Sono OSCAR DE SUMMA e la compagnia ANAGOOR i vincitori ex equo del PREMIO RETE CRITICA 2016. Il Premio è stato assegnato ieri sera al Teatro Verdi di Padova dove si è svolta la fase finale, organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, nel corso della quale sono stati presentati – al Verdi e al recuperato Cinema Excelsior – gli spettacoli delle quattro compagnie selezionate.
Oltre agli spettacoli dei due vincitori (Stasera sono in vena dalla Trilogia della provincia per il salentino De Summa e L’italiano è ladro per i vicentini Anagoor) sono andati in scena Giuliano Scarpinato con Fa’afafine e la Piccola Compagnia Dammacco con Esilio.
Nel corso della serata, oltre al Premio alla migliore compagnia, sono stati assegnati anche i riconoscimenti per le altre due categorie che arricchiscono il Premio promosso da Rete Critica, l’associazione che riunisce in una struttura informale i siti e i blog di informazione e di critica teatrale, con una linea editoriale riconoscibile e continuità di lavoro:
Per il Miglior progetto di comunicazione: La tournée da bar – Davide Palla
Per il Miglior progetto organizzativo – Premio Sandra Angelini: Zona K – Milano
“Il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha accolto con grande piacere – ha sottolineato il Direttore, Massimo Ongaro – la fase finale del Premio Rete Critica 2016, che ha portato in scena quattro innovative proposte di alto livello e ha visto con soddisfazione tra i vincitori la compagnia veneta Anagoor, una conferma della qualità del nuovo teatro della nostra regione”.
La finale del premio ha costituito anche un’occasione per aprire uno spazio di riflessione su “La funzione pubblica del Teatro”. Parallelamente alla presentazione degli spettacoli si è infatti tenuto nel Foyer del Teatro Verdi un incontro nel corso del quale operatori, critici ed artisti si sono confrontati, a partire da quanto previsto dal decreto ministeriale che regola il settore, sulla fondamentale distinzione tra la missione del teatro pubblico e del teatro privato. Dalla discussione – hanno partecipato, tra gli altri, i direttori dell’ERT Pietro Valenti, del Metastasio di Prato Franco D’Ippolito e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Franco Però, Nicoletta Rizzato del Teatro Franco Parenti e Gianmaria Monteverdi dell’Elfo Puccini di Milano – sono emerse con particolare forza le difficoltà dei teatri pubblici a far fronte alla loro specifica responsabilità in termini di formazione culturale e coinvolgimento di nuove fasce di spettatori, vincolati da una pesante struttura burocratica, dall’incertezza normativa e dei flussi di finanziamento, dalla frammentazione dei rapporti con gli Enti Locali di riferimento, tutte condizioni che rendono problematica un’adeguata programmazione dell’attività.