Milvia Marigliano, diretta da Peppino Mazzotta approda Venerdì 3 febbraio, ore 21 (unica data) sul palco del Teatro Cantiere Florida con Ombretta Calco, il suggestivo e intenso monologo scritto da Sergio Pierattini, dove interpreta una donna non più giovane impegnata a ricucire gli strappi di un’esistenza difficile e bellissima, a fare i conti con i propri fallimenti e a ritrovare la strada verso una felicità altra, possibile. Peppino Mazzotta – regista di «Ombretta Calco», atto unico di Sergio Pierattini considerato uno dei pochi autori italiani capace di catturare l’immediatezza e la vivacità del parlato quotidiano – comincia le sue note di regia ponendo una serie d’interrogativi: «Chi è Ombretta Calco? Perché si è seduta su una panchina in una giornata torrida di luglio, a pochi passi dal portone di casa sua? Perché deve ripercorrere gli eventi sensibili della sua vita scavando ossessivamente nei ricordi? E perché deve ingaggiare, sotto il sole cocente, un duello con se stessa come se fosse una resa dei conti?». E così conclude individuando e mettendo a fuoco le ragioni profonde di questo testo: «Alla fine del viaggio, come premio per questa ricostruzione meticolosa, buffa e straziante, c’è la risposta o la felicità. Una felicità non eclatante. Una felicità tragica, semplice, minima, discreta e necessaria». L’intero spettacolo è una metafora. Ombretta Calco è ciascuno di noi. Ed è racconto di una ostinata ricerca della felicità e al tempo stesso di una solitudine grande, interiore e drammatica, raccontata come un viaggio fantastico, avanti e indietro nel tempo, di una donna non più giovane, raccogliendo i frammenti che la memoria le suggerisce, ritrovando dolorosi momenti e avare gioie. Ed è proprio con un simile quadro che coincide la straordinaria prova d’attrice di Milvia Marigliano, improntata a un realismo robusto che, però, imbocca sistematicamente una via di fuga verso l’inespresso, collocandosi – per l’appunto in sospeso – fra una dimessa quotidianità e un altrettanto umile delirio. Sola, su una panchina sospesa nel vuoto, Milvia Marigliano da vita al suo lungo soliloquio che si trasforma in un affannoso dialogo di una donna con se stessa e con altre persone di cui non udiamo la voce, ma cogliamo l’invisibile presenza. Ombretta ha davanti il vuoto di una vita che le è sembrata piena ed era invece illusione. Sola su quella panchina sospesa, la protagonista, è volutamente una figura normalissima, l’emblema, la quintessenza di un’assoluta normalità, è la piccola eroina di un tempo consumato e di una battaglia non vinta. Ma nemmeno persa, se un briciolo di felicità le rimane nel cuore e nella mente per l’ultimo messaggio, silenzioso e segreto. Una vita raccontata in quasi un’ora, come in un flusso di coscienza, costruendo personaggi che sembrano avere corpo e voce, che si materializzano nella sua e nostra fantasia. Ombretta ripercorre i fatti e gli incontri salienti della sua vita. Tra ricordi, dialoghi immaginari, sensazioni e confessioni, si materializzano le persone che hanno attraversato la sua esistenza: il fratello Mauro, i due mariti, i nipoti, il padre e, soprattutto, la madre, trovata un giorno sulle scale, colpita da un ictus. Attraverso quei dialoghi che s’intervallano a ricordi, a impressioni provate e frettolosamente dimenticate, a confessioni mai osate prima, prendono forma i contorni di una vita normalissima, ma, come tutte le vite vissute intensamente, piena di momenti importanti, in cui tutti possono, in qualche modo, riconoscersi. Dalla memoria riemergono le presenze di uomini spesso insignificanti e meschini, e di donne forti e di carattere. E così Ombretta, nel fluire delle parole, racconta la sua vita, prendendo sempre più coscienza delle scelte compiute, la maggior parte azzeccate, che le faranno apparire il futuro, forse, ancora apprezzabile, e da consumare con gioia. L’allestimento, presentato da Rossosimona in collaborazione con Officine Vonnegut, si avvale delle scene a cura di Roberto Crea, i costumi di Rita Zangari, il disegno luci di Paolo Carbone.
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Teatro Cantiere Florida
via Pisana 111/Rosso Firenze
Info e biglietteria tel.055 7135357/ 055 7130644
Cantiere.florida@elsinor.net
biglietti 15 / 9 euro