Il primo appuntamento del 2017 con la 51ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è in programma giovedì 12 gennaio, alle ore 20.45, all’Auditorium Pollini di Padova. Sul podio salirà il Maestro Sergio Alapont, una delle personalità più interessanti del panorama direttoriale europeo.
Alapoint dirigerà le Siete canciones populares españolas di Manuel de Falla nell’orchestrazione di Luciano Berio, proseguirà quindi con la Suite n. 1 da El sombreros de tres picos e El amor brujo, sempre di de Falla, per concludere il programma con il Capriccio spagnolo di Nikolaj Rimskij-Korsakov. Tutte pagine improntate a uno spagnolismo musicale che sono chiaramente nelle corde del direttore originario di Granada. Le Siete canciones e gli interventi vocali dell’Amor brujo saranno affidati alla voce di Cristina Zavalloni, mezzosoprano, compositrice, figura poliedrica di musicista capace di spaziare dal belcanto al jazz.
“Il suono molteplice”, tema conduttore di questa stagione concertistica, ritorna così in apertura di concerto, nella rielaborazione orchestrale delle Siete canciones populares españolas (Sette canzoni popolari spagnole). Scritte nel 1914 per pianoforte e orchestra ed eseguite per la prima volta nel febbraio 1915 a Madrid, sono un esempio di reinvenzione da parte di de Falla del canto popolare e del folclore musicale spagnoli. Tuttavia, le due versioni orchestrali che capita spesso di ascoltare in concerto non sono opera sua: la prima, dovuta a esigenze editoriali, risale al 1922 ed è anonima; la seconda, del 1978, è quella approntata da Luciano Berio e sarà eseguita dal Maestro Alapont. Una creazione completamente originale di de Falla è invece El sombreros de tres picos (Il cappello a tre punte), il balletto composto nel 1919 di cui all’Auditorium Pollini verrà eseguita la suite n. 1: una musica vividamente andalusa, anche se le melodie e i ritmi popolari non sono mai citati testualmente. Ed è interamente di Falla l’inesauribile inventiva, degna di Ravel, con cui vengono ricavati dall’orchestra sempre nuovi colori. Toni più cupi e violenti costituiscono il fascino del balletto El amor brujo (L’amore stregone), “gitaneria” musicale concepita nel 1915: una delle partiture più trascinanti di Falla, animata da canti popolari andalusi, da ritmi travolgenti e timbri accesi, ora misteriosi e barbarici, ora brillanti. Stregoneria, passione, possessione amorosa: la Spagna dell’Amor brujo è un luogo senza tempo, ancestrale e magico. Le composizioni di de Falla costituiscono una delle testimonianze più significative del cosiddetto spagnolismo musicale: fenomeno divenuto una vera e propria moda compositiva grazie anche a lavori tardo ottocenteschi come il Capriccio spagnolo op.34 di Rimskij-Korsakov (1887), che chiuderà il concerto diretto da Sergio Alapont. Il compositore russo riproduce in questa composizione la ricchezza di colori e ritmi propria della musica popolare iberica. L’orchestra è trattata con grande virtuosismo e i risultati sono estremamente brillanti: magari un po’ esteriori, per ammissione dello stesso Rimskij, ma di grande effetto.
Come di consueto il giorno del concerto, alle 10.30, sempre all’Auditorium Pollini, sarà aperta al pubblico la prova generale: biglietto intero euro 7, ridotto studenti euro 3.
La 51ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è realizzata con il sostegno della Fondazione Antonveneta.
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Per i Tamburini
Giovedì 12 gennaio 2017, ore 20:45
Auditorium C. Pollini
51a Stagione concertistica “Il suono molteplice”
Direttore, Sergio Alapont
Mezzosoprano, Cristina Zavalloni
Manuel De Falla/Luciano Berio Siete canciones populares españolas
Manuel De Falla El sombrero de tres picos, Suite n. 1
El amor brujo
Nikolaj Rimskij-Korsakov Capriccio spagnolo