di William Shakespeare
regia, scene e luci Giuseppe Scutellà
aiuto regia, costumi Lisa Mazoni
con la compagnia Puntozero composta da giovani detenuti e non
produzione Puntozero, Istituto Penale Minorile Beccaria
con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Marazzina
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Creato dai giovani attori detenuti del carcere minorile Beccaria con alcuni coetanei, sotto la direzione di Giuseppe Scutellà, il Sogno di Shakespeare diventa per i suoi interpreti l’occasione per conoscere altri mondi e per viaggiare oltre la situazione contingente.
Puntozero è una compagnia anomala, composta per tre quarti da giovani attori detenuti. Le prove sono in carcere e carcere significa sbarre, ambienti angusti e ritmi vitali decisi da terzi.
“In questo contesto il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, dove fantastico e reale si intrecciano, ci è sembrato potesse offrire un utile esercizio di fantasia che ha permesso agli attori di conoscere nuovi mondi” spiega il regista, Giuseppe Scutellà “E’ in questo recitare nuovi ruoli e creare nuovi contesti che il teatro in carcere esprime tutta la sua forza dirompente; iniziare dalle tavole del palcoscenico per spostarsi nel più grande teatro della vita”.
Dietro le quattro mura chiamate prigione la rieducazione del detenuto passa anche e soprattutto attraverso l’acquisizione di nuove competenze che permettono e facilitano la rielaborazione del reato. Il teatro è uno di questi strumenti facilitatori.
Continua Scutellà “Come possiamo pensare di rinchiudere dei giovani e di chiedere loro di riflettere sul proprio agire senza dare gli strumenti utili e necessari per farlo? La nostra è una società complessa e poco trasparente, dove spesso l’eccesso di informazioni è confuso con la qualità delle stesse, dove diventa difficile dare le “giuste istruzioni” ai nostri figli per tenerli lontani dal rischio devianza ed è ingenuo pensare che il buon senso li tenga lontani dal reato. E una volta reclusi come si può pretendere che i giovani detenuti rielaborino il loro reato e si reinseriscano nella società senza indicar loro la strada? Strada che a volte neanche noi adulti sappiamo tracciare o prefigurarci. Allora dove cercare questi punti cardinali? Vent’anni di teatro e carcere avvallano quanto sopra. Fermamente convinti che la cultura possa essere chiave di volta per il cambiamento, noi proponiamo Shakespeare.
Per noi mettere in scena Sogno è una buona occasione per scoprirci e indagare su ciò che siamo e su come agiamo. Da questo vogliamo imparare ad agire e non essere agiti dalle circostanze. Abbiamo cercato di dare una nostra lettura del Sogno, ma siamo sicuri che il dramma ci legga meglio di quanto noi stessi possiamo fare.
Su questa strada ci siamo incamminati e ciò che ne è venuto fuori è uno spettacolo che si inserisce nel solco registico di scuola strehleriana dove la “tradizione” è di per sé sperimentalismo e dove la semplicità è il punto d’arrivo. Sotto l’egida di due mentori: Strehler e Bloom.”
In scena i giovani attori della compagnia Puntozero, attori detenuti e non, che con i loro vissuti danno forza e spessore ai personaggi e alle situazioni della commedia.
L’associazione Puntozero ha potuto realizzare questo progetto anche grazie al prezioso lavoro e sostegno dell’Amministrazione della Giustizia Minorile.
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Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), dall’1 al 5 febbraio 2017
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Orari: mercoledì e venerdì 20.30; giovedì e sabato, 19.30; domenica 16.
Per le Scuole: mercoledì 1, giovedì 2, venerdì 3 febbraio 2017 ore 10.30
Prezzi: posto unico 8 euro
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216 e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it
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Durata: 120 minuti senza intervallo
Prezzi: posto unico 10 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv