A Scatola Chiusa, disvela in un spazio piccolo il mondo incantato di due fanciulle, totalmente diverse, agli antipodi, un mondo in miniatura di femminilità tenera e combattiva, determinata e fragile. Accolti nel cuore intimo del Caffè della Caduta, siamo invitati al viaggio da una bellissima valigia colma di deliziose creazioni, posizionata su di uno sgabello prima di varcare la soglia della sala. All’ingresso il sonno delle protagoniste su di una pavimento di carta di giornale, due totem con Montale da un lato e Dalì dall’altra in bella mostra, un albero i cui frutti sono foto e citazioni di artisti estinti. Nel mezzo un tavolino di cartone, il centro di uno spazio girevole, in cui la drammaturgia si svolge a partire dalla relazione delle fanciulle, così diverse, così necessarie, ambivalenza riflessa di un tira e molla abissale: uscire in fine dalla scatola, dal mondo chiuso delle proprie paure e farsi guerriere sfrontate pronte ad affrontare i pericoli di un’esistenza sconosciuta. Accompagnata da citazioni di poeti, scrittori, cantanti e sognatori, la bolla di Irma e Nora ci culla fra gli spigoli e le dolcezze di una relazione complessa, stratificata di aspirazioni, desideri, incertezze e slanci, sopiti, mai realizzati. Ci prende al cuore la delicata autenticità di alcuni sprazzi dello spettacolo, che si configura come un lavoro concettuale a più ampio raggio, in cui gli elementi scenografici, i costumi, le luci, sono opere di altri artisti di bottega, giovani creatori di bellezza. Per questo ci si sente inseriti in un contesto vitale di intrecci artistici, salutati infine da un bellissimo biglietto corredato da piccola farfalla in legno ed anche noi per qualche ora potremmo sentirci pervasi dall’aura ridente racchiusa nel motto “ovunque vai lascia profumo”.
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A SCATOLA CHIUSA
Andante cantabile con slancio
da un’idea di Chiara Cardea e Mariza Petrovic
con Chiara Cardea e Silvia Mercuriati
regia Chiara Cardea
costumi Daniele Cristina
foto di scena Sara D’Incalci
scene e luci Lidia Hamer
immagine di locandina Chiara e Mariza
calligrafia e cartonnage Nicola Pannofino e Roberta Pibiri