di Annibale Ruccello
regia di Luca de Bei
con Margherita Di Rauso, Giulio Forges Davanzati, Lorenzo Grilli
scene Fancesco Ghisu
costumi Lucia Mariani
disegno luci Marco Laudando
produzione Ma.Di.Ra
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Week end, scritto nel 1983, è l’ultimo testo della trilogia (assieme a Notturno di donna con ospiti e Le cinque rose di Jennifer) che Annibale Ruccello definiva teatro da camera. È, come in altri suoi testi, ancora la storia di una solitudine, di uno spaesamento, di uno sradicamento culturale che si trasforma nel corso della vicenda in un’alienazione che ha dunque radici nel sociale oltre che nel privato.
Da molti è considerato il testo più perfetto e più profondo del drammaturgo campano anche se, curiosamente, è una delle sue opere meno frequentate (se ne ricorda soprattutto e quasi esclusivamente l’edizione diretta da Ruccello stesso nell’86 e interpretata da Barbara Valmorin e un’altra sempre con la Valmorin diretta da Daniele Segre nel ‘95).
Storia che vive di un affascinante miscuglio di quotidianità, di rimembranze, e di pulsioni inconsce, Week end ci racconta il fine settimana di Ida, un’insegnante quarantenne afflitta da un handicap fisico (una malformazione al piede che la fa zoppicare).
La donna abita in una periferia romana ma è originaria di un piccolo paese del napoletano di cui si sente irrimediabilmente orfana. Il sud da cui proviene però, sebbene in qualche modo agognato nel ricordo, è un sud a sua volta infelice e mai riscattato, seppur di sapore antico, quasi mitologico.
In queste due grigie giornate in cui è compreso l’arco narrativo del testo, ida impartisce ripetizioni a un goffo studentello, accoglie in casa un giovane idraulico e vive, o crede di vivere, con entrambi gli uomini esperienze sessuali liberatorie ed estreme, con rito sacrificatorio finale. È una storia al tempo stesso di verità e di rappresentazione che riesce a raggiungere lo spettatore proprio in virtù delle emozioni che mette in gioco e della tecnica drammaturgica costantemente in bilico tra realtà e sogno.
«Margherita Di Rauso, da molti anni comprimaria di infallibile bravura, ha così modo di scavare proficuamente in una creatura dalle molte sfaccettature – la vernice di rispettabilità, il retroterra paesano da cui costei si è emancipata ma che riemerge nei momenti di tensione, la sensualità che si libera in un momento di baccante; ed è di volta in volta dimessa e sexy, ispida e allettante, spaventata e aggressiva. È l’eccellente interprete della pièce scritta da Ruccello. Con lei Giulio Forges Davanzati e Brenno Placido (sostituito nell’autunno 2016 da Lorenzo Grilli) nei panni delle sue vittime».
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Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano
Martedì/sabato ore 21, domenica ore 16.30
Info e prenotazioni 02/0066.06.06
PREZZI: Intero 32.50€ – Martedì 21.50€ – Ridotto giovani e anziani 17 €
www.elfo.org