Quando si è piccoli si vorrebbe diventare grandi e, quando finalmente si diventa grandi, ci piacerebbe tanto tornare piccoli. Sì perché essere grande o piccolo non è solo un metro di misura, ma un modo di vedere il mondo, un modo di stare nelle cose.
“Storia di un armadio” della compagnia La Baracca, andato in scena al Teatro Testoni Ragazzi di Bologna è una storia di grandi e di piccoli, per raccontare come “il grande e il piccolo” non siano un valore, ma semplicemente uno stato. Un armadio in continua trasformazione è il motore di un gioco che accende l’immaginazione attraverso degli escamotage: si trasforma, si plasma e in un gioco di immagini e parole racconta l’incontro di un uomo col mondo che lo circonda.
Roberto Frabetti che ha curato i testi e la regia dello spettacolo del quale, per altro, è unico interprete in scena e conduce i piccoli spettatori alla ricerca del “grande”. Lo fa prima facendo comparire un enorme albero dall’armadio e con esso tanti animali come uccelli, farfalle, bruchi. Nessuno di essi però è abbastanza grande da catturare appieno lo stupore del protagonista che decide di continuare la sua ricerca per riuscire a vedere qualcosa di ancora più grande. Ed è proprio un bruchetto a indicargli la via, dicendogli che sulle montagne esiste un animale davvero grande. Ed ecco che come per magia, si aprono le ante dell’armadio, dietro le quali è nascosto un magnifico paesaggio di montagna con alte cime, casette, prati sconfinati, nuvole, pioggia, sole e le mucche, i grandi animali di cui parlava il bruchetto, che saltellano da una cima all’altra.
Le mucche sono belle e sono anche grandi, ma non abbastanza per il nostro piccolo eroe che vuole vedere un animale ancora più grande. Mentre la sua ricerca continua sarà sempre l’armadio, come un cappello magico, a trasformarsi questa volta in un elefante, un animale davvero enorme che invita con il suo sederone e le sue zampe grosse a cercare un animale ancora più grande di lui. Impossibile, pensa il protagonista, ma ecco che seguendo l’elefante, si ritrova in una caverna buia e finalmente l’armadio diventa un enorme dinosauro. Questo sì che è l’animale più grande che sia mai esistito! “Ma Tu sei sempre stato così grande?” Chiede il nostro amico. No, risponde il dinosauro, “anch’io un tempo sono stato piccolo”.
Una storia ricca di fascinazioni, resa ancora più speciale da questo speciale armadio delle meraviglie, che racconta come grande e piccolo non siano punti di vista e che tutto può cambiare, tutto muta e si trasforma. Un viaggio alla scoperta del mondo, delle sue infinite meraviglie, raccolte tutte, per l’occasione, nell’armadio più sorprendente che si sia mai visto.