale per il valore culturale va fatta per due produzioni in particolare: The Ionesco Trilogy (ispirata alle opere di Eugène Ionesco) e Nikita (ispirata dalla poesia di Nichita Stănescu.
Particolare merito del Balletto di Sibiu è quello di sostenere e incoraggiare le nuove generazioni di ballerini e giovani coreografi. Oltre al prestigioso Gala Internazionale di Danza, da alcuni anni il Teatro ha promosso anche un progetto (Genesis) che finanzia e sostiene la nuova coreografia, offrendo la possibilità a giovani coreografi all’inizio della loro carriera di creare e presentare i loro lavori collaborando con una compagnia di danza professionale.
Dal 2008, la compagnia è diretta da Ovidiu Dragoman, che è stato primo ballerino del Serbian National Theatre di Novi Sad, e del Balletto Nazionale Sloveno di Ljubljana. Sotto la sua direzione, il Danubian Ballet ha realizzato numerosi tour internazionali riscuotendo ovunque un meritato successo.
Info 0381 82242 / www.comune.vigevano.pv.it