Ritorna a Roma The Art of Brick, la sorprendente mostra allestita negli spazi dell’Auditorium Expo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma: oltre settanta le opere dell’artista statunitensee, il newyorkese Nathan Sawaya realizzate interamente con i caleberrimi mattoncini Lego.
Inaugurata lo scorso 9 dicembre, la mostra torna a Roma dopo il successo sorprendente dello scorso anno (con oltre 120mila presenze) arricchita di nuove sculture: sono più di un milione i mattoncini LEGO®, utilizzati per la realizzazione di una mostra in grado di sorprendere trasversalmente il pubblico più diverso abolendo anche le fasce d’eta.
Nathan Sawaya, artista statunitense nato nello stato di Washington, è laureato in legge, ma ha abbandonato una carriera avviata da avvocato per dedicarsi a tempo pieno alla sua passione e diventare un artista di mattoncini LEGO che realizza all’interno dei suoi studi di New York e di Los Angeles.
“Mi piace vedere le reazioni della gente alle opere d’arte create da qualcosa con cui hanno familiarità. Voglio elevare questo semplice giocattolo ad un ruolo che non ha mai occupato prima. Spesso mi chiedono dove prendo l’ispirazione, ma le idee possono venire in ogni modo” ha spiegato l’artista parlando della sua passione spiegando come riesca a manipolare i mattoncini quadrati con gli angoli netti e definiti che finiscono per diventare curvi attraverso le sue opere.
Dopo la prima mostra del 2007, la sua fama si è ormai consolidata tanto che proprio la sua ultima mostra ha ottenuto il placet della CNN che ha incluso Art of the brick come una delle dieci mostre da vedere al mondo.
Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse sale che spaziano dai grandi classici in autentiche e mirabili rivisitazioni, dalla scultura classica, dalla Nike di Samotracia alla Venere di Milo, dai capolavori del Rinascimento come il David di Michalangelo, dai bisonti della Grotta di Lascaux, fino all’Urlo di Munch o al Bacio di Klimt che diventa tridimensionale.
Nella sala “omaggio al classici” spazio a un’incredibile riproduzione della Gioconda di Leonardo Da Vinci che appare sfocata (quasi con immagine in pixel) in vicinanza per assumere contorni delineati solo in lontananza, stesso effetto ottenuto con l’autoritratto di Rembradt che arricchisceil gruppo dei fiamminghi come La Ragazza con l’orecchino di Perla di Vermeer, nei coniugi Arnolfini di Van Eyck.
“L’arte è indispensabile. In questa mostra vedrete tutto ciò che mi rende felice: spero che la mostra vi spinga a creare, perché tutto può essere arte. Io ho scelto i Lego perché mi divertono e perché non l’ha mai fatto nessun altro” ha dichiarato l’artista.
Fra le creazioni più imponenti (che farà impazzire i bambini) l’enorme scheletro di T-Rex costruito con oltre 80.000 mattoncini, ma anche una parte pop con figure (anche rivisitate) di uomini (anche inquietanti e dal tocco un po’ onirico.
Alla fine della mostra zona interattiva per invitare i visitatori, grandi e piccini, a esprimere la propria creatività utilizzando i LEGO. Fino al 26 febbraio 2017 – info: Info: promozione@musicaperroma.it – www.auditorium.com