Continua la stagione 2016/17 del Teatro Abitato, condotta dalla Piccola Compagnia della Magnolia. Si tratta, anche questa volta, di un’operazione molto interessante: un Romeo e Giulietta come non lo abbiamo mai visto. Siamo nel quarto centenario dalla morte del grande drammaturgo inglese, e quindi questa particolare versione del “Romeo e Giulietta” verrà interpretata e diretta dal Teatrino Giullare, coprodotto dall’Università degli Studi di Verona. Si utilizza il testo del primo In-Quarto pubblicato a Londra nel 1597, ed è allestito per la prima volta in Italia.
“Esistono due versioni di “Romeo e Giulietta”: quella che i filologi chiamano Q2 ovvero la versione comunemente conosciuta, quella che viene usualmente tradotta, stampata e messa in scena; e una versione antecedente denominata Q1, normalmente trascurata, ma che, secondo recenti studi, in considerazione del fatto che presenta molti tagli sul piano verbale, aggiustamenti drammaturgici e contiene molte più indicazioni di azione scenica, è presumibilmente quella che andò in scena ai tempi di Shakespeare, allestita dalla sua stessa compagnia”.
La compagnia emiliana Teatrino Giullare conduce una ormai ventennale ricerca sul testo teatrale e sul lavoro dell’attore che le ha valso il Premio Nazionale della Critica, il Premio Speciale Ubu, il Premio della Giuria Mess Festival di Sarajevo, il Premio Hystrio-Altre Muse 2011.
Con i suoi spettacoli ha toccato 33 paesi nel mondo (Europa, Canada, Argentina, Uruguay, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Egitto, Marocco, Colombia, Venezuela…).
Ciò che si vuole fare con quest’operazione, che si avvale tra l’altro della collaborazione di Silvia Bigliazzi, Docente all’Università di Verona, che ha tradotto il testo in italiano per la prima volta (è già traduttrice del “Romeo e Giulietta” Q2 per la casa editrice Einaudi), è far conoscere ed apprezzare anche questa versione shakespeariana, inedita e mai sino ad ora rappresentata in Italia.
Il pubblico, numeroso, scalpitava nell’attesa. Attesa che, occorre dirlo subito, è stata disattesa. L’attrice non stava bene, era febbricitante, e fra la scelta di annullare lo spettacolo e quello di ridurlo e rimaneggiarlo per esigenze interne, ha prevalso la seconda. Ne è venuto fuori una messinscena poco interessante, mai in sintonia con il pubblico, raramente apprezzata e comprensibile solo a chi conosceva bene il testo. E quindi questo giudizio si avvale di ciò che si è sentito in sala, poco pathos, momenti lunghi ed un battimani finale scialbo e dovuto soprattutto al riconoscimento del lavoro fatto e non delle emozioni trasmesse.
Ed è un peccato perché il Teatrino Giullare è per palati fini. Utilizzano soprattutto degli oggetti nella loro ricerca, oggetti costruiti nel laboratorio del teatro, che sono a loro volta frutto di ricerche particolari, come per esempio le maschere usate in questa operazione. Particolari e leggere, permettevano di essere indossate in grande numero contemporaneamente e l’effetto era di storpiare in modo interessante l’espressione facciale dell’attore. Da sottolineare la originalità del mobile che occupava tutta la scena, una sorta di specchiera da camerino, completa di tavolo e cassetti. Lo specchio, a seconda della luce che veniva usata, diventava trasparente o rimandava l’immagine di chi gli stava di fronte e questo permetteva di avere due spazi distinti, davanti o dietro.
“Molte le novità di questa stagione teatrale avviatasi nel mese di ottobre: dall’ampliamento delle riduzioni sul biglietto, alle tre vantaggiose nuove formule di abbonamento (direttamente acquistabili in biglietteria), all’attivazione di un servizio di babysitting durante gli spettacoli serali (con prenotazione anticipata), in collaborazione con l’Associazione C’era una volta. Si confermano inoltre gli incontri con gli artisti al termine degli spettacoli serali, le merende pomeridiane della domenica pomeriggio per i bambini in collaborazione con NovaCoop-Avigliana, le matinée a teatro per le scuole e i corsi di teatro trimestrali per grandi e piccoli, condotti dagli artisti della Piccola Compagnia della Magnolia.”
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ROMEO E GIULIETTA
Uno spettacolo di Teatrino Giullare
Regia e interpretazione Teatrino Giullare
Traduzione italiana Silvia Bigliazzi
Produzione Teatrino Giullare
Commissionata e coprodotta dall’Università degli Studi di Verona