con Tullio Solenghi
un progetto di Sergio Maifredi
in collaborazione con Gian Luca Favetto
produzione Teatro Pubblico Ligure
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Raccontare è condividere e riconoscere insieme.
Il Teatro Pubblico Ligure da anni porta in scena i grandi classici della letteratura, affidando l’interpretazione in base alla natura e alle affinità degli attori. Tullio Solenghi ci conduce dentro le storie di uno dei più grandi scrittori italiani, Boccaccio, per farci conoscere e riconoscere nell’attualità delle novelle, perché noi “siamo più figli di Boccaccio che di Dante”.
Il lavoro non è di attualizzare Boccaccio, ma di conservarne e curarne il suo essere contemporaneo, perché il Decameron è una storia di uomini e umanità, e leggerlo, nella maniera piacevole ed efficace di cui è capace un grande attore, restituisce al testo e al pubblico quei colori e quella vivacità che raramente si apprezzano.
Il fattore teatrale è insito nel testo, dentro ogni novella, non c’è solo la parola di chi la racconta ma anche quella dei personaggi che ne sono protagonisti. Il testo mosso, vario, funziona in scena grazie alla scelta dell’attore stesso di cercare novelle con molto dialogo, dotate di una forte carica vitale.
L’esordio comico e sagace che introduce perfettamente la verve comica e pungente della penna dello scrittore fiorentino è seguito da una scaletta che si compone della lettura di sei tra le più note novelle: Chichibio e la gru, Peronella, Federico degli Alberighi, Masetto di Lamporecchio, Madonna Filippa e Alibech. Ogni personaggio è il rappresentante di un proprio mondo, una propria vicenda, una propria dignità.
Solenghi, solo in scena, accenta e misura la lettura con intelligenza e mestiere. Dalle interpretazioni in toscano a quelle in napoletano le novelle scorrono tra i divertimenti, le pruderie e le arguzie dei personaggi, che si ritrovano a popolare il palco.
Uno spettacolo divertente e colto davvero per tutti, perché a tutti è concessa una storia, dai re agli operai.