Testo Rodolfo Ciulla
Regia Alessia Punzo
Con Selene Demaria e Alessia Punzo
Video Christian Zecca
Foto Antonio Occhiuto
Grafica Pomilio Art Studio
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Il teatro spesso va di fretta come un po’ tutto il resto del mondo!
Non solo il teatro delle grandi produzioni, che tralasciano a volte la sostanza profonda di quello che va in scena, prese come sono a sfornare, con poco tempo o poco denaro, spettacoli ed eventi per il grande pubblico, alimentando così l’accontentarsi generale; ma rischia di andare di fretta anche il “teatro giovane”, nel momento in cui la ricerca della strada per realizzare finalmente qualcosa diventa così spasmodica da sovvertire l’ordine dei valori. Anche noi giovani teatranti siamo presi dalla frenesia di dover realizzare assolutamente qualcosa; di mostrare un prodotto a più pubblico possibile; di trovare i fondi per portare avanti un’iniziativa e così via. Ci rode l’ansia di dover fare, fare in continuazione per sentire di essere vivi (nel mondo e nel mondo del teatro). Diventiamo anche noi parte di un mondo schizofrenico, le cui bussole preferite sono la mente, la paranoia, il risultato e la paura di quello che sarà.
Anche molte persone che non hanno niente a che fare con il teatro conoscono e vivono quotidianamente questa corsa alla superficialità. Questa tendenza a “rotolare nella vita”. Una vita fatta da tanti “giorni qualunque”.
Ma se ci prendessimo un momento?!
Per spostare l’attenzione dal caos a qualcosa di più interiore, che ci appartiene. Per respirare quello che siamo davvero. Per sentire profondamente cosa ci lega a quello che amiamo o diciamo di amare.
Sofia, la nostra protagonista, vive proprio uno di questi momenti liberatori, passando dall’ansia per la sua vita di giovane attrice, al viaggio in una realtà magica, che la riporterà su un piano di vero amore. Ed è proprio la scoperta di una radice d’amore, di un calore umano e poetico, a far sì che i nostri giorni non passino come inosservati “giorni qualunque”.
Questo e altro ancora succede nello spettacolo del giovane gruppo Esperimente, attivo già da tre anni a Milano, ma al primo debutto ufficiale. Hanno scelto un luogo magico e una poetessa altrettanto speciale come madrina: Alda Merini e lo spazio a lei dedicato in Via Magolfa 32. Lo spazio risuona dell’aura e della poetica della grande Alda Merini, grazie alla capace e brillante presenza delle due attrici, Selene Demaria e Alessia Punzo, quest’ultima anche regista della pièce, e al testo di Rodolfo Ciulla, giovane drammaturgo Paolo Grassino. I tre ragazzi regalano al pubblico della Casa delle Arti un viaggio suggestivo, emotivamente coinvolgente, non senza momenti di fresca riflessione, che illumina per un attimo con una lanterna colorata le strade che ognuno di noi, attore e non, sta percorrendo.