Nell’ambito della Stagione concertistica 2016/17 dell’Orchestra di Padova e del Veneto, lunedì 19 dicembre, alle ore 20.45, si terrà nella Basilica di Sant’Antonio a Padova il Concerto di Natale che vedrà impegnato sul podio il Maestro Marco Angius, direttore musicale della Fondazione OPV, a cui si affiancherà, nel corso dell’esecuzione, il giovane mezzosoprano Beatrice Mezzanotte.
Organizzato con la collaborazione straordinaria del Comune di Padova, e con il sostegno di Cassa di Risparmio del Veneto e di Caffè Diemme, il concerto sarà dedicato alla memoria di Padre Enzo Paolo Poiana, scomparso prematuramente lo scorso agosto e che dal 2005 era stato il rettore della Pontificia Basilica del Santo.
Articolato e suggestivo il programma impaginato per l’occasione: attraverso una serie di “rielaborazioni” si ripercorrono infatti 400 anni di storia, da Monteverdi a Henze, in sintonia con il progetto “Il suono molteplice”, tema conduttore della 51ª Stagione concertistica OPV. Un crocevia di stili musicali che faranno viaggiare l’ascoltatore in un’ideale macchina del tempo.
La serata si aprirà con i Tre madrigali per orchestra di Claudio Monteverdi elaborati nel 1931 da Gianfrancesco Malipiero, massimo curatore dell’opera omnia monteverdiana nel Novecento. Queste pagine, attinte dal Settimo libro dei madrigali del 1619, non a caso intitolato Concerto, rientrano nel novero di quelle interpretazioni di musiche del passato che, nel rispetto della sostanza e della struttura degli originali, attraversano quasi tutta l’esperienza compositiva di Malipiero.
A questo primo ritratto incrociato di rara esecuzione in Italia, seguiranno le celebri Variazioni sopra un tema di Haydn op. 56a di Johannes Brahms, basate su tema che Franz Joseph Haydn aveva utilizzato in uno dei suoi divertimenti per strumenti a fiato, prendendolo in prestito da un antico corale di pellegrini, il Corale in onore di Sant’Antonio (una dedica esplicita alla Basilica di Padova). Si tratta della prima grande opera di Brahms dedicata all’orchestra e datata 1873: una specie di prova generale che precede il debutto della Prima sinfonia del 1876.
Un altro dialogo tra passato e presente, questa volta tra Ottocento e Novecento, è rappresentato dai Wesendonck Lieder di Richard Wagner, una sorta di laboratorio lirico anticipatore di alcuni momenti del Tristan und Isolde, che saranno eseguiti nell’elaborazione messa a punto da Hans Werner Henze nel 1976: una versione di particolare intensità emotiva ed espressiva. Il compito di restituire il senso di onirica sospensione della realtà e di desolata disperazione che esprimono i testi sarà affidato al giovane mezzosoprano Beatrice Mezzanotte.
Infine, l’esecuzione di tre celebri Corali di Johann Sebastian Bach orchestrati da Ottorino Respighi nel 1930 siglerà questo variegato concerto natalizio. Proposti per la prima volta alla Carnegie Hall di New York nel novembre 1931, questi brani originariamente concepiti per organo vengono trascritti per orchestra da Respighi in un’epoca di rifiorente gusto antiquario che predilige il recupero del repertorio musicale pre-ottocentesco.
Gli inviti gratuiti ancora disponibili per il concerto (fuori abbonamento) sono in distribuzione negli uffici dell’OPV in via Marsilio da Padova 19 (ore 10.00-18.00).
Info: www.opvorchestra.it, tel. 049 656848
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PROFILI
Beatrice Mezzanotte
Giovanissimo mezzosoprano italiano, si è diplomata in canto appena ventenne presso il Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Fermo sotto la guida di F. Gavarini e laureata in lingue e letterature moderne presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Si è in seguito perfezionata con L. Serra, I. Salazar, B. Manca Di Nissa, E. Moser, C. Desderi, L. Cuberli e, successivamente, con R. Scotto presso l’Opera Studio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Si è distinta in numerosi concorsi internazionali per poi risultare vincitrice della 69° edizione del Concorso “A. Belli” di Spoleto. È stata interprete dei personaggi di Vespetta in Pimpinone di Albinoni e Paolina ne Lo scherzo di Balducci (nella sua prima esecuzione in epoca moderna) per la Fondazione Lanari di Jesi, Angelina ne La Cenerentola di Rossini al Teatro Verdi di Firenze, al Teatro Argentina di Roma e al Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso, Rosina ne Il Barbiere di Siviglia di Rossini per il Teatro “La Vittoria” di Ostra, Grillo Parlante in Pinocchio di Bruni al Teatro Regio di Parma, Terza Dama in Die Zauberflöte di Mozart al Teatro Duse di Bologna e al Teatro Comunale di Modena. Recentemente si è esibita come protagonista femminile di Rosicca e Morano di F. Feo per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e come Seconda Dama in Die Zauberflöte di Mozart presso il Teatro dell’Aquila di Fermo. È stata inoltre interprete solista nella Fantasia op. 80 (Festival delle Nazioni) e nella IX Sinfonia di Beethoven (Auditorium Verdi di Milano), nella Petite Messe Solennelle di Rossini, nel Gloria di Vivaldi, nello Stabat Mater e nel Salve Regina di Pergolesi. È interprete attiva del repertorio musicale contemporaneo. È stata diretta, fra gli altri, da D. Rustioni, C. Poppen, M. Angius, T. Battista, F. Maestri, G. D’Espinosa, collaborando con i registi D. Michieletto, S. De Luca, Ricci/Forte, G. Sangati. Fra i suoi impegni imminenti, lo Stabat Mater di Pergolesi a Roma e Die Zauberflöte di Mozart a Fano e ad Ascoli Piceno.
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Marco Angius
Specialista nell’interpretazione della musica contemporanea, ha diretto Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Teatro La Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Verdi, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Lausanne, Orchestre de Nancy, Orchestra della Toscana, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam… Ha ottenuto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele (2007), compositore del quale ha inciso tutta l’opera per violino e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai; vanta inoltre una ricca discografia con titoli come Luci mie traditrici (Euroarts/Stradivarius), Cantare con silenzio e Stagioni artificiali di Salvatore Sciarrino, Die Kunst der Fuge di Bach, L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, Pierrot lunaire di Schönberg, Risonanze erranti di Nono (Shiiin)… Con l’Ensemble Intercontemporain ha inciso anche per Wergo (Adámek). Nel teatro musicale si ricordano: Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Wolfgang Rihm, Don Perlimplin di Bruno Maderna, La volpe astuta di Janáček, L’Italia del destino di Luca Mosca, Il suono giallo di Alessandro Solbiati, Alfred Alfred di Franco Donatoni. Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, dal settembre 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Tra i suoi libri: Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007), Del suono estremo (Aracne, 2014). Tra gli impegni più recenti l’inaugurazione della Stagione 2016/2017 al Teatro La Fenice con l’opera Aquagranda di Filippo Perocco; tra le prossime produzioni Káťa Kabanová di Janáček al Teatro Regio di Torino con la regia di Carsen, il Prometeo di Luigi Nono al Teatro Regio di Parma.
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Orchestra di Padova e del Veneto
Fondata nell’ottobre 1966, in 50 anni di attività OPV si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale (I.C.O.) operante in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e recite d’opera ogni anno, con una propria stagione a Padova, concerti in Regione, per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero. Peter Maag ne è stato direttore principale dal 1983 al 2001, mentre alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (Direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra. Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di Direttore musicale e artistico.Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, M. Argerich, V. Ashkenazy, R. Chailly, R. Goebel, P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, S. Richter, M. Rostropovich, K. Zimerman. Negli ultimi anni OPV si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di opere di Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Poulenc e Menotti. Nella Stagione 2015/2016, su invito di Marco Angius, l’Orchestra ha ospitato per la prima volta un compositore in residenza di alto profilo internazionale come Salvatore Sciarrino, con cui si è impegnata in commissione di nuovi lavori, attività didattica e divulgativa (il ciclo Lezioni di suono), produzioni video-discografiche. Sempre nel 2016, l’integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica. OPV è protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette. È sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto e Comune di Padova.