un progetto di Lagartijas tiradas al sol
con Gabino Rodrίguez
co-direzione Luisa Pardo
disegno luci Sergio Lopez Vigueras, video Chantal Penalosa, Isadora Carlos Gamboa, Francisco Barreiro
traduzione Ilaria Carnevali
produzione Lagartijas tiradas al sol (Durango),
Marche Teatro in collaborazione con consulenza artistica Festival Belluard Bollwerk International
spettacolo in lingua spagnola con sovratitoli in italiano
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Cosa significa democrazia in Messico oggi, se 50 milioni di persone vivono con il salario minimo?
Cosa ci aspettiamo dalla democrazia e dalla politica, se l’economia condiziona le scelte dei governi e l’immaginario di tutti?
Partendo da questa premessa Tihuana mette in scena l’avventura di Gabino Rodriguez, che per sei mesi si è trasformato in Santiago Ramirez, abitante di Tihuana (bassa California), operaio assunto con il salario minimo in una fabbrica della zona.
Con l’aiuto di grandi disegni e di immagini proiettate su una lavagna luminosa, il protagonista racconta gli stenti, i limiti, la chiusura del mondo di chi non ha soldi per evadere, per vedere, per conoscere, o solo per immaginare un’altra vita, ma racconta anche le speranze, le rinunce, l’amicizia, la solidarietà. L’attore ha abbandonato il lavoro prima della scadenza dei sei mesi perché ha perso il documento d’identità fittizio, ma ha lasciato in regalo ai ragazzi con cui viveva un’ora di taxi pagato per raggiungere il mare. Un mare sconosciuto, vicino, eppure impossibile da raggiungere perché è sempre mancato il denaro per andarci.
Essere qualcun altro, Cercare di vivere la vita di un’altra persona, farsi passare per qualcun altro. Non è questo il Teatro?
Tijuana – che ha debuttato per la prima volta in Italia ad Ancona, alla recente edizione di Inteatro Festival curato da Marche Teatro – è parte di un progetto, composto da tre capitoli (Tijuana, Veracruz e Santiago Amoukalli), che pone al proprio centro il tema della democrazia in Messico. Veracruz riguarda la trasformazione ambientale, politica e sociale di una piccola città di provincia e dello stato di Veracruz; Santiago Amoukalli, installazione performativa che si interroga sul funzionamento della “democrazia messicana” in una comunità che parla un’altra lingua, ha un’altra storia e un alto livello di emarginazione.
La compagnia messicana “Lagartijas tiradas al sol” (lucertole stese al sole), viene fondata nel 2003 da Luisa Pardo e Gabino Ramìrez, che danno vita a progetti di drammaturgia secondo parametri lontani dal teatro tradizionale. basati sulla ricerca storica e sull’utilizzo del metodo autobiografico, ponendo al centro del proprio lavoro la scrittura del rapporto tra storia individuale e collettiva.
Il loro è un teatro politico-documentario, basato su ricerche d’archivio e storiche anche molto vaste come, ad esempio, Asalto al agua trasparente, racconto della storia dell’acqua in Messico dagli Atzechi ai nostri giorni. Poi è stata la volta di El rumor del incendio, progetto sulla guerriglia in Messico negli anni 60 e 70 del secolo scorso, quindi di Derretiré con un cerillo la nieve de un volcàn, storia del Partido Revolucionario Institucional, dalla sua fondazione al 2000 fino a Mexico ambulante 2015 e a Està escrite in sus campos, risultato di un lungo lavoro di indagine storica sul narcotraffico iniziato nel 2011.
Tra le maggiori compagnie del teatro messicano, “Lagartijas tiradas al sol”, si afferma anche all’estero, partecipando ai maggiori festival internazionali europei e americani.
Il suo lavoro ruota intorno ai concetti di biografia, documento, storia, ma si serve di tutti i mezzi dell’arte scenica per miscelare finzione e realtà con l’utilizzo di blog, documentari e laboratori di ricerca.
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PREZZi
intero: I, II, III settore 15€, IV settore 10€
ORARIO: h 20.30
DURATA: 75 min.
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INFO
Tel: 02 59 99 52 06; biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Fb: http://www.facebook.com/teatrofrancoparenti
Tw: http://www.twitter.com/teatrofparenti
Sito: http://www.teatrofrancoparenti.it
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