Indovina chi viene a cena, si potrebbe dire. Nel celebre film del 1967, una giovane ragazza bianca e un medico afroamericano devono superare le diffidenze delle rispettive famiglie per potersi sposare. Anche in “La Famiglia Transylvania”, messo in scena al Teatro Sette di Roma dalla compagnia “Un Teatro da Favola”, c’è un matrimonio difficile da accettare. È quello tra la dolce vampira Ella, figlia amatissima del Conte Dracula, e il bel giovane Finn Trapper, rampollo di buffi aristocratici londinesi. Qui non ci sono bianchi e neri come nel film, ma umani e vampiri: i primi sono terrorizzati dai secondi, mentre i vampiri (che sono anche rumeni della Transilvania, quindi doppiamente “malvisti”) trovano gli umani stupidi e insignificanti. Per i due giovani, insomma, coronare il loro sogno d’amore non sarà facile, ma l’incontro prevarrà sullo scontro e le differenze verranno superate dalla curiosità e dalla conoscenza di ciò che è diverso da noi.
Uno spettacolo intelligente e divertente che la compagnia, formatasi da poco più di un anno, mette in scena con innegabile bravura. Numerosi sono i personaggi – mutuati in parte dalle famosissime sit-com degli anni sessanta “La Famiglia Addams” e i “Mostri”, e dal fortunato film d’animazione “Hotel Transylvania” – che il validissimo gruppo di attori (Francesco Mantuano, Livia Lucina Ferretti, Cristina Fanton, Valerio Palozza, Valerio Persili, Francesca Romana Biscardi, Francesca Colantoni e la piccola Alice Clementi) porta sul palcoscenico, come lo Zio Frankenstein o la stralunata Nonna Lupo, in una girandola di battute, gag e situazioni davvero esilaranti. E dietro le tante risate che accompagnano lo spettacolo si nasconde un messaggio d’amicizia e di solidarietà, semplice e leggero, molto apprezzato adulti e bambini.
“La Famiglia Transylvania” è il mio spettacolo preferito” spiega Pietro Clementi, attore e regista, nonché autore del testo: “Prima di tutto perché mi fa morire dal ridere, tutti i personaggi sono ben delineati, hanno una loro propria comicità. E poi perché tra una risata e l’altra, tra un capitombolo e un urlo, fa ascoltare ai bambini frasi molto importanti, come quella con cui la figlia di Dracula rimprovera suo padre, ricordandogli che ‘bisogna imparare dalle differenze e non cercare di cambiarle’. Infine, adoro questo spettacolo perché pizzica le corde dei miei ricordi: i pomeriggi passati davanti la tv, con pane e nutella, mentre aspettavo che mamma tornasse dal lavoro, impazzivo per quella strampalata famiglia tetra e divertentissima”.
“La Famiglia Transylvania” si potrà ancora vedere al Teatro Sette di Roma (in via Benevento 23) venerdì 3 e sabato 4 febbraio. I prossimi appuntamenti romani con la compagnia Un Teatro Da Favola vedono, anzitutto, lo spettacolo “Supereroi contro principesse”: sabato 18, domenica 19, sabato 25 e domenica 26 gennaio al Teatro Marconi (in viale Guglielmo Marconi 700), mentre sabato 25, domenica 26 (quindi con lo stesso spettacolo in due teatri diversi) e martedì 28 gennaio al Teatro dell’Angelo (in via Simone de Saint Bon 19). In marzo la compagnia propone “La Famiglia Transylvania 2”, sabato 4 e domenica 5 marzo al Teatro dell’Angelo, mentre nel fine settimana del 18-19 marzo, sempre nel medesimo spazio, andrà in scena “La scuola dei principi e delle principesse”.