Di Andrea Buzzetti, Enrico Montalbani e Carlotta Zini
Con Andrea Buzzetti e Carlotta Zini
Realizzazione grafica e disegni di Enrico Montalbani
Struttura scenografica di Vanni Braga
Costumi di Tanja Eick
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Poesia. Magia. Fantasmagoria. Stupore. Il tutto condito con pochi ingredienti che esaltano la storia e la rendono ancora più magica. Una semplicità costruita alla perfezione, dietro la quale si nasconde un lavoro complesso. Il risultato è “Una storia sottosopra” la nuova produzione della compagnia La Baracca, andato in scena al Teatro Testoni Ragazzi, nella quale due personaggi inscenano un incontro poetico, aiutati da un amico in comune: un piccolo e simpatico gatto rosso che diventa il fil rouge di tutta la narrazione.
La storia si snocciola attraverso una serie di gesti esaltati dalle musiche, dai rumori e dai disegni ideati e realizzati da Enrico Montalbani che, seppur nella loro semplicità, riescono nel loro intento di catturare i piccoli spettatori e anche i grandi ne restano ammaliati.
Sulle note di “If I could be with you” di Louise Armstrong i personaggi si muovono su lati opposti, all’interno di una struttura a due piani, osservando le cose da punti di vista diversi e uniti dall’amore per un gattino che li coccola, li cerca e fa loro compagnia. La musica non solo introduce l’atmosfera della storia ma ne dà anche una connotazione temporale. Sì perché le note diffuse, insieme agli abiti dei protagonisti, ci portano subito con la mente ai primi decenni del Novecento. Anche la scelta di non far parlare i personaggi, ma di creare senso solo attraverso la mimica, l’azione, ci riporta ai film muti, come “Monello” o “Luci della ribalta” di Charlie Chaplin.
I due personaggi vivono una vita abitudinaria, fatta di piccole certezze, di gesti quotidiani che si reiterano, da cui trapela una sorta di paura per l’esterno ma anche molta curiosità e desiderio di incontrare gli altri. Poi un bel giorno i due protagonisti, complice la scomparsa del gattino, si incontrano ed escono dal loro guscio. Iniziano il loro viaggio, un viaggio di scoperta, non solo del prossimo ma anche di se stessi, affrontano così la città con le sue mille opportunità ma anche con i rischi che essa comporta, si perdono negli immensi prati di un meraviglioso parco che, come per magia, diventa un fiumiciattolo nel quale diventa bello immergere e sentire l’acqua gelida.
Uno spettacolo sorprendente per la sua continua evoluzione e trasformazione visiva, dove gli spazi e gli oggetti cambiano aspetto a seconda di chi guarda. Gli spazi si capovolgono, i punti di vista si incrociano in uno spazio che si rovescia in continuazione in cui non servono le parole, perché la storia che viene magistralmente raccontata attraverso i gesti, gli sguardi, le azioni e attraverso i disegni su fogli di carta bianca che connotano lo spazio e arricchiscono la storia.
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