Il Teatro Stabile di Torino presenta al Teatro Gobetti, mettendolo in scena per quasi un mese, il nuovo lavoro di Juri Ferrini, regista del Progetto URT, una compagnia composta principalmente di giovanissimi attori diplomati alla Scuola dello Stabile, cresciuti artisticamente sotto l’ala del grande attore. La scena è vuota, pareti scure segnate dal lavoro di writer che prendono a prestito alcune frasi e parole dal testo del Bardo per darci subito l’idea di un futuro vicino, immediato, prossimo o appena passato, un presente che rivive vicende universali di uomini, donne e debolezze umane. Il Duca lascia il potere al suo Delfino Angelo, un irreprensibile magistrato dai saldi principi morali. E dopo la scena del passaggio di consegne, un sottobosco di figuri vestiti alla maniera contemporanea, presenta subito l’abietto mondo del volgo, comico, vociante, sconclusionato, cialtrone, inevitabile. Tra sentimenti nobili, passioni immediate, peccati morali, intrecci investigativi, danze macabre di morte, l’onestà del bargello, gags, comicità, il doppio binario morale innescato dalla regia semplice e lineare ideata da Ferrini funziona per la bravura degli attori, fra cui splendono l’ombroso Matteo Alì, nel ruolo di Angelo, la sorella del condannato, Rebecca Rossetti, precisa ed intensa in una candida interpretazione profonda e matura, e Raffaele Musella, granitico nell’angoscia e nella disperazione. Uno spettacolo in cui Ferrini scommette sui suoi giovani attori, alcuni ancora non totalmente convincenti, ma realizzando una regia che mette in luce talenti di cui sentiremo parlare, nella sua semplicità e linearità, senza trovate sceniche o finzioni scenografiche: al centro ci sono gli attori e le parole del Bardo, nella mirabile traduzione di Cesare Garboli. Un omaggio a Shakespeare e alle giovani leve del nostro teatro: coraggioso e lungimirante, Misura per Misura di Ferrini, avvince per la trasparenza e l’intensità, qualità rare in un tempo ricco di superficiali forme vuote.
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MISURA PER MISURA
di William Shakespeare
con Jurij Ferrini, Elena Aimone, Matteo Alì, Lorenzo Bartoli, Gennaro Di Colandrea, Sara Drago, Francesco Gargiulo, Raffaele Musella, Rebecca Rossetti, Michele Schiano di Cola, Marcello Spinetta, Angelo Tronca
regia Jurij Ferrini
scene Carlo De Marino
costumi Alessio Rosati
luci Lamberto Pirrone
suono Gianandrea Francescutti
regista Assistente Marco Lorenzi
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale